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<signore e ora come si fa?>
<Non lo so... Ci mancava solo questa>sospirò il direttore
<È colpa di quel bimbetto, lo sistemo io dire->
<No, hai già fatto anche troppi casini per oggi. Sapevi già che lui doveva stare lontano da Jeon Jungkook e tu lo hai lo hai lasciato solo per di più con in giro sostanze mortali. DOVE CAZZO AVEVI LA TESTA ME LO SPIEGHI?>urlò il direttore sbattendo le mani sul tavolo facendo sussultare la ragazza davanti a se

<Io->
<io, io, io solo questo sai dire? Forse al posto del dottor Kim dovevo licenziare te>sospirò gettandosi sulla sedia per poi portare l'indice e il pollice a massaggiare le tempie
<Tu forse non hai capito in che guaio mi hai cacciato e per cosa poi? Che cosa volevi ottenere da quei due ragazzini?>disse irritato
<Sig->
<Anzi, non lo voglio sapere e spera per te che questo posto non venga chiuso. Ora sparisci dalla mia vista, non ti voglio più vedere>disse lui indicando la porta

La ragazza uscì dalla stanza a testa bassa ma quando richiuse la porta alle sue spalle una leggera risata si fece spazio fra le spoglie mura del corridoio
Si allontanò da lì e la sua risata aumentò sempre più
<ancora non sai cosa ti aspetta mio caro direttore. Come un bravo capitano non abbandona la sua nave quando sta affondando pure tu brucierai con essa.. Ma prima devo occuparmi di due ragazzini che intralciano il mio cammino>sussurrò non tenendo conto però che anche quelle mura così sottili avessero le orecchie

Si allontanò da lì ignorando la presenza di qualcun'altro in quel corridoio

<non te lo lascerò fare stronza>

Nel frattempo..

<Ho ucciso una persona... Io sono un assassino>si ripetè Jungkook mentre dondolava avanti e indietro
<Jungkook tu non sei un assassino>
<E invece si, ho tolto la vita ad un essere umano, un figlio, un compagno, un padre.. Sta di fatto che gli ho tolto la vita E IL PEGGIO È CHE NON MI SONO SENTITO IN COLPA DOPO.. SONO UN MOSTRO>urlò stringendo alcune ciocche di capelli fra le sue mani

<Jungkook>
<merito di morire, persone come me non meritano di vivere>
<jungkook>
<non posso passarla liscia, ho ucciso un innocente, io devo essere rinchiuso in una gabbia e la chiave va buttata il più lontano possibile>
<JUNGKOOK>

Il nominato sobbalzò sul posto e spalancò i suoi occhi, sorpreso dal comportamento inaspettato del più grande
<Scusami, non volevo urlare. Comunque tu non sei un assassino e prima che tu mi interrompa....togli dalla tua testa questa ridicola idea,tu sei un eroe>
<U-un eroe?>chiese Jungkook confuso
<Si, hai tolto dal mondo un mostro. Chissà a chi altro avrebbe potuto far del male>

<U-un eroe>ripetè jungkook come ad autoconvincersi che lui fosse un eroe ma la cosa fallì subito facendolo scoppiare a piangere
Si stese sul letto, dando le spalle a Taehyung, e portò le ginocchia al petto per stringerle a se

<sono solo un mostro>sussurrò fra i singhiozzi
Taehyung sospirò e poi si stese di fianco a lui e lo strinse delicatamente per la vita, portandolo più vicino a se
Iniziò a stamparli dei baci sul collo e sulle guance umide per poi farla scontrare con la sua

<Tu non sei un mostro kookie, sei un eroe, il mio. Sei tu che mi rendi felice in un posto del genere, quando mi rimproveri per il mio linguaggio scurrile, quando sorridi e anche la tua semplice presenza mi migliora la vita in questo buco. Ti prego angelo mio, non pensare mai più di essere ciò che non sei>

Madhouse Where stories live. Discover now