CAPITOLO 16

1.4K 93 5
                                    

"Professoressa McGonagall!" gridò Ginny, bussando, "Apra la porta, la prego! Professoressa McGonagall!"

Passò qualche secondo pieno di terrore e la professoressa spalancò la porta del suo ufficio, trafelata.

"Per la barba di Merlino! Sarà meglio che sia una cosa seria."

Poi guardò il viso dei suoi studenti, sconvolti e impauriti, e capì. Era una cosa seria. Si sistemò gli occhiali, agitata. Quanto seria?

"Deve darci il permesso di entrare negli alloggi dei Serpeverde," disse Fred, premente.

"Cosa?!" esclamò la McGonagall, incredula.

"Alice Diggory è in grave pericolo" esclamò Ginny, "Noi crediamo che qualcuno le abbia fatto del male, ne siamo convinti."

La professoressa appariva incerta, addirittura scettica, ma il suo viso esprimeva preoccupazione. "E come potete pensare questo?" chiese, suggestionata.

"Gli altri Serpeverde la odiano, professoressa" spiegò George, "Le vogliono fare del male."

"Sono accuse molto gravi..." li mise in guardia lei, mentre un senso di oppressione le attanagliava lo stomaco.

I ragazzi Weasley erano dei bravi ragazzi... Non la avrebbero disturbata per nulla. Erano piantagrane, sì, ma non avrebbero mai sollevato accuse del genere senza un motivo valido. Lanciò un'occhiata ad Harry Potter e ad Hermione Granger, due dei suoi studenti migliori. Harry era terrorizzato - come se la tragedia di Cedric Diggory si stesse ripetendo un'altra volta.

"Per favore!" esclamò esasperato Fred, che sembrava un uomo divorato dalle fiamme, "Non capisce che è importante?!"

La McGonagall finalmente annuì.

"Vi aiuterò ma non sta a me darvi il permesso. Andate a lezione, siete già molto in ritardo, e io parlerò col professor Piton per convincerlo."

"È fuori discussione," disse Fred.

La McGonagall alzò le sopracciglia con severità.

"Credi che Severus Piton mi darà retta se ci sarete voi dietro di me ad aspettare?" gli chiese, seria.

Fred serrò i denti e prese un respiro profondo, chiudendo gli occhi.

"Me lo prometta. Mi prometta che appena saprà qualcosa verrà a chiamarmi."

La McGonagall annuì, decisa, e si avviò con passo deciso all'aula di Pozioni. Avrebbe scoperto ogni cosa. Ne aveva abbastanza di vedere dei Diggory in pericolo. Quando arrivò, Minerva bussò alla porta dell'aula tre volte, di fretta.

"Avanti," disse la voce seccata di Piton, dall'interno.

La McGonagall spalancò la porta, senza curarsi di nulla, e parlò con tono di urgenza.

"Severus, mi serve che lei mi dia il permesso di accedere agli alloggi dei Serpeverde."

"E perché mai dovrei farlo?"

"Ho ragione di credere che la studentessa Alice Diggory sia in pericolo, io... È la tua studentessa migliore, ha mai mancato una lezione prima di oggi?"

Piton mantenne un'espressione neutra e, lentamente, scosse la testa.

"Ti prego, Severus" disse Minerva, impaurita, "Non ti scomoderei se non fosse importante."

Lui la guardò, indecifrabile, e si rivolse ai suoi studenti. "State fermi immobili, senza emettere un suono," intimò.

Poi fece strada alla Professoressa e, a grandi passi, si avviarono alla Sala Comune. La ispezionarono, insieme ai dormitori femminili e maschili, senza trovare nulla. La professoressa si guardò attorno, frustrata e poi si illuminò.

𝐖𝐢𝐭𝐡𝐢𝐧 𝐓𝐡𝐞𝐬𝐞 𝐖𝐚𝐥𝐥𝐬 - 𝐀 𝐇𝐏 𝐔𝐧𝐢𝐯𝐞𝐫𝐬𝐞 𝐅𝐅Where stories live. Discover now