13. Svenimento

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Mi svegliai assonata, era Domenica ma stranamente non avevo tanto sonno e quindi mi alzai prima.

Andai verso l'armadio per togliermi il pigiama e vestirmi ma, attaccata all'anta dell'armadio, c'era un bigliettino, un post-it per la precisione, su cui c'erano scritte delle cose da farmi venire i brividi

come stai? Va bene la tua storia d'amore con il tuo fidanzatino? Comunque sia sei stata proprio sciocca a fidarti di Veronica. Non credevo che ci saresti cascata cosí facilmente! Ora devo andare

Di sicuro il biglietto era stato scritto dalla stessa persona che aveva scritto il biglietto dentro alla tasca di Aurora. E di sicuro era sempre lui (o lei) ad aver lasciato quel post-it sul frigo facendo risultare che l'avesse scritto la mamma

Ma in tutto ciò la vera domanda era: Cosa voleva dire che ero stata cosí stupida a fidarmi di Veronica???

Ero confusa, quando all'improvviso mi ricordai di quando Ambra mi disse di non fidarmi di Veronica.

Perchè ero cosí stupida?? Persino Ambra me lo aveva detto!

Mi sentivo morire dentro. In questo momento mi mancava terribilmente Ambra

Nonostante ciò strappai il biglietto in due con le lacrime agli occhi.

Mi guardai allo specchio, sembravo un mostro. Ieri poi mi ero scordata di togliermi il mascara e dormendo mi si era impiastrato tutto in faccia;poi ora avevo pure pianto quindi era diventato il disastro più totale.

Guardai il cuscino, sconsolata, era tutto sporco di mascara.

Non sapevo che mi succedeva, sapevo solo che all'improvviso mi sentii mancava l'aria, mi sentivo le gambe crollare, cercai di aggrapparmi al letto invano, la mia vista si stava offuscando.
Riuscí solo a gridare 《Papà!》 e un attimo dopo svenni.

Mi risvegliai in una stanza bianca, provai ad alzarmi ma appena piegai il braccio sentii un
un dolore assurdo.

Dentro al mio braccio era infilzato un piccolo aghetto, collegato ad un tubicino di plastica grazie al quale passava un liquido proveniente da una tanica posta sopra una specie di attaccapanni.

In poche parole:ero collegata ad una flebo.

Mi guardai attorno, ero in una stanza con le pareti bianche, ero sdraiata su una barella.

Accanto a me c'era una signora che mi sorrideva dolcemente, probabilmente era l'infermiera

《Ehy piccola, vedo che ti sei svegliata, stai meglio?》 mi disse

《Sì...credo di sì...dove sono? Cosa mi è successo?》

《Ora sei in ospedale, sei svenuta in camera tua, sei mai svenuta altre volte?》continuò l'infermiera

《No...non ero mai svenuta prima, ma perchè mi è successo?》

La signora prese la scheda clinica che si trovava accanto a lei

《Hai avuto un calo di pressione, è forse successo qualcosa in quel momento che...ti ha fatto venire i brividi, che ti ha spaventato?》

disse guardandomi negli occhi

Mi ricordai del biglietto, e dei brividi che ebbi solo nel leggere quelle frasi

《no, mi ero appena svegliata, mi sono avvicinata all'armadio per vestirmi e una volta infilata la maglietta sono svenuta, tutto normale》

mentii, non le potevo certo dire di tutta questa situazione!

《Ok...Fuori c'è tuo padre che vorebbe vederti, lo faccio entrare?》

Annuii con la testa

Dopo un po' entrò mio padre

《Io vi lascio soli》 disse l'infermiera chiudendosi la porta alle spalle

《Sofia dimmi la verità, cos'è successo?》 mi chiese mio padre

《Vedi...sull'armadio della mia camera c'era un biglietto...con scritto come andava la mia relazione con Mattia e che ero stata una stupida ad essermi fidata di Veronica...mi sono venuti i brividi, secondo te cosa vuol dire?》

《Non lo so Sofia, io...io...io non lo so! Non so cosa sta succedendo! Tutto all'improvviso sembra farsi complicato!》

Per la prima volta vedevo papà che stava D A V V E R O perdendo la pazienza

《Papá, riusciremo a risolvere questo rompicapo. Te lo assicuro》

《Lo spero Sofia, lo spero》
disse guardando fuori dalla finestra
《dai su, ora stai bene, torniamo a casa》

Preparai lo zaino, salutai l'infermiera e andai a casa.

《Se hai bisogno di aiuto chiamami》 mi disse mio padre

《Certo》

Dopo qualche minuto suonò il campanello

《Apro io》

appena aprii la porta non potei credere ai miei occhi:Sulla soia della porta c'era Ambra.

《Ambra sei tu?Non ci posso credere!》

《Sofia non c'è tempo di spiegare, so dov'è tua madre》

Rimasi pietrificata a quelle parole

SOFIA BENIGNI-Il mistero della famiglia LawreneWhere stories live. Discover now