Lei, la mia luna ✅

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Aiden's POV
Finalmente l'avevo trovata...
Era davvero bella, averla incontrata per me fu una sorpresa; soprattuto nel constatare quanto, per me, fosse meravigliosa.

Quel giorno io e Kyle, mio cugino, andammo a trovare mio zio Carl, nonché padre di Kyle.
Dovevo parlargli di alcuni attacchi da parte dei cacciatori che c'erano stati in quella settimana.
Quei bastardi ci stavano col fiato sul collo, erano anni che cercavano di sterminare tutta la nostra razza.
Senza alcun successo.
Erano convinti che non avessimo il diritto di abitare sulla terra insieme a loro.
L'ultimo che ci aveva attaccato ci aveva detto chiaramente, per di più ridendo <Queste terre non appartengono a dei mostri come voi, sarebbe meglio che moriste seduta stante! Tanto vi ammazzeremo comunque!>
Mi aveva fatto incazzare, ma non ha potuto aggiungere altro, perché? Perché gli ho staccato la testa.
Si, ero un mostro.
Il peggiore di tutti,a mio parere.
Nei miei 130 anni dovetti uccidere molte persone, e lo feci sempre senza nessuna esitazione o rimorso.
Avrei fatto di tutto pur di proteggere la mia famiglia, il mio branco.
Mio padre perse la vita, i miei antenati la persero, per proteggerlo e io mi ero ripromesso di seguire il  loro cammino.
Ero un'alpha, spettava a me proteggerli, a costo della mia vita.
Nessuno avrebbe torto un singolo capello a un membro del mio branco, fino a quando avrei avuto il sangue che pulsava nelle vene.
E così avrebbe fatto mio figlio e il figlio di mio figlio... speravo solo di trovare la mia Luna.
Erano anni che la cercavo senza successo.
Avevo viaggiato per mondi interi, osservato tutte le persone che lo abitavano, ma non l'avevo mai trovata.
Avevo dovuto vivere la mia vita in solitudine, con la convinzione che l'avrei passata per l'eternità.

<Alpha a cosa pensi?> Mi chiese mio cugino Kyle.
Era anche il mio beta, il mio braccio destro.
La persona a cui avrei affidato la mia stessa vita, mi fidavo di lui.
<A quei dannati cacciatori! Non vedo l'ora di prendere il capo di quei bastardi e spezzargli la catena del collo con le mie mani!> Gli risposi.
Sentivo gli occhi cambiar colore, per la rabbia che provavo nei confronti di quegli uomini.
Chiamavano noi bestie e mostri, non guardandosi mai allo specchio, per vedere che gli unici mostri erano loro.
Noi licantropi proteggevamo gli umani, nonostante volessero la nostra morte.
Sentivo il mio lupo scalpitare per venire fuori,voleva solo una cosa, la vendetta per le vite che avevamo perso.

<Jackson è mio però! Devo ucciderlo nello stesso modo in cui ha torturato mia madre!> Disse Kyle trasformandosi, dalla rabbia, in lupo.
5 anni prima,un cacciatore di nome Jackson rapì mia zia Margaret.
Per mesi interi non avemmo sue notizie.
Setacciammo tutta Greentown, andammo anche nei regni del mondo magico, ma niente.
Mia zia e quei cacciatori erano spariti nel nulla.
Dopo 3 lunghissimi mesi di ricerche, la ritrovammo nelle vicinanza di Rosemountain, a 20 chilometri da Greentown, era in fin di vita,agonizzante.

Il medico del Branco, il dottor Michael, ci aveva detto che le avevano riservato il peggior destino: il veleno di vampiro.
Gliel'avevano iniettato nel sangue, senza nessun ripensamento.
Passò una settimana di agonia. Urlava, gridava a mio zio di ucciderla, perché quel dolore era insopportabile.
Poi dopo una settimana si spense fra le braccia di zio Carl.
Tutto il branco cercava vendetta, voleva giustizia e noi gliel'avremmo data.

"Aiden siamo arrivati" arrivammo al fiume, tolsi la mia collana e aprì il percorso.
Grazie alla strega del branco eravamo riusciti a nascondere il villaggio nella parte opposta del fiume vicino casa di Carl, di cui lui ne era il custode.
Non si era mai avvicinato nessuno, per paura di lui.
Sapevo come lo chiamavano a Greentown: pervertito, maniaco, psicopatico.
E tutto ciò mi mandava in bestia, anche se mio zio aveva sempre sopportato tutto per proteggerci.
Gli ero grato per ciò che faceva per il branco, nonostante noi avessimo fatto poco per lui.

"AIDEN!" Gridò Kyle, nella mia testa, appena arrivammo nella parte opposta del fiume.
Ciò che vidi mi fece raggelare il sangue, Carl era steso per terra.
Non sentivo il suo cuore battere, così capì che eravamo arrivati in ritardo.
Corremmo da lui, cercando un qualcosa che ci potesse dare la speranza di salvarlo.
Kyle incominciò ad annusare, abbassò il muso da lupo
"Non sento più il cuore battere..." disse guardando il corpo di suo padre, steso a terra.
Presi il volto di mio zio fra le braccia e lo osservai, col cuore che scalpitava
"che siano stati i cacciatori? Possibile che siamo riusciti a camuffare il loro odore?" Chiese Kyle, cercando di trovare qualcuno a cui dare la colpa, ma sapevo che in quel momento i cacciatori non erano i colpevoli.
Era stato un semplice infarto, guardai mio cugino, cercando di mascherare le miei emozioni <Ne sarebbero capaci Kyle, ma credo che il suo cuore non abbia retto...> Abbassai il capo e guardando il viso di mio zio.
Sembrava così tranquillo, dopo tanto, speravo che non avesse provato molto dolore.
"In che senso?" Mi chiese, cercando di mascherare il tremore della sua voce.
Gli indicai la mano del padre, nella destra aveva una lettera, e dalla scrittura capì che era firmata da mia zia Margaret.
La aprì e cadde una foto di loro due e Kyle da piccolo.
"Ricordo quando fu scattata quella foto, nascesti tu e i miei genitori erano pieni di gioia, finalmente avevano un nipote, anzi un altro figlio " leggevo nei suoi occhi tanto dolore, aveva perso entrambi i genitori senza poterli salutare.
Anche io soffrivo, lo erano stati anche per me dopo la morte dei miei genitori.

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