capitolo tredici.

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Jimin stava stendendo i panni, appena tirati fuori dalla lavatrice ed erano ancora ben gocciolanti dell’acqua e detersivo. Prese la cesta e ci infiló tutti i suoi indumenti che aveva appena lavato, chiudendo poi la lavatrice. Trasportó il cesto dei panni fino al suo balcone e tolse la finestra di mezzo.

Respiró l’aria fresca di prima mattina e incominció a guardare intorno il suo vicinatom Ogni tanto vedeva una piccola famiglia e delle coppie stare fuori ai balconi o stare nelle proprie stanze, ma comunque Jimin li vedeva lo stesso.

Erano le dieci del mattino ed era il giorno del bucato. incominció a stendere i vestiti ripetendo gli stessi movimenti per qualche minuto. Jimin era sempre stato molto bravo a fare le faccende di casa: a partire dal spazzare per terra, a pulire la polvere. Forse il suo vero problema era il cucinare, non tanto bravo ad mischiare ingredienti o saper accendere la fornella.

Era un pó impacciato quando parlavamo di cucina, ma almeno aveva compreso cosa dovesse fare negli noodles istantanei con un tutorial su youtube.

infatti era lieto che Taehyung ogni tanto lo venisse a trovare per preparargli qualcosa di diverso. Jimin amava fare shopping con Taehyung anche nei supermercati, era comunque del tempo insieme e Jimin voleva goderselo del tutto.

Quando Taehyung gli diede la notizia che aspettava un bambino non voleva crederci, per di piú il fatto che il bambino non fosse di Jungkook ma di un’altra persona.

Jungkook e Taehyung erano sempre stati complicati a parer di Jimin. Una relazione basata troppo sulle apparenze che dall’amore – non voleva mettere in dubbio l’amore di entrambi, semplicemente non sapevano ancora come dimostrarlo perché le loro abitudini erano diverse da quelle di altre coppie.

Per Jimin anche l’amore era risultato conplicato. Alle medie aveva avuto quella relazione di una settimana con una bella ragazzina della sua classe che era finita per innamorarsi di un’altro alpha che a detta sua aveva dei capelli piú belli di quelli di Jimin. Inutile dire che si era offeso e aveva continuato a pasticciare il quaderno di quella ragazza solo per farle dispetti.

Alle superiori nel primo anno si innamoró di un’altra ragazza che anche lei gli diede buca dopo una serata a ballare. Si trovó la solita scusa che non era pronta per le relazioni e Jimin continuava sempre a sentirsi solo. Altre ragazze invece dicevano che non erano il loro tipo, altre stavano insieme con lui per una settimana e si ritrovarono a confessargli di essere lesbiche, altre invece, quelle piú piccanti lo chiamavano per le serate che tutti i vent’enni di solito hanno.

Jimin sapeva cos’era il sesso e aveva avuto le sue esperienze anche se con fatica. Era un ragazzo normale come tutti gli altri – non aveva avuto una vita amorosa ma quello che c’era contava lo stesso.

Poi, lasció completamente l’argomento ragazze e si dedicó a quello dei ragazzi. Alti, bei capelli, jeans attillati, muscoli in vista, sorrisi d’oro, cinture, e tante altre caratteristiche mascoline.

Per Jimin il sesso gemello era sempre stato un tabú. E giustamente, come ogni Alpha, non si vedeva con un ragazzo – gli omega maschi erano rari e di solito i beta maschi avevano sempre una compagna, non un compagno. Quindi credeva che anche lui presto avrebbe incontrato la sua anima gemella e che fosse stata una bella ragazza.

Poi aveva smesso di pensarci e incominció a sperimentare e imparare ció che gli aspettasse in ogni situazione. Ora, sicuramente sapeva come cavarsela con entrambi i sessi. Gli piaceva il sesso gay – era eccitante. Gli piaceva anche il sesso etero, ma ovviamente parliamone, dipende anche da che ragazza ti trovi.

Per Jimin era sempre stato difficile godersi il sesso etero per due motivi. La ragazza, e quello che avevano là sotto. Non é che non gli piaceva – ma aveva imparato che la non era neanche prudente o meglio, andare a letto con una ragazza che voleva farlo da subito. Jimin pensava che doveva essere lui a conquistare e spronare la ragazza – poi per quello che c’era sotto si poteva anche riparare. C’erano stati tanti episodi in cui si era portato le ragazze nel suo letto e queste prontamente non erano pulite – come se non conoscessero la parola "igiene".

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