Bruciamo all'inferno insieme✅

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Aiden's POV

Ormai era giunta la sera, tornai nella casa branco deciso a parlare con Luna.

Le volevo dire tutto ciò che sentivo, non le volevo mettere fretta.
Le avrei dato tutto il tempo del mondo, infondo avevo l'eternità.
Se fosse stato necessario avrei passato la mia intera vita cercando di farla diventare mia.

Capivo come si sentisse.
Capivo il perché fosse scombussolata.
Per gli umani il legame era niente, mentre per noi era tutto.
Ma le avrei dato i suoi tempi.
Le avrei dato il modo di conoscermi.
Volevo che si innamorasse di me.
Non volevo che si sentisse costretta.

Appena entrai nella casa branco mi venne incontro Kyle.
Io, Kyle e Cole ne avevamo passate così tante insieme, che bastava un solo sguardo per capirci.
Potevamo avere anche una conversazione fatta solo di sguardi.
<tutto bene Aiden?> chiese mettendomi una mano sulla spalla.
Io annuì convinto.
In fondo era vero, si inizialmente mi sono sentito ferito, ma a mente fredda avevo capito che non c'era niente di cui dovessi preoccuparmi.
Gli chiesi dove si trovasse Luna, lui si guardò intorno <Credo che sia in camera, ho visto tua sorella dirle di cenare con noi.
Quindi penso che si stia cambiando per la cena>.

Non mi sorprendeva che Sun l'avesse invitata.
Era sempre stata un cuore dolce.
Appena vedeva che qualcuno stava male, doveva assolutamente aiutarlo.
In più mi faceva molto piacere che le due istaurassero un rapporto.
Annuì ringraziandolo e mi diressi come un fulmine nella mia stanza, di cui Luna aveva il monopolio.
Nessuno poteva entrare nella mia stanza a parte mia sorella o i miei beta.
Era un posto off limits, avevo troppi ricordi lì e non permettevo a nessuno di poter ficcare il naso qua e là.

Aprì la porta senza bussare o altro e la trovai lì, mentre si stava mettendo la maglietta.
"Che la Dea Luna mia dia la forza"
Era stupenda...
Luna stava così bene nel mio mondo.
Se fossi stato un pittore lei sarebbe stata la mia Musa.
Il suo corpo...i suoi capelli... i suoi occhi...le sue labbra...lei era degna di essere dipinta da Michelangelo.
Dal canto mio, era già tanto se sapevo disegnare una casa.
Ma avrei ingaggiato un pittore.
Non me ne fregava un cazzo
Avevo bisogno di una sua foto in ogni angolo della casa.

Si girò verso di me e tirò un urletto spaventata.
<Cazzo!> si mise una mano sul petto <Sei davvero silenzioso>
Risi entrando completamente nella stanza e chiudendomi la porta alle mie spalle.

Non sapevo cosa dire.
Entrambi ci guardavamo, in silenzio, negli occhi.
Io cercavo di non spostare lo sguardo sulla sua scollatura...
Non aveva un petto pronunciatissimo, ma la mia fantasia galoppava tantissimo.
E incominciavo a sentire caldo...

Passarono attimi di silenzio in cui cercai di riprendere il possesso del mio corpo, o avrei mandato a fanculo la galanteria e l'avrei fatta mia seduta stante.

<Aiden>
<Luna>
Dicemmo alla fine insieme e ridemmo.
Le sue guance si colorarono di rosso, e io la trovai maledettamente bellissima.

<Prima tu> mi incitò a parlare, vedevo da come si mordeva le labbra che era nervosa.
Io annuì <forse è meglio sederci> le feci notare sorridendole, lei in tutta risposta annuì e si sedette.

"Ma perché sono così impacciata? Sembro una scema?
!"
Pensò, io scossi il capo cercando di un ridere.
Non poteva sapere che ogni suo piccolo gesto mi faceva impazzire.

Presi un bel respiro e incominciai a parlare
<Allora Luna...> cercai le parole giuste da dire <Capisco la tua confusione, hai paura e a dirti la verità anche io ho paura> lei sgranò gli occhi dalla sorpresa.
<Si anche io ho paura.
Il legame è qualcosa che va ben oltre la nostra immaginazione.
E capisco il perché tu voglia prenderti il tuo tempo.
Sono pienamente d'accordo.
Non voglio metterti fretta.
Voglio solo che tu sappia che io non ti farò mai del male e che qualsiasi decisione tu prenderai, a me andrà bene...voglio solo il tuo bene...>

Eternamente miaWhere stories live. Discover now