La storia di un vampiro ✅

3K 91 4
                                    

Luna'a POV

Uscì dalla porta per cercare qualcuno che avesse visto Aiden.
<Luna!> mi richiamò qualcuno all' improvviso.
Ero così persa nei miei pensieri che mi spaventai <Oh Dio!> esclamai appoggiandomi una mano sul petto.
Il cuore stava per uscirmi dallo sterno.
Mi girai in direzione di quella voce e notai che quel vampiro, Jonathan, si era avvicinato a me

<Jonathan tu vuoi farmi morire!> gli urlai contro cercando di calmare il mio povero cuore.
Lui rise <Scusami Luna, ma eri assorta nei tuoi pensieri.
Ti ho chiamato un paio di volte, ma non mi hai sentito> accennò un sorrido gentile e io mi persi ad osservarlo meglio.

Dovevo ammettere che era davvero bello.
La cosa che mi colpì furiamo i suoi occhi così magnetici.
Quegli occhi verdi mi erano così familiare.
Potei giurare di averli già visti da qualche parte, ma non riuscivo a ricordarmi dove.

Jonathan mi era familiare, così gli chiesi <Jonathan ma noi ci siamo già incontrati?> alla mia domanda lui sorrise nervosamente negando con forza col capo <No...> rispose  fra i denti <è la prima volta che ci vediamo, anche se in una situazione non del tutto piacevole> constatò,

Io annuì.
E feci mente locale di tutto ciò che stava accadendo.
Una certa Ingrid, mi voleva morta per non so quale sua idea malata.
E  per di più si era alleata con i cacciatori, che avrebbero potuto sterminare tutte le creature magiche.

"Potrebbe andare peggio di così?"

<Hai ragione...> gli dissi riprendendo il passo
<Dove stai andando?> Mi chiese seguendomi, io lo guardai di sottecchi, indecisa se dirgli o meno la mia meta.
Alla fine decisi di informarlo vagamente.
<Devo andare a cercare Aiden> a quelle mie parole lui sbuffò e lo guardai confusa.
<Perché sbuffi?> Gli chiesi indecisa se mi interessasse davvero o se facevo solo finta di esserne interessata.
Alla fine erano cose sue, io lo conoscevo da appena 3 minuti.
E poi lui era un vampiro e Aiden un licantropo, non mi sconvolgeva quella sottospecie di astio bambinesco.

<mh?> mi guardò e alzò le spalle <Ah, niente di particolare. > aprì le braccia in maniera teatrale, e la sua faccia un po' stralunata, mi fece sorridere <guardati intorno!Sono circondato da persone che vorrebbero vedermi per terra con un paletto nel cuore e il loro sguardo mi intimorisce leggermente> fece un gesto plateale ridendo e quella risata riuscì a scaldarmi il cuore facendo ridere anche me.

Nonostante sapessi che la sua "preoccupazione" fosse finta, mi sentì in dovere di rassicurarlo <Beh nessuno ti toccherà fidati...> ne ero convinta.
I lupi di Aiden non sembravano affatto aggressivi, almeno all'apparenza...almeno con me.
Non sapevo come avrebbero potuto trattare Jonathan, ma io sentivo un legame con quel ragazzo e nel profondo sentivo la necessità di proteggerlo.
Era strano da spiegare, era qualcosa di diverso rispetto al legame che sentivo per Aiden, ovviamente, ma era come se la mia mente non lo recepisse come un nemico.
Era un...amico...

"Per quanto un vampiro voglia essere amico della sua cena..."

Passarono minuti di silenzio, ma non un silenzio imbarazzante, un silenzio rilassante.
Mi trovavo a mio agio con lui, non sentivo il peso di dover portare obbligatoriamente avanti una conversazione, i silenzi erano belli se vissuti con le persone giuste.

<Comunque ti vedevo indecisa nella sala...> disse riportandomi alla realtà, mentre vagavamo per una meta imprecisa.
<A proposito di...?> Chiesi guardandolo negli occhi.
Sembrava nervoso, come se quell'argomento fosse scomodo per lui.
<A proposito di Aiden> sussurrò.
Mi guardava come se avesse bisogno di una mia "delucidazione".
I suoi occhi mi pregavano di dirgli qualcosa...qualcosa che non capivo...
Non sapevo cosa volesse sentirsi dire.
Cosa avrei dovuto fare? Rispondergli sinceramente o dirgli che non erano affari suoi?

Eternamente miaOnde histórias criam vida. Descubra agora