CAPITOLO 54 [In revisione]

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Alice non aveva ancora smesso di sorridere e Remus le rispondeva nello stesso modo, felice. Avevano deciso di fare una passeggiata a Hogsmeade, per mangiare qualcosa ai Tre Manici di Scopa. Si sedettero al tavolo, aspettando i loro piatti.
"Allora..." fece Remus, "Forse dovremmo conoscerci meglio."
"Sì, mi sa," confermò Alice, con un sorriso.
"Compleanno?" cominciò lui.
"15 Aprile 1979" rispose Alice, pronta, "Almeno, questo è quello che mi è stato detto- il tuo?"
"10 Marzo 1960" disse Remus.
"Ma tu sei giovane!" esclamò Alice, ridendo.
"Perché, ti sembravo vecchio?" rise lui, facendo finta di essere offeso.
"Prossima domanda" lo stuzzicò lei, "Cibo preferito?"
"Qualunque cosa col cioccolato," rispose Remus, mostrando un cioccolatino.
"Per tua fortuna, faccio una torta fantastica" lo informò Alice,"Io non ne ho uno, ci sono troppe cose che non ho mai provato."
"Adesso che hai menzionato la torta, dovrai farmela!" disse lui, facendo una finta faccia burbera.
Alice rise di cuore e, nel frattempo, arrivarono i loro piatti.
Mangiarono con calma, chiacchierando e rivelando fatti a caso su sé stessi, poi Alice si fermò a pensare: "Perché hai deciso di adottarmi?" gli chiese, pensierosa e con un piccolo sorriso sulle labbra.
Remus si prese qualche secondo per pensare alla risposta: "Mi sono reso conto che mi rivedo molto in te" le disse, riflettendo, "Poi a me piacciono i bambini - anche se non sei una bambina - e tu hai bisogno di una famiglia."
Alice lo guardò negli occhi, ponderando le sue parole.
"In più, penso che ti meriti di meglio di quello che hai avuto fin ora, se si escludono gli Weasley" continuò Remus, "E io mi voglio impegnare a dartelo."
Lei gli strinse la mano da sopra il tavolo e sorrise, con gli occhi lucidi: "Grazie" mormorò, "Non so quante volte ti ringrazierò."
Anche lui le sorrise e le accarezzò la mano col pollice: "Non mi devi ringraziare, Alice," le assicurò.
"Ma come funzionano le adozioni tra maghi?" cambiò argomento Alice, incerta.
"Penso che dovremmo andare assieme al Ministero a scoprirlo" disse Remus, con un occhiolino, "Dobbiamo aspettare la fine delle vacanze, ma riavrò la cattedra di Difesa, perciò non c'è problema."
"Hai riavuto la cattedra?" esclamò Alice, contenta, "Congratulazioni!"
"Grazie!" disse lui, altrettanto contento.
"Comunque" aggiunse, "Dovresti sapere che, di norma, passo molto tempo con Sirius e Harry- non è un problema, vero?"
"Assolutamente no" lo rassicurò Alice con un sorriso, "Mi piacciono Harry e Sirius."
"Perfetto" fece Remus, felice, "Aspetta qui, vado a pagare."
Alice lo aspettò e poi uscirono assieme dal locale: "Qualcuno sa già che mi adotterai?" gli chiese, curiosa.
"No, in realtà" disse Remus, "C'è chi sa che volevo chiedertelo."
"Chi?" chiese Alice, curiosa.
"Non ti piacerà questa lista così lunga" disse lui, imbarazzato, "Sirius, Harry, Silente e gli Weasley."
"Invece mi piace" disse con un sorriso, "Non pensare che io non sia fiera di ciò che mi hai chiesto."
Remus la sorrise e le strinse le spalle con un braccio, mentre camminavano.
Quando arrivarono ad Hogwarts, Alice gli mostro il suo dormitorio: "Questa è camera mia," disse, mostrandogliela.
"Dormitorio privato, eh?" chiese Remus, "È per..."
"L'aggressione, sì," confermò lei.
"Hai mai scoperto chi è stato?" chiese lui, cupo.
"No" disse Alice, "Non tutti almeno- e comunque non voglio nemmeno saperlo."
