capitolo quindici.

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Taehyung si risveglió nel bel mezzo della mattina con vari crampi alla pancia e una fame inaspettata. Erano le sei del mattino e mugoló infastidito quando vide la sveglia riportare quel fastidioso numero tracciato di rosso.

Si muovette nel letto, console del fatto che non avrebbe dormito per il resto della sera. Taehyung soffriva di insonnia e per lui era sempre stato molto difficile addormentarsi.

Non poteva nemmeno avvicinarsi a Jungkook, sapeva che l’alpha si sarebbe svegliato e il riposo per Jungkook era una fonte di salvezza. Ma Taehyung non ce la faceva piú.

Il dolore era troppo forte da sopportare e aveva paura. Si muoveva in modo irrequieto cercando di trovare una posizione comoda. Guardó la schiena di Jungkook mordendosi il labbro fortemente per non rilasciare mugolii che potevano disturbare il compagno.

Una lacrima gli percorse il viso quando sentí una fitta molto forte. Il bisogno di alzarsi e andare in bagno divenne irrequieto. Ma non riusciva ad alzarsi per via del pancione che era cresciuto. Era piú che sicuro che per la fine del mese il pargolo sarebbe nato, per questo incominciava ad avere fitte e crampi che lo spaventevano.

La dottoressa non glieli aveva accennati, per questo si ritrovo a spaventarsi quando sentí del liquido acendergli tra le gambe. Il suo odore cambió radicalmente, disturbando i sensi di Jungkook.

Jungkook si sveglió e si alzó con il busto verso Taehyung. Taehyung respirava a fatica e le lacrime, ormai secche, erano presenti sul suo viso.

«Taehyung?»

borbottó con voce roca, Jungkook, guardando il compagno che stava subendo un momento non gradevole.

«J-Jungkook devo correre in bagno!»

Jungkook grugní infastidito e si alzó dal letto, per aiutare l’Omega. Taehyung "corse" in bagno, mantenendosi a tutto ció che vedeva anche perché era ancora un pó buio, Jungkook guardó il suo pancione e solo ora si accorse di quanto questo fosse cresciuto.

Taehyung cacció un urlo quando vide del sangue provenire dalle sue gambe e Jungkook arrivó fino alla porta del bagno cercando di capire cosa non andava.

«Che succede?!»

Taehyung guardó Jungkook piangendo.

«J-Jungkook chiama l’ambulanza!»

Jungkook sospiró e recuperó il cellulare. Digitó il numero dell’ambulanza e in meno di poco tempo i soccorsi erano arrivati per Taehyung.

«Mettete l’Omega sul lettino, subito!»

«Signore ha un parente, compagno che la puó accompagnare?»

Taehyung annuí tra le lacrime. Indicó Jungkook che si stava mettendo una giacca e delle scarpe.

«Sono Jeon Jungkook, il suo compagno.»

La ragazza annuí e partirono per l’ospedale. Durante il viaggio Taehyung non la smetteva di contorcersi dal dolore e dal piangere. Jungkook sedeva accanto a lui con la testa sulle ginocchia.

L’infermiera cercó di calmare Taehyung ma fú invano. Lo sguardo di Taehyung cadde su Jungkook e i suoi ferormoni richiamarono la sua attenzione, Jungkook alzó la testa e sprigionó i suoi ferormoni da puro sangue per far calmare il proprio compagno.

Taehyung smise di piangere e rimase a guardare il soffitto come un bambino.

•••

«Ha riscontrato movimenti bruschi?»

Taehyung scosse in negazione la testa per l’ennesima volta. Erano passate tre ore e il dottore ancora cercava di capire perché l’omega avesse perso sangue. Il medico annuí e prescrisse a Taehyung di rimanere a riposo nel mentre chiamava la sua ginecologa.

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