capitolo cinque.

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nel seguente capitolo si parlerà di abuso e di aborto. Le cose sono scritte dal mio punto di vista, per questo vi chiedo di non fare commenti su quello che ho scritto. É un opinione personale su come la penso su questo soggetto.
L'aborto ha sia pro che contro, che saranno tutti elencanti nel seguente capitolo durante la lettura, mantenendo la mia opinione.
Ricordatevi che questa é una FANFICTION quindi gli avvenimenti che scriveró qui, non sono collegati alla realtà. Se vedró commenti di correttura li cancelleró.
Ovviamente, siete liberi di esprimere le vostre opinioni nei commenti, ma vi chiedo gentilmente di farlo con correttezza, senza insulti o robe del genere. É un capitolo serio e vorrei che tutti voi entraste nel personaggio di Taehyung.

detto questo, buona lettura. <3

Quella giornata quando Taehyung si sveglió, non trovó Jungkook accanto a sé. Si stropicció gli occhi per via del sole cocente e si alzó gentilmente col busto.

Notó una nota sul comodino di Jungkook che diceva espressamente che non sarebbe ritornato prima di cena, e che lo amava molto.

Taehyung prese la nota e la strappó. Lanció per terra il foglio incartocciato e sbuffó infastidito.

Jungkook faceva sempre cosí. Per farsi perdonare scriveva sempre che lo amava, da quanto era che non gli diceva ad alta voce che lo amava?

ah si.. dal giorno dell'incidente.

Taehyung odiava dover chiedere di passare un pó di tempo con suo marito. Da quando é che lui e Jungkook si erano persi di vista? Qual'era il problema? perché la vita da marito e moglie doveva risultare cosí... noiosa?

Perché, dopo il matrimonio le coppie si perdevano di vista? la magia dei fiori, dell'amore, delle promesse era completamente svanita.

Taehyung sospiró accasciandosi sul cuscino. Il suo cuore doleva, si sentiva in trappola. Guardava l'anello sul dito e si chiedeva se aveva fatto la scelta giusta, se il destino avesse fatto la scelta giusta.

I suoi sensi di Omega gli imposero di cercare cose piú possibili che gli ricordassero di Jungkook, cosí nel mentre si alzava e si vestiva, recuperó una felpa del marito, lasciata sulla sedia cosí che Taehyung l'avesse lavata per il bucato.

A Taehyung non gli importava nulla se era da lavare, aveva l'odore di Jungkook e l'avrebbe indossata lo stesso.

Oggi era una giornata complicata.

Il suono di una notifica, che provenisse dal suo telefono, gli avvisó che Jimin era pronto per venire a casa sua e dirigersi verso l'ospedale.

Incosciamente si accarezzó la pancia, piatta, ma non poteva fare a meno di sentire già il suo bambino all'interno.

Erano passate solamente due settimane. Due settimane da quando lui e Jimin si erano decisi, che se Taehyung non avrebbe potuto tenere il bambino, avrebbe dovuto abortirlo.

Jimin, gli aveva esplicitamemte detto di non farlo. La colpa non era della piccola bestiola, che c'entrava quella povera anima? é successo semplicememte un incidente, ed é cosí che va la vita, no? é piena di incidenti e non é detto che siano tutti orribili.

Taehyung aveva una casa, un compagno, dei soldi. Quindi sicuramente la situazione economica non gli mancava. E anche se lo avesse fatto, avrebbe deciso di dare il bambino in adozione al posto di imporgli un destino che non aveva scelto lui.

Taehyung ci aveva pensato molto. Jimin gli aveva solamente detto, che se davvero non lo desiderava, poteva farlo. Quando ci pensó, pensó a come sarebbe stato vedere quella creatura nelle sembianze della persona che lo aveva momentaneamente abusato di lui; come si sarebbe sentito?

A Baby? | TAEKOOK ✓Where stories live. Discover now