11. I segreti saltano fuori

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Ormai era sera e stavo ascoltando della musica dal mio cellulare quando all'improvviso partí la colonna sonora del film twilight, la suoneria che avevo impostato per le chiamate.
Subito presi il telefono sperando che mi avesse chiamato Ambra, ma invece era Mattia. Avevo il cuore che mi batteva a mille ma nonostante ciò decisi di rispondere:

Io: Ehy ciao...

Mattia: Ehy Sofia!Vuoi parlare un po'?

Io: Mi hai chiamato per parlare in generale o devi dirmi qualcosa di specifico?

Mattia: oh beh si...tra due giorni è il mio compleanno e lo festeggio a casa mia, volevo chiederti se volessi venire

Io: Certamente!

Mattia: Oh grazie! Cioè prego, no aspetta, cioè quello che volevo dire era...vabbè niente! Sono felice che vieni!

[Soffocai una risatina]

Io: sì sì, certamente, ora devo andare, ciao Mattia e grazie dell'invito!

Mattia: Ciao Sofy!


Chiusi la chiamata

Aspetta un attimo...mi ha chiamato Sofy? Di solito mi chiamava sempre Sofia! Wow, ero felicissima. Comunque tralasciando la festa di compleanno lui in pratica mi aveva invitato a casa sua, avrei conosciuto la sua famiglia, i suoi amici, tutto!

Non vedevo l'ora che questi due giorni  passassero

Andai da mio padre per chiedergli se potevo andarci e fortunatamente disse subito di sì. Saltavo dalla gioia!
Decisi di riprovare a chiamare Veronica anche se giá sapevo che non avrebbe risposto...
...ma invece:

Veronica: Ciao Sofy
Io: Vèro?! Non ci posso credere che hai risposto!
Veronica: sì hai ragione, scusami ma mi si era rotto il telefono
Io: ah ok menomale, credevo che ti fosse successo qualcosa
Veronica: no no, tranquilla. Poi domani torno anche a scuola, non vedo l'ora di rivederti! Ora devo andare ciao!

Ero felice che Veronica stesse bene, anche se avevo ancora il sospetto che lei c'entrava qualcosa...ma nonostante ciò non mi feci sopraffare da questi dubbi.

Decisi di uscire a fare una passeggiata per rischiarare le idee; arrivai davanti alla rosticceria, sí la stessa dove avevo aspettato mia madre una settimana fa, volevo troppo comprarmi qualcosa ma purtroppo non avevo un soldo.

Decisi però di entrare lo stesso; appena mi avvicinai alla porta vidi un cartello con su scritto Open, spinsi la porta e un campanellino (molto probabilmente quello attaccato 2 cm sopra l'entrata) trillò.

《Arrivooooo》 disse una voce femminile dalla cucina

《Oh,Sofia! Chi si rivede! Come stai?》
Mi chiese una donna; era alta, magra, con dei capelli dorati lunghi fino a mezza schiena, aveva una camicetta bianca e dei pantaloni rosa con delle scarpe nere, al collo portava un collanina con il segno dell'infinito come pendente, aveva gli occhi verdi e delle labbra colorate di rosso dal rossetto, erano a forma di cuore, proprio come andava di moda negli anni '80

《Lei chi è? Non la conosco》dissi io

《Oh beh, non ci vediamo da quando avevi 4 anni ma spero che ti sarai chiesta almeno una volta da chi hai ripreso quei bellissimi occhi verdi》
disse facendomi l'occhiolino

《non sto capendo》 e in effetti era vero, non ci stavo davvero capendo niente!

《Eh su! Sono tua zia! La sorella di tua madre per l'esattezza》

Ero confusa, avevo una zia? O meglio: mia madre aveva una sorella? Non me ne aveva mai parlato...

《Che c'è? Sei rimasta scioccata?》 disse soffocando una risatina

《Oh beh, non sapevo che avessi una zia...》

《Io e tua madre, seppure essendo sorelle, non stiamo nei migliori dei rapporti; non mi stupisce che non ti abbia mai parlato di me》

《Signore volete qualcosa?》Disse la proprietaria della rosticceria, finalmente dopo secoli era uscita da quella cucina.

《Oh per me niente, tu Sofia vuoi qualcosa?》
《Mi piacerebbe una pizzetta rossa ma non voglio approfittare della sua gentilezza...》
dissi guardando per terra

《Dammi del tu, sono pur sempre tua zia;e poi non ti proccupare per la pizzetta》 disse lei

《un pizzetta rossa grazie》 continuó guardando la proprietaria

《La mangia qui o è da portare via?》

《La mangia qui》disse sorridendomi
《ok, arriva!》

Nel frattempo ci sedemmo in uno dei tavolini di marmo bianco fuori dal negozio

《Allora? Come sta Mia?"

《ehm...》

《Che vuol dire ehm...? Posso sapere come sta mia sorella?》

《Sì certo, sta bene, benissimo, alla grande!》
《Ti vedo un po' agitata...》

《Io? Agitata? Assolutamente no!》

《Sarà...Comunque come va a scuola?》

《Bene, ho due amiche》

《Oh che bello!》Disse inarcando la sua boccuccia a cuore

《Ecco la pizzetta che avete ordinato!》 Disse la proprietaria poggiando il vassoglietto sul tavolo

Presi la pizzetta e me la portai alla bocca:
《C-che ore s-sono?》dissi mentre mangiai

《Le 19:57》disse lei guardando il suo orologio da polso

Di colpo i miei occhi uscirono dalle orbite: Dovevo subito andare a casa!

Presi la mia giacca a vento, che mi annodai in vita, la borsa e la pizzetta

《Ciao io devo correre a casa!》

《Ok,ciao Sofia,ci si rivede!》

Arrivai a casa che erano le 20:05

《Eccomi papà,scusami per il ritardo》

《Come mai sei tornata cosí tardi?! Mi hai fatto preoccupare!》 disse abbracciandomi

"
《Hey...tranquillo. Anzi, potrei chiederti una cosa?》

《Certo》

《Io ho una zia?》

《Ma che domande fai? Certo che hai una zia! Ti sei scordata di mia sorella?》

《Oh no no, non intendo zia Chiara, ma la sorella della mamma...perchè non mi hai mai detto che la mamma ha una sorella??》

Per poco il caffè che stava bevendo non gli andò di traverso e suoi occhi erano quasi usciti dalle orbite

《Come lo sai?!》fu la sua unica risposta

SOFIA BENIGNI-Il mistero della famiglia LawreneWhere stories live. Discover now