"Perché no?" chiese Remus, aggrottando le sopracciglia.
"Ho un po' di problemi a gestire la rabbia" confessò Alice, "E non mi piace essere una persona arrabbiata."
Remus annuì, piano.
"Vuoi che ti accompagni da Harry?" le chiese.
Alice annuì con un sorriso e lo seguì fino alla Sala Comune dei Grifondoro.
Remus la salutò con un abbraccio: "Ci vediamo a cena," disse dolcemente e poi la lasciò andare.
Alice entrò nella Sala Comune e Harry era sul divano, passandosi la bacchetta da una mano all'altra.
"Hey!" lo salutò, sedendosi vicino a lui, "Tutto bene?"
"Hey" rispose lui, sorridendo lievemente, "Non troppo, la lezione con Piton è andata male."
"Non riesci a respingerlo, vero?" chiede Alice, a bassa voce.
Harry scosse la testa e abbassò lo sguardo, così lei lo abbracciò con delicatezza, in silenzio. Lui apprezzò molto che Alice non stesse dicendo nulla: alla fine, come avrebbe mai potuto rassicurarlo?
Harry appoggiò la testa alla sua spalla e sospirò, poi, dopo qualche secondo, parlò: "Ed il tuo allenamento con Silente?" chiese.
"Ho fatti crollare la Camera dei Segreti" confessò Alice, mordendosi il labbro con nervosismo, "Lui vuole che io impari a perdere il controllo in modo controllato."
"Aspetta, frena!" disse Harry, staccandosi, "Hai fatto crollare che cosa?!"
Alice storse piano il naso: "Hai sentito bene..." mormorò, "Se perdo il controllo sono più forte, quindi Silente vuole che canalizzi le emozioni negative."
Poi si affrettò ad aggiungere: "Dopo, Silente l'ha sistemata!"
"Alice, ti rendi conto dell'entità di questa cosa?" disse Harry, sconvolto.
"Sì, me ne rendo conto" confermò lei, seria, "E ho deciso di combattere."
Harry sospirò e si massaggiò le tempie, scuotendo la testa.
"Harry, so che non ti piace" ribatté Alice, "Ma io potrei fare la differenza e non posso starmene con le mani in mano."
Harry prese un respiro profondo e annuì piano.
"E poi..." mormorò Alice, per sollevargli l'umore, "Passeremo molto più tempo assieme d'ora in poi."
Inizialmente, Harry la guardò confusamente e poi alzò le sopracciglia: "Hai detto sì a Remus?" indovinò, mentre un sorriso iniziava a formarglisi sulle labbra.
Alice sorrise apertamente e annuì, felice: "Andremo il Ministero dopo la fine delle vacanze!" lo informò.
"Quindi presto sarai Alice Mary Lupin," rise Harry, facendo l'occhiolino.
"Suona bene" disse Alice, ridendo leggermente, "Conoscerò meglio anche Sirius."
"Noi quattro a Grimmauld Place..." rise Harry, "Ci sarà da divertirsi."
"Sai che pensavo che Remus e Tonks fossero una coppia?" disse lei, stranita.
"Loro?" ripeté Harry, "Ma no!"
Poi si guardò attorno, circospetto e sussurrò, alzando le sopracciglia: "A volte, mi viene il presentimento che Sirius abbia un po' una cotta per Remus..."
"Cosa?!" esclamò Alice, scioccata, "Davvero?"
"Non lo so, abbassa la voce!" esclamò Harry, ridendo, poi tornò a sussurrare, "Sirius è una persona intensa, in generale, però... vabbè, dimentica ciò che ho detto."
"Tu la fai facile!" protestò scherzando lei, "Hai lanciato una bomba, come faccio a dimenticare?!"
E così continuarono a ridere, mentre Alice vaneggiava e Harry la pregava di cambiare argomento.

𝐖𝐢𝐭𝐡𝐢𝐧 𝐓𝐡𝐞𝐬𝐞 𝐖𝐚𝐥𝐥𝐬 - 𝐀 𝐇𝐏 𝐔𝐧𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐞 𝐅𝐅Where stories live. Discover now