capitolo quattordici.

1.4K 109 56
                                    

3 giorni prima.

Jungkook si sveglió preoccupato. Non era riuscito a dormire la sera precedente troppo tormentato dalla cartellina blu che Taehyung aveva portato a casa.

Tanto dallo stress lanció via le coperte dal suo corpo e si sedette sul letto. Erano le tre del mattino ed era notte fonda, Taehyung ronfava dolcemente dandogli le spalle, guardó poi la sua schiena sospirando.

Si alzó senza fare troppo rumore e sopratutto senza che Taehyung lo notasse, altrimenti non avrebbe piú dormito.

Si ritrovó a passeggiare per il corridoio della sua casa fino ad arrivare alle scale che portavano al piano di sotto. Decise di scendere in cucina per bere un bicchiere d’acqua e ritornare di sopra non appena si sarebbe calmato.

Ripensava a diverse cose, ma ovviamente erano tutte collegate a Taehyung. Jungkook non era arrabbiato che un’altra persona aveva ingravidato suo marito – era stato un incidente. Nessuno poteva prevedirlo. Forse quello che gli faceva piú rabbia era che Taehyung gli avesse nascosto la verità, impedendogli di avere anche lui un opinione sulla situazione.

Probabilmente tutti lo sapevano tranne lui.

Essere l’Alpha tra i due era veramente stancante per Jungkook. Ogni giorno Jungkook pensava che per Taehyung doveva fare sempre qualcosa di piú – Jungkook nella storia di Taehyung era sempre stato un piccolo dettaglio. Non era mai stato il protagonista insieme al marito. Jungkook si era sempre sentito un pó escluso, messo da parte, un qualcosa che appariva raramente.

Questo lo aveva portato a chiudersi spesso in sé stesso e stare lontano dalle persone che lo circondavano. Probabilmente Namjoon era il suo unico amico, l’unico che aveva avuto la briga di salutare Jungkook e iniziare una conversazione oltre il lavoro.

Forse Jungkook poteva sembrare spaventoso – forse era per questo che la gente lo guardava da testa a piedi, forse era per questo che Taehyung non gli raccontava ció che succedeva nella sua vita.

Si sentiva male. Aveva sempre amato Taehyung – gli aveva sempre dato tutto e accontentato i suoi voleri. Ora, cos’era cambiato?

Guardó il bicchiere d’acqua e lo ripose nel lavello sospirando. Si diresse di nuovo verso le scale cosí che poté ritornare in camera sua e cercare finalmente di dormire.

Arrivato nella sua stanza da letto prima che potesse rimettersi sotto le coperte, notó la cartellina di Taehyung sul suo comodino. Taehyung ci aveva messo un piccolo fiorellino, una margherita per essere precisi, e Jungkook la guardó, incerto se la dovesse aprire.

Improvvisamente, spinto da un qualcosa, si alzó e si avvicinó al comodino di Taehyung, rimosse delicatamente la margherita e la mise in un angolino. Incontró il viso dormiente del compagno e guardó le sue espressioni facciali per assicurarsi che l’omega dormisse.

Aprí poi la cartellina con mani tremanti, la saliva gli si bloccó in gola e una volta che tutta la foto fú esposta, si mise piú sotto la luce lunare in modo che illuminasse l’immagine.

la foto illuminava la pancia di Taehyung e un piccolo punto che stava bellamente ronfando serenamente nella pancia del marito, la foto era in bianco e nero ma la luce lunare era abbastanza per far sí che Jungkook vedesse tutto il corpo esposto del piccolo.

Ammiró quello che sarebbe stato il figlio di Taehyung, riusciva già a vedere i piedini del bimbo e le manine. Anche la testa era già formata, un piccolo cucciolo accovacciato dormiente. I suoi occhi cominciarono a lacrimare e le sue ginocchia cominciarono a tremare.

accarezzó quella foto e non riuscí a fermare il groppo in gola. Si accasció a terra, ai piedi del letto dove Taehyung stava chiaramente ronfando indisturbato. Piccoli sbuffi uscirono dalle labbra di Jungkook a guardare la piccola foto. L’accarezzó col pollice e cercó con tutto sé stesso di sorridere, di amare quel piccolo fagotto che di colpe non aveva.

A Baby? | TAEKOOK ✓Unde poveștirile trăiesc. Descoperă acum