16. Un omicidio intenzionale

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L'ansia era a mille. L'uomo teneva la pistola puntata su tutti noi quando poi fece un passo...e un altro...e finí col puntarmela in testa.

《Sai una cosa? Ripensandoci bene sei tu l'artefice di tutto, quella che ha messo il naso in affari che non le riguardavano, quella che ha trascinato i suoi amici qui a morire.》

Calcò bene le ultime due parole e per un attimo mi vennero i sensi di colpa.

《Però prima di ucciderti voglio chiederti: perchè? Voglio dire, stavi vivendo la tua vita tranquillamente, perchè intrometterti negli affari della famiglia Lawrene?》
《Ma tu come fai a s-saperlo?》 Dissi con voce tremante
《Secondo te chi è che ha ucciso la tua cara vicina eh? Mago Merlino?》
《Sei stato tu?! Ma perchè i bigliettini?》
《Quali bigliettini? Oh intendi QUEI bigliettini, beh sinceramente non so neanche cosa ci sia scritto dentro.》
《COME FAI A NON SAPERLO SE LI HAI SCRITTI TU!》

Urlai con tutta la rabbia che avevo dentro

《Calmati ragazzina. Non l'ho uccisa di mia volontà, te l'ho detto prima non ti ricordi? Non sono un
assassino. O meglio sí lo sono, ma preferisco definirmi un sicario》
《Uccidi per soldi??》 Sbottò all'improvviso Ambra
《Chi è il tuo capo?》 Chiese di colpo Mattia
《Questo non posso dirtelo, ciò che ti basta sapere è che tuo padre ora sta al sicuro》
《Che hai fatto a mio padre??》
《Oh niente te lo assicuro, ma ecco...hai presente il suo migliore amico? Paolo? L'unico suo amico che l'ha convinto a tentare la fortuna con le macchinette di questo casinò?》
《Eri tu...? ERI TU?!》
《Centro ragazzo》

Nel mentre di questa litigata vidi Ambra allontanarsi a piccoli passi, stava forse cercando di scappare senza di noi? In quel momento avrei voluto urlarle contro ma alla fine ci ripensai

《Quindi...mia piccola Sofia, mi dispiace finirla cosí in fondo sei una ragazza giovane, spero solo che ora avrai capito che non avresti dovuto impicciarti》

In quel momento tante emozioni mi assalirono: tristezza, rabbia, paura. Stavo per morire.

E, proprio nel millesimo di secondo in cui il suo indice stava per premere il grilletto, una lastra di ferro lo colpì alla testa e svenne davanti a noi lasciandoci vedere dietro Ambra, con la lastra insanguinata in mano.

《Ambra?! Ci hai salvato la vita!》 E corsi ad abbracciarla
《Ovvio, ne sei sorpresa?》
《Prima, quando ti ho visto allontanarti pensavo che ci avresti abbandonato!》
《Stai scherzando?! Non vi avrei mai abbandonato! Comunque ora andiamo》
Scappammo subito dal garage e dal casinò.

《Sofy, come stai?》 Chiese mia madre stringendomi la mia testa tra le sue braccia, forse non si era accorta che qui la vittima della situazione era lei e non io.
《Sto bene mamma tranquilla, tu piuttosto?》 le chiesi facendola sedere sulla panchina più vicina
《S-sto b-bene》 e di colpo si accasciò
Era svenuta

《Oh no, che succede?》 mormorò Ambra.
Misi due dita sul polso, potevo ancora sentire il suo lieve battito cardiaco. Certo, era ancora viva, ma era in pessime condizioni. C'erano ancora i segni di corda sui polsi, la pelle era pallida e le labbra asciutte.
《Chiamate subito un'ambulanza!》

Subito Mattia digitò il 118 sul tastierino del cellulare e dopo una mezz'oretta si poteva già sentire il suono di una sirena in lontananza.
La caricarono su una barella e i paramedici ci tranquillizzarono dicendoci che non era nulla di grave, solo la circolazione del sangue che si era interrotta a causa delle corde sui polsi.

《Alla fine ce l'abbiamo fatta, non siamo morti, è abbastanza no?》 Farfugliò Ambra
《Sí...vi ho raccontato tutta la mia vita ma sí》Rispose Mattia
《Credo che sia ora di andare a casa》Concordai io, avevo bisogno di stare sola.
《Già, ciao ragazzi》
《Ciao》

Appena oltrepassai la soglia della porta di casa mio padre mi abbracciò
《Sofy, hai ritrovato la mamma, sono cosí fiero di te》
《Non mi parlare come se fossi una ragazzina, comunque sí. L'hanno portata all'ospedale ma sta bene》
《Comunque...ho avuto le notizie del medico legale, parlo dell'omicidio di Aurora, una cosa è certa: era intenzionale. Non è ancora ben chiara la faccenda ma sul coltello insanguinato abbiamo trovato un'altro frammento di DNA oltre al suo, ancora non siamo riusciti ad identificarlo ma potrebbe essere una pista importante》 Mi disse lui
《Quindi se riuscirete ad identificare il DNA potete scoprire l'identità dell'assassino?》
《Non è detto che quel sangue sia dell'omicida, può anche essere quello di un'altra vittima. Forse ha ucciso un'altra persona prima di lei con lo stesso coltello》
《Può essere...quanto tempo ci vuole per identificare il DNA?》 Chiesi curiosa
《Una o due settimane se siamo fortunati》

Ero felicissima, avevamo una pista! Forse potevamo scoprire
l'identità dell'omicida, o forse no
Decisi di uscire a fare due passi, anzi, invece dei due passi meglio una corsa. Mi misi una canottiera bianca, dei leggings, delle scarpe da ginnastica, una fascia per i capelli e uscii a fare una corsetta.
Ero già arrivata ai giardini del Comune, direi che era un buon inizio considerando che era la prima volta che correvo, tornai indietro, ero all'altezza del negozio di scarpe Fashion&Shoes quando vidi una macchina andare nella mia direzione, subito mi buttai di lato e per poco non mi sfiorava. Era un SUV nero con i finestrini oscurati, so che in momenti come questi bisognerebbe guardare la targa ma ero troppo impegnata a non morire per far caso a quei numeri. È quasi impossibile che accidentalmente una macchina sbagli corsia, vada sul marciapiede, tralaltro vuoto dove c'ero solo io, e investe una persona. Era tutto programmato, qualcuno voleva uccidermi

Forse era qualcuno ingaggiato dal boss del Casinò? Non so chi altro potesse essere. Nonostante ciò andai subito a casa, ma avevo ancora quella domanda in testa: Chi mi voleva uccidere? E sopratutto: Perché mi voleva uccidere? Erano troppi eventi per un giorno solo. Mi chiusi in camera mia e mi addormentai, avevo tutto il giorno dopo per rispondere a queste domande.

SOFIA BENIGNI-Il mistero della famiglia LawreneKde žijí příběhy. Začni objevovat