7.omicidio cruento

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Come aveva detto mio padre arrivò subito. Era rosso in viso e faceva grandi respiri, di sicuro era arrivato a casa correndo.

《eccomi! Ho fatto più in fretta che potevo》 disse lui

Entrò in casa, prese il biglietto dicendo che l'avrebbe dato alla sua squadra per esaminarlo.
Nel frattempo provai a chiamare mia madre ma niente. Il telefono era staccato.

Decisi di andare dalla vicina, di sicuro lei non c'entrava niente ma era da tanto che non andavo a trovarla e avevo bisogno di sfogarmi.

Appena entrai in veranda un odore di bruciato si disperse nell'aria
《Aurora?》La chiamai
《Aurora ci sei?》

Nessuno. Nessuna voce nessun richiamo. Niente.

Decisi di seguire la puzza di bruciato e scoprí che proveniva dal forno:dentro c'era del pollo,di sicuro l'aveva dimenticato lí...
presa in preda al panico spensi il forno

《Aurora!!》 strillai

Ancora niente.
Di sicuro era uscita.
Decisi di passeggiare un po' in casa, entrai in tutte le stanze. Stranamente la camera da letto era chiusa a chiave...strano, lei non chiudeva mai a chiave il portone di casa figurati quello della camera da letto! Sbirciai nella fessura della porta (quella in cui si infila la chiave) e urlai;un urlo talmente forte colmo di paura, rabbia e tristezza. Mio padre accorse subito

《Sofia! Perchè hai urlato?!》
《G-guarda nella fessura》dissi tra lacrime e singhiozzi

il suo occhio si avvicinò alla fessura della porta e si bloccò, come se fosse stato imobilizzato.
Dopo qualche minuto di trance si riprese e con la spalla sfondò la porta e dopo tanti colpi la porta cadde a pezzi.
La signora Aurora,
la vicina,
era distesa sul pavimento

sopra una pozza di sangue.

Accanto a lei c'era un coltello, anch'esso insaguinato.
Mio padre uscí subito per chiamare i colleghi.
Guardai il corpo di Aurora tra le lacrime, notai però che dalla tasca dei suoi pantaloni spuntava un bigliettino

Hey...spero che ti piaccia la vista della tua vicina in questo stato,hai voluto curiosare? Ecco i risultati.
oh e non ti preoccupare,tua madre sta bene...per ora...riguardo alle tue amiche be,non posso dirti niente,posso solo darti un avvertimento:curiosa di nuovo nel passato della famiglia Lawrene e la prossima volta non mi limiterò ad uccidere la vicina,fai un altro passo falso e la prossima vittima sarà la tua mammina.

Quel biglietto era stato scritto apposta per me...il presunto assassino sapeva che io quel giorno sarei andata da Aurora, sapeva che io avrei notato il biglietto.
A questo punto mi stavo domandando se mia madre non fosse solo una pedina,un esca,per farmi vedere Aurora in quello stato.
Chiamai Ambra per dirgli dell'accaduto ma partí di nuovo quella maledetta segreteria telefonica.

Perchè mi stava succedendo tutto questo?!
Perchè proprio a me?!
Per colpa mia ci ha dovuto rimettere Aurora, e mia madre è stata rapita!
A questo punto avevo paura per Ambra, anche lei che fine aveva fatto?
E Veronica? Quando l'avevo chiamata era agitata, molto agitata,troppo agitata! Non posso di certo incolparla dell'omicidio o della sparizione di mia madre,è una ragazza, abbiamo la stessa età! Non avrebbe potuto architettare tutto questo...credo.
Ormai non so più a che cosa credere...so solo che la fine era arrivata, la MIA fine, la fine della mia vita. Ormai nulla mi era più certo, tranne il fatto che presto accadrà qualcosa di orribile, un evento atroce si ritorcerà nella mia vita, me lo sento.

SOFIA BENIGNI-Il mistero della famiglia LawreneWhere stories live. Discover now