5.segreti & rivelazioni

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Driiiiiin
Finalmente la scuola era finita! Appena potei uscire dall'edificio, anche se Vero mi aveva detto che non era una buona idea, andai da Ambra
《Ehi! Ti andrebbe di venire a fare i compiti a casa mia?》 Le chiesi
《No》

Ero infastidita dalla sua risposta: NO
Come si poteva rispondere con un semplice no?!
Comunque sia non mi abbattei, dovevo passare un pomeriggio con Ambra per chiacchierare un po' con lei e scoprire la verità

《Daiiii, mia mamma ha preparato dei biscotti, nel caso avessimo fame》
《Non mi piacciono i biscotti》

Portare Ambra a casa mia sarà un impresa

《Caramelle? Ti piacciono le caramelle? Posso chiedere a mia madre di comprarle》
《Sono allergica agli zuccheri》

Stavo iniziando ad irritarmi ma con il tono più dolce che riuscì a far uscire dalla mia bocca dissi: ma allora cosa ti piace?
《Mi piace la gente che non mi da fastidio》

Eh no eh! Dopo questa io non resisto

《Come scusa?! Io ti sto invitando a casa mia per divertirci nonostante la tua pessima reputazione da -depressa che tutti evitano- e tu mi rispondi così?! Non mi stupisce che tu non abbia amici!》

Ok, ok forse avevo un po' esagerato, ma prima la rabbia era talmente tanta che non pensavo a ciò che dicevo.

Lei di tutta risposta se né andò, e anche se non la potei vedere in viso giurerei di averla sentita piangere.

Nonostante si fosse comportata LEI da maleducata e non io, mi sentivo un po' in colpa per averle risposto in quel modo, e quindi dopo qualche ora le scrissi qualche messaggio:

Hei, come va? Scusa per oggi...Comunque se vuoi l'invito è sempre valido

Hei, ciao, no tranquilla colpa mia, in fondo avevi ragione, comunque se non ti dispiace mi piacerebbe venire a casa tua.

Ero felicissima! Finalmente Ambra aveva detto di SI!!!
Preparai tutto l'occorente:tavola; tovaglia; compiti e...cosa piaceva ad Ambra?? Alla fine non l'avevo più saputo...nel dubbio feci due toast con il prosciutto, quelli piacciono a tutti

Qualcuno suonò il campanello: Era Ambra!

《Ciao Ambraaaa!》La salutai come se fosse una vecchia amica, lei per tutta risposta mi salutò con un semplice 《ciao》
Era vestita con una maglietta a righe bianche e nere e dei leggins (neri ovviamente) in mano aveva un'enorme bag shopper che aprì prontamente per tirarne fuori una scatola
《T-tieni è p-per te》balbettò
《Grazie mille! Ma non dovevi...》
Aprendo la scatola ne trovai una carta velina semi-trasparente che spostai molto delicatamente per vederne il contenuto: erano degli occhiali da sole con le lenti viola e la montatura argentata,erano bellissimi
《Ma sono bellissimi!》Feci per abbracciarla ma dalla sua espressione capii che non era una buona idea.
Passammo il pomeriggio a fare i compiti, come dovevamo fare, ad un certo punto decisi di parlarle del suo passato, per quanto a lei possa farle male io dovevo sapere la verità.

《Ehi, so benissimo che di sicuro ti farà male parlarne ma vedi...ti va di parlare del tuo passato?》

Lei alzò di scatto la testa dal libro di storia e mi fissò negli occhi
《A cosa ti serve saperlo》
《Come penso che tu sappia questa casa è avvolta da una leggenda》
《Si e quindi》una lacrima le scese
《So che ti può sembrare assurdo, folle e anche insensato ma vedi...È come se sentissi che tu avessi qualcosa a che fare con la leggenda, e anche io...Non so che succede...》 Di scatto anche a me uscì una lacrima, forse anche il pianto è contagioso, e no solo il singhiozzo.
《Temevo che qualcuno lo avesse scoperto》
《S-scoperto c-cosa》dissi con la voce tremante, iniziavo ad avere un po' di paura
《Prima dimmi perché hai avuto questo presentimento》
《La prima motivazione è una sciocchezza: nella leggenda due delle tre sorelle hanno i nostri nomi, poi tu sei stata adottata, e io ho iniziato a fare collegamenti assurdi...non so che succede》
《Bene, come tu sai io sono stata adottata, non ricordo niente del mio passato...Solo una cosa: io avevo due sorelle, ci divertivamo, un giorno i nostri genitori sono stati rapiti e non si sono più trovati. Dopo tre anni di continue ricerche gli assistenti sociali e la polizia persero le speranze e quindi decisero di portarci tutte e tre ad uno orfanotrofio femminile. Una di noi tre morì, l'altra fu stata adottata; rimasi solo io. All'improvviso però arrivó una coppia che non poteva avere figli, e mi presero. Per questo sono sempre triste, per questo non ho mai sorriso, per questo...per questo sono così》

Mentre parlava era diventata una fontana; ero stupita dalla sua storia, non me l'aspettavo...
《Mi spiace...Ma quindi io cosa c'entro?》Chiesi
《Non lo so,ma da quando ti ho vista ho avuto la sensazione di conoscerti da sempre...》
《Anche io...》

SOFIA BENIGNI-Il mistero della famiglia LawreneWhere stories live. Discover now