8.un nuovo amico

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Ormai era sera, e la mamma non si era ancora fatta viva, ormai le probabilitá che tornasse erano pochissime, e dopo quell'orribile giornata (mia madre era sparita, Aurora era stata assassinata) mio padre prese un permesso dal lavoro per stare con me fino a dopodomani.

《buonanotte papà...》 lo salutai
《notte Sofia,e non ti preoccupare per la mamma, tornerà》

Mi parlava come se fossi una bambina a cui per non fargli sembrare la realtà più brutta di quello che era la rassicurava con pensieri positivi.
Ma io sapevo che quello che diceva non era vero.
Nonostante ciò andai a dormire...

Aiutami! Aiutami!
sto arrivando...!

Mi svegliai gridando, stavo sudando freddo, gli incubi mi perseguitavano;mio padre accorse
Appoggiai la mia testa sulla sua spalla, e tra le mie lacrime papà mi abbracciò.

《Credo che sia ora di andare a dormire》disse dandomi un bacio sulla fronte
《Se vuoi stanotte possiamo anche dormire insieme》 aggiunse

A 6 anni non mi fu più concesso dormire con i miei, dato che ormai ero diventata grande, quindi dormire con mio padre significava il massimo.

Nonostante ciò risposi di no, che stavo bene e che avrei dormito sonni tranquilli.
Anche se entrambi sapevamo che non sarebbe stato affatto cosí.

La notte non passò benissimo, ma per 1-2 ore riuscí a dormire

Ora è mattina, gli incubi mi hanno perseguitato e devo andare a scuola, anzi, voglio andare a scuola, dato che dopo l'accaduto mio padre non mi ci voleva mandare, ma io avevo insistito per andarci.

Appena uscí di casa la brezza mattutina mi scompigliò i capelli, e un odore di margherite raggiunse le mie narici.

Mi avvicinai alla scuola canticchiando e sorprendentemente sia Ambra che Veronica non c'erano, qua c'era qualcosa che non mi quadrava
possibile che proprio loro due non c'erano?

Comunque sia quel giorno la professoressa di matematica (materia che avevamo alla prima ora) non c'era, quindi avremmo dovuto tornare a casa, e poi ritornare a scuola alla seconda ora. Ma io non me la sentivo di ritornare di nuovo a casa, quindi feci una passeggiata per il quartiere

Mi misi degli auricolari bianchi, mi infilai il cappuccio della felpa nera in testa e camminai con le mani in tasca.

Una lacrima scese giú per la mia guancia, all'improvviso sentii una mano toccarmi la spalla.
Mi girai subito, mi tolsi gli auricolari e vidi che era un ragazzo castano, con gli occhi color smeraldo, le lentiggini, alto e un fisico snello. Era il famoso Mattia

《Ehy!》 mi salutò lui
《Ehy...come va? Finalmente mi parli, di solito mi fissi e basta》
《Lo so, ma l'omicidio della tua vicina è finito su tutti i giornali e tu mi sembri una tipa apposto, non saresti male come amica"
《Ehm..è un complimento? Comunque come ti chiami? Scusami ma non me lo ricordo》 in realtà me lo ricordavo benissimo, ma era solo per parlare di qualcos'altro che non fosse l'omicidio.
《Mattia!》 disse con un sorriso smagliante
《ok...io Sofia》
《sei molto carina Sofia》

questo mi fece un po' arrossire

《Comunque, vedo che anche tu non hai voglia di tornare a casa》 continuò

《eh gia...》
《Hai dei bellissimi capelli biondo scuro, perche li nascondi?》e con una mano mi abbassò il cappuccio della felpa.
Non posso negare che era molto carino, sia di aspetto che di carattere.

《Come mai non vuoi tornare a casa?》 proseguí lui
《mio padre è al lavoro e mia madre è-》mi ricordai che mio padre voleva mantenere segreta la sparizione di mia madre, almeno per ora
《è...uscita! si, mia madre è uscita, la casa è vuota quindi preferisco fare quattro passi》
《Capisco》
《E tu invece perchè non torni a casa?》dissi spostandomi una ciocca di capelli dietro all'orecchio
《Bah, prima di uscire di casa ho litigato con mio padre e quindi preferisco rivederlo il più tardi possibile》
《capisco》 gli dissi sorridendogli

lui soffocò una piccola risatina

《Che ora è?》 chiesi
《Sono le...oddio! è già passata un'ora!》

di colpo entrambi sbiancammo, ci mettemmo a correre verso la scuola e arrivammo tutti rossi con il fiatone.

《e-eccoci p-prof》 provai a parlare io
《ci s-scusi per il r-ritardo》 disse affanosamente Matteo.

La prof roteò gli occhi
《ahh i ragazzi, Benigni vada al suo posto》

subito mi sedei al mio banco

《E tu Tommasselli, dato che il tuo compagno di banco è assente, e anche la compagna di banco della signorina Benigni è assente vi metterete vicini》
Subito entrambi facemmo un sorriso a trentadue denti.
Le lezioni passarono più o meno tranquillamente e io e Mattia giocammo a Tris, L'impiccato, Cruciverba, Labirinti ecc...

Finite tutte le lezioni si offrí di accompagnarmi a casa, camminando seppi tutto di lui, come lui seppe tutto di me.

Mattia era figlio unico, genitori divorziati,bvive col padre, ama il mare, era un fan della famosa saga di Harry Potter e sapeva parlare lo spagnolo e il cinese; infatti lui si trovava in questa scuola grazie ad una borsa di studio.
Era il classico secchione affascinante
ehy!
aspetta un attimo, ho detto affascinante?! Mi sarò di certo sbagliata, io e lui siamo amici, SOLO amici.
E poi ci conosciamo da stamattina! Beh, in realtà da ieri, il primo giorno di scuola...ma comunque è sempre poco!

《Questa è casa mia,grazie mille per avermi accompagnata》
dissi sorridendo
《Non c'è di che!Ci vediamo domani a scuola!》
Disse guardandomi con i suoi meravigliosi occhi verdi
《oh si si,certo,a d-domani》

mi ero forse innamorata?

SOFIA BENIGNI-Il mistero della famiglia LawreneWhere stories live. Discover now