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<chi sono loro?>chiese Jungkook indicando dalla piccola finestrella, ricavata da un piccolo buco causato da una mattonella che si era staccata, delle persone che urlavano "LIBERTÀ", tenevano dei cartelli in mano

<Boh, non saprei>rispose Taehyung alzando le spalle
<Sono strani>sussurrò Jungkook non capendo i reali motivi per cui stessero li e scese dal suo letto mettendosi seduto a terra
Taehyung andò a vedere chi fosse quella gente e fra loro vide un volto molto conosciuto.. Un volto traditore

Kim Seokjin

Fece una faccia disgustata per poi sedersi di fianco al minore, il quale appoggiò la sua testa sulla sua spalla

Ma quello che non sapevano era che quei momenti di pace e tranquillità sarebbero stati solo un miraggio, che non avrebbero rivissuto per un po' di tempo

Taehyung portò una mano sulla guancia dell'altro e fece passare delicatamente il suo pollice sulla calda e lisca pelle dell'altro, che subito sorrise, sentendosi al sicuro
Quella sensazione così bella, che lo travolgeva ogni volta che il più grande lo sfiorava solamente lui l'associava ad un sentimento particolare... Forse aveva capito che lui non provava semplice affetto fraterno nei confronti del più grande... Eppure sentiva di non poter confessare quei sentimenti

Così belli

Cosi proibiti

<Jungkook>a risvegliarlo dai suoi pensieri ci pensò proprio colui che era al centro del suo mondo
<mmh>disse aprendo gli occhi e incrociando lo sguardo del più grande
Non si dissero nulla, rimasero in silenzio lasciando solo i loro gesti parlare per loro

Fecero svolazzare i loro sguardi dai loro occhi alle labbra desiderosi di poter assaporare il dolce sapore di quel bacio tanto desiderato
Un bacio che tanto avevano desiderato scambiarsi, dimenticandosi che quel gesto così semplice ci fosse già stato fra i due.. Anche se per una motivazione ben differente

E quando le loro labbra si sfiorarono delicatamente la porta venne aperta, andandosi a scontrare col freddo muro della stanza. Il suo tonfo che provocò lo scontro fece spaventare i due ragazzi, risvegliandoli da quel sogno ad occhi aperti

Entrarono due infermieri e trascinarono via il povero jungkook, il quale non reagì, stanco di ricevere botte, stanco di combattere contro una forza maggiore della sua
I loro occhi continuarono a scambiarsi parole incomprensibili al mondo esterno, ma piene di significato e una lacrima solcò i volti di entrambi i ragazzi, sentendosi così deboli ed inferiori in quel mondo così astratto

Fu portato all'interno stanzetta dove era solito ricevere le visite da quella pazza infermiera, la quale era già li, che lo attendeva a mani e gambe accavallate
<Grazie>disse solamente, mentre uno strano sorriso contornò il suo volto
I due infermieri fecero un piccolo inchino, lasciando il ragazzo a terra
<Jeon jungkook... Finalmente ci rivediamo>disse lei con uno strano tono di voce

<che vuoi ancora?>sussurrò Jungkook stanco di soffrire, volendo solamente tornare dall'unica persona che realmente lo capiva
<tranquillo.. Oggi non ci sarà nessuna iniezione e robe del genere.. Voglio solo parlare>
<parlare?>domandò confuso l'altro

Perché mai avrebbe dovuto fare "una chiacchierata"?

<oh andiamo, non hai voglia di fare due chiacchiere... Solo io e te?>ridacchiò lei

Neanche sotto tortura

Pensò ma non si espresse, lanciando solo un'occhiataccia alla donna davanti a lui
<direi di iniziare a parlare di "tua madre"... Se possiamo definirla così>
<M-mia madre? Cosa c'entra lei ora?>chiese Jungkook non capendo dove volesse andare a parare
<beh...mio caro jungkook tua madre... Come posso dire... È morta>
Jungkook spalancò gli occhi
<n-no... Tu stai mentendo>disse Jungkook incredulo
<e perché mai dovrei mentirti?... Magari è proprio il tuo adorato Taehyung che sta mentendo>disse lei avvicinandosi al tavolo per poi prendere un fascicolo

<Non osare insi->
<vedi ora chi sta mentendo e che ha continuato a mentire per tutti questi anni e chi ti sta aprendo gli occhi mio caro jeon... Non ti sei mai chiesto perché anche il tuo cognome sia diverso?>disse lasciando in mano i vari fascicoli per poi tornare a sedersi
Jungkook cercò di leggere quei simboli e capire cosa essi dicevano, data la sua difficoltà nella lettura e scrittura, e una volta compresi i suoi occhi si spalancarono

<non è possibile>

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