Always him

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Aiden's POV
Ora sapevo chi ero veramente, tutti i ricordi erano tornati a galla, e tutto ciò mi spaventava a morte.
Avevo ricordato le cose orribili che avevo fatto, la mia testa pulsava a più non posso, mentre l'immagine di una Luna sconvolta mi si palesava davanti.
Ricordavo lo sguardo di puro disgusto che le si era formato sul viso, quando avevo sfregiato Orion...
Orion, il vampiro che era sempre stato presente nei miei momenti di sconforto; lui era stato un fratello, un amico, un confidente, c'era sempre stato per me, mi aveva sempre protetto, e io l'avevo ringraziato trasformandolo in un ibrido.
L'avevo lasciato solo, perché lo incolpavo di tutto, se non si fosse messo in mezzo, se ne fosse rimasto fuori, pensavo che tutto avrebbe potuto andare diversamente.
Ma ora guardandomi indietro le uniche colpe le avevo io...io avevo rovinato tutto, avevo condannato l'amore della mia vita alla morte e i miei migliori amici alla solitudine.

Mi domandavo se anche Luna avesse riottenuto i suoi ricordi, e se si...chissà cosa pensava di me.
Non volevo essere visto un mostro ai suoi occhi, perché il vecchio me, accecato dalla gelosia, non esisteva più; era morto nell'esatto momento in cui avevo detto ad Admir la verità.
Admir...quell'elfo mi odiava, si era schierato con me, quando avevo incolpato Orion per la morte di Luna Rose; ero stato un codardo, un uomo spregevole e me ne pentivo.
Sono morto logorandomi dentro, vivendo con i ricordi e con i rimpianti .

<Aiden, l' elfo è arrivato...> disse Kyle bussando alla mia porta, quella mattina avevo chiesto ai miei beta di rintracciare Admir, volevo parlargli...volevo chiedergli dove si trovassero Luna, Orion e Dereck, dovevo fra fronte ai miei peccati, e quello era l'unico modo.
<Grazie Kyle> dissi, Kyle entrò nell'ufficio, era visibilmente preoccupato, per quanto detestasse il mio comportamento delle ultime settimane.
Lui, Jonathan, Aaron, e Nastia non si spiegavano il mio comportamento distaccato, e per nulla preoccupato nei confronti di Luna. Infondo era stata "rapita" da quasi più di un mese, e in quel mese non avevo mosso un dito per trovarla.
Dentro di me sapevo che fosse al sicuro, e ora ne avevo la certezza.
<Cugino, va tutto bene?> Chiese Kyle
Io annuì sorridendo <Va tutto benissimo Kyle...devo chiederti un ultimo favore...appena Admir uscirà dal mio ufficio, gli devi aggiustare le cose di Josh in una valigetta, Admir lo porterà da Luna appena avremmo finito> dissi sospirando, avevo un tremolio nel petto, non volevo che Josh si allontanasse da me, ma dovevo permettergli di stare anche con sua madre; quel bambino aveva sofferto troppo, non poteva reggere anche l'egoismo di un lupo come me.
Kyle sgranò gli occhi <Quell' elfo sa dov'è Luna?! Perché non l'hai detto prima? Saremmo andati a prenderla> era visibilmente scioccato, in quel mese aveva sempre cercato in qualche modo di ritrovare Luna, lui e gli altri avevano fatto piani su piani, supposizioni su supposizioni, e sapere che avevano la risposta a tutto proprio davanti ai loro occhi, era come una secchiata d'acqua gelata.
<Calmati Kyle...l'ho scoperto da pochissimo>...in realtà da stamattina...nei suoi occhi lessi tanto, ma tanto smarrimento <E allora perché non ce l'andiamo a riprendere?> Chiese fomentato e felice di saperla al sicuro, il suo comportamento, quasi fraterno, fece uscire un sorriso spontaneo sul mio viso, che si spense subito <Kyle, questo non è il suo posto> dissi col magone in gola
<Come non è il suo posto? Aiden siamo la sua famiglia...tu..tu sei la sua famiglia> disse con gli occhi sgranati, mi alzai piano piano, andandogli incontro.
Gli miei una mano sulla spalla, quel gesto gli fece scattare qualcosa nella testa, perché la sua bocca formò una "O", sorrisi <Non più Kyle...io..io non sono più la sua famiglia...>...ma lei è la mia, avrei voluto aggiungere.
A quella mia affermazione Kyle sembrò ancora più sconvolto <Aiden, ma che stai...> cercò di dire Kyle, ma fu fermato dal bussare della porta dell'ufficio aperta.
Ci girammo all'unisono e vedemmo Admir appoggiato allo stipite della porta <Prego continuate pure...fate finta che non ci sia> affermò con un ghigno, che ad occhi esterni avrebbe dato fastidio, ma in quel momento mi ricordò il ragazzino che era solito infastidirmi.
<No no...stavo andando via> disse Kyle uscendo e lasciando spazio ad Admir affinché potesse entrare.
Chiusa la porta Admir mi guardò <Bene bene bene...cosa può volere il grande e potente Aiden da me, oppure dovrei dire...Amos> disse perdendo il sorriso e il ghigno di poco fa, il suo sguardo si indurì.
Non mi stupì che avesse capito che ricordavo tutto, in fondo Admir sapeva sempre tutto.

Eternamente miaWhere stories live. Discover now