60

526 41 7
                                    

Erano passati quattro giorni da quell'evento, da quando era finita quella prigionia

Nei giornali e nei programmi televisivi non si faceva altro che parlare di ciò che era accaduto.
Tante persone partecipavano ai reality e parlavano,chi affermava che essi dovessero essere riaperti, che erano necessari per salvare quelle pazze persone e poi c'erano quelle persone che continuavano a combattere per impedire che un'altra riapertura fosse attuata

Tanti parlavano ma nessuno ascoltava chi veramente aveva vissuto quell'inferno, chi portava ancora i segni sulla sua pelle
<spegni quell'affare>disse freddo Jungkook non riuscendo più a sentire sempre le stesse parole che venivano ripetute costantemente. Non ce la faceva proprio, troppi ricordi dolorosi riaffioravano nella sua mente, in particolare il momento in cui dovette abbandonare lì il suo amico

<Jeon la colazione>entrò dentro l'infermiera, poggiando sul tavolo un vassoio ripieno di cibo.
Lui però non rispose ed ignorò l'infermiera, rigirandosi fra le coperte
<ci penso io>disse Taehyung e la ragazza annuì per poi uscire fuori, chiudendosi la porta alle sue spalle

Il bruno guardò prima il corvino e poi il vassoio stracolmo di cibo, per poi ritornