Minacce

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Orion's POV
Luna ed Aiden stavano parlando in quella che era la loro vecchia casa.
Avevo una paura fottuta che Luna potesse tornare con Aiden, ma avrei accettato qualsiasi sua scelta.
Avrei messo da parte tutto per la sua felicità.
Volevo che fosse felice, con o senza di me.

Aiden era un bravo ragazzo, pieno d'amore per lei, e se fossi morto, avrei voluto che Luna stesse con Aiden.
<Lei sceglierà te> disse Admir mentre salutava Josh che stava andando dalla zia.
Anastasia, la sorella di Luna, mi guardava così male che se avesse potuto sarei morto in quel momento.
Per la verità guardava male me, Admir e Dereck, il secondo la prendeva a ridere, mentre il terzo era a disagio.
Io, invece, ero stato avvertito da Luna sul comportamento della sorella.
Era una persona che andava ad antipatie e simpatie, e da come mi guardava, avevo capito che tifava per Aiden.
Avevo conosciuto quasi tutti coloro che erano importanti per Luna, Admir me li aveva presentato uno ad uno.
C'era Cole, taciturno e calcolatore, l'avevo capito da come guardava attentamente ogni parte di me. Cercava qualche punto debole o difetto.

Kyle, il cugino di Aiden, ragazzo solare e scherzoso, molto simile a Dereck.
Avevano sin da subito fatto battute alquanto squallide, ma c'era intesa.
Avevo conosciuto Michael, il compagno di Anastasia, ragazzo davvero gentile e al quanto semplice, vedendo Anastasia mi ero immaginato un uomo burbero.
Ma quel ragazzo era l'esatto opposto di Nastia.
Jonathan, il vampiro nonché migliore amico di Luna, mi aveva salutato con un "Ciao ibrido", ma non l'aveva detto con disprezzo, piuttosto con curiosità.
Gli ibridi non erano così comuni nel mondo magico, sopratutto quelli trasformati.
Tendevamo a nascondere la nostra natura, normalmente mostravamo un solo lato di noi stessi.
Dereck, per esempio, mostrava sempre il suo lato da licantropo, e anche io mi ero imparato a mettere da parte il lago vampiresco.
Tutti, tranne Anastasia, erano stati gentili con me.
Sapevano chi fossi, anche se avevo dedotto che non era stato Aiden a nominarmi, ma fiutavo lo zampino di Admir.
Era un mago in queste cose.

Di solito spiegava, ciò che voleva, con fiabe o indovinelli.
Per dirla tutta, non volevo nemmeno giustificarmi o dovermi presentare come "Ehi, sono l'uomo che si è innamorato della vostra amica, nonché Luna e compagna del vostro Alpha, e lei ora è indecisa fra me e lui. Ma, ehi, non odiatemi se la porterò lontano da voi".
Quindi ringraziai mentalmente Admir per aver fatto il lavoro sporco.
<Spero che lo scelga, sinceramente vorrei vedere dei piccoli Orion correre per tutto il maniero> scherzò Dereck, che era più nervoso del solito.
E dal suo sguardo capì che non era la situazione mia e di Luna ad innervosirlo.
Gli misi una mano sulla spalla <Che hai?> chiesi, mi guardò sbalordito <Sento un odore strano...davvero piacevole; sento il lupo che è dentro di me fare le feste.
Ma non riesco a capire che cosa sia> disse guardandosi intorno.
Io ed Admir ci guardammo nello stesso momento, avevamo capito tutto.
Quell'odore che sentiva era l'odore della sua compagna.
Ridemmo sotto i baffi, adoravamo metterlo in difficoltà.

Mi sembrava di essere tornato un ragazzino che faceva i dispetti ai suoi migliori amici.
Mi era mancata l'intesa che avevamo una volta.
Ma Admir e Dereck non l'avevano riacquistata del tutto, Dereck non si fidava ancora di Admir, e da una parte lo capivo.
Ma tutti commettiamo degli errori, ne avevo parlato centinaia di volte con Dereck, volevo che lo perdonasse.
Ma la strada era ancora lunga.
<Forse dovresti seguire la questo Odore Dereck> suggerì falsamente Admir.
Dereck lo guardò confuso <Perché?> Chiese
Possibile che non capisse?
<Tu seguilo e basta> lo dileguò Admir; e per qualche strana ragione Dereck lo ascoltò.

