capitolo sette.

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flashback.

Taehyung era sul suo lettino della sua cameretta, la sua cameretta presentava colori freddi che partivano dal grigio fino a finire al blu chiaro. Taehyung aveva sempre amato il grigio. Inoltre, codesti colori rientravano molto nel suo essere.

«Kim Taehyung piccolo, ho bisogno che tu scenda di sotto, ci sono degli ospiti.»

Lo informó sua madre, che in realtà madre non era. La vera madre di Taehyung era morta ai suoi dieci anni, ma Jeoyong era una simpatica ragazza quando lo voleva.

Taehyung la guardó e gli fece un segno. Aveva la testa nel cuscino e ripensava a tutte le cose che quel giorno gli erano successe. Non molte poche ore prima aveva incontrato a scuola un ragazzo, non aveva ben percepito il suo odore ma il suo viso era ben bilanciato e anche le sue forme non scherzavano.

Taehyung lo aveva incontrato per caso. In realtà non sapeva nemmeno cosa ci facesse lí quel ragazzo, si erano solamente scontrati e Taehyung non aveva percepito nulla se non puro imbarazzo per aver urtato quel ragazzo.

Il ragazzo doveva essere piú grande di lui di qualche anno, con le spalle grandi e l’altezza decisamente piú alta. Per Taehyung era subito sembrato un ragazzo affiscinante; inoltre il suo essere omega non gli permetteva il contrario.

Con il ventre indolensito si mise le pantafole, uscí dalla camera e scese le scale. Quando le scese notó suo padre, un uomo sulla quarantina – a volte non sapeva spiegarsi come suo padre avesse potuto mettersi con Jeoyong, che aveva almeno dodici anni di differenza da lui.

Ma l’amore continuava a rimanere amore, e anche se suo padre potesse sembrare un uomo molto ristretto e severo, ci teneva molto alla sua famiglia e si era sempre fatto in quattro per garantire a Taehyung un buon futuro – Omega o meno.

«Taehyung.»

Lo richiamó la voce rauca di suo padre, notó delle figure oltre il tavolo ma non osó guardarle in faccia; lui era solo un ragazzino di sedici anni, non si immischiava in queste baldorie di suo padre.

Suo padre lo guardava serio e Taehyung cercó di mantenere lo sguardo, ma poi si ritrovó a guardare Jeoyong in cerca di aiuto ma anche lei alzó le spalle.

«Papà se é per la professoressa di chimica non ti devi preoccupare, non le ho detto cose cosí terribili! quella donna esagera sempre lo sa–»

«No Taehyung, non é di questo che ti ho chiamato.»

Taehyung guardó suo padre confuso.

«C’é un ragazzo qui che dice di essere il tuo compagno. Ho bisogno di sapere se tu lo hai conosciuto.»

Taehyung sbarró le labbra e i suoi occhi s’ingrandirono, Taehyung ora voleva vedere chi ci fosse oltre suo padre e per questo entrarono nella cucina.

Quando lo fecero, il ragazzo di quella mattina piombó davanti a sé e Taehyung mise sú un viso sorpreso.

Quando lo fecero, il ragazzo di quella mattina piombó davanti a sé e Taehyung mise sú un viso sorpreso

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