La scena fu esilarante, annusava e analizzava ogni punto intorno a noi, persino le persone che abitavano lì.
Non vi sto a dire quante occhiatacce aveva beccato.
<dovremmo fermarlo...c'è il rischio che qualcuno lo picchi?> chiesi ad Admir
<Nah, ma è così divertente> rise e io con lui.
Admir lo raggiunse, mentre io mi misi appoggiato ad un albero, in attesa che Luna tornasse.
Chiusi gli occhi e non seppi quanto tempo passò fino a quando non fui chiamato
<Orion> girandomi vidi Luna che mi veniva incontro sorridente.
Ma c'era qualcosa di strano in lei.
Aveva gli occhi lucidi, e guardando dietro di lei, notai che Aiden aveva la sua stessa espressione.
La raggiunsi e abbracciai <Tutto bene?> Le chiesi sussurrandole all'orecchio.
Lei annuì <Voglio andare a trovare mia sorella, è da tanto che non la vedo e voglio andare a salutare anche Christine, Jonathan, Michael, Cole, Kyle e anche io piccolo Caleb> disse correndo via sorridendomi.

Ero davvero confuso, mi girai a guardare Aiden <Che è successo?> chiesi, lui mi affiancò <Il legame si è spezzato definitivamente> disse monocorde.
Ciò che mi confidò Aiden mi diede strane emozioni, da una parte ero felice, perché questo voleva dire che lei aveva scelto me.
Dall'altra parte mi dispiaceva per Aiden, vedevo nei suoi occhi lo stesso dolore che avevo provato io quando Luna Rose scelse Amos.
È un dolore che ti prende da dentro, senti tutte le tue forze sparire...
Passi diverse fasi: la tristezza, l' incazzatura più totale, l'odio nei tuoi e nei suoi confronti e per ultimo la rassegnazione.
Ti rassegni e convinci che con quel dolore dovrai conviverci per tutta la vita.
<Mi dispiace> dissi sinceramente, dal suo sguardo sbalordito, capì che non si aspettasse tutta questa tristezza per lui.
<So cosa si prova a dover vedere l'amore della propria vita scegliere un altro> ammisi e lo sentì sospirare.

Passammo qualche minuto a guardare le persone che passeggiavano tranquillamente per il villaggio.
Il sole era nel pieno della sua magnificenza.
Ma per quanto amassi il sole, per me la Luna era la cosa più bella.
Aspettavo la sera solo per vederla brillare nell'oscurità della notte.
<Il padre di Admir sta cercando Luna> disse tutt'un tratto Aiden, facendomi ridestaste dai miei pensieri di pace interiore.
La pace che avevo acquistato, pensando alla luna, si dissolse facendo prendere piede alla paura e al nervosismo.
<Perché Luna?> chiesi sentendo la rabbia montarmi dentro.
Aegnor mi aveva sempre trattato come un suo figlio, in lui non avevo mai visto il lato malvagio e calcolatore che era venuto fuori in questi anni.
Pensavo fosse un uomo buono e giusto, ma mi sbagliavo.
In lui nascondeva un animo demoniaco.
<Per far del male a me...per qualche strana ragione Aegnor odia i Blake...ha combattuto fianco a fianco con mio nonno e alla fine ho scoperto che è stato lui a portare coloro che amavo, alla morte> sospirò, un peso sul petto mi impedì di respirare.
Non sapevo cosa voleva dire avere una famiglia, una madre e un padre, l'unica figura materna era stata mia nonna.
<Cos'hai intenzione di fare?> domandai
<Per ora nulla, è sparito dalla circolazione.
Le mie sentinelle e quelle di Aaron non riescono a trovarlo> disse
<Aspetta il momento giusto per attaccare> constatai, ricevendo il suo punto di vista, che andava pari passo con il mio.
<Chi altro sa di Aegnor?> chiesi
<Tu, i miei Beta, Nastia, Jonathan, Aaron, Michael, Christine e Admir> mi elencò i membri della sua cerchia di amici, dando per scontato che li conoscessi.
E ciò mi fece capire che immaginava che Luna mi avesse spiegato già tutti, chi erano e che ruolo avevano nelle loro vite.
E aveva ragione.
<Luna non verrà informata?>
<No...fra poco partorirà, non voglio dargli qualche pensiero in più.> si girò a guardarmi <Proteggila> disse dandomi una pacca sulla spalla, per poi andar via.
Non mi sfuggirono i suoi occhi tristi e lucidi.
L'amava.
L'amava ed io ero di troppo.
Ma promisi a me stesso e a lui che l'avrei protetta, a costo della mia vita.
<Aegnor, non le torcerai nemmeno un dito!>

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💕❤️
Come state? Che state facendo?!❤️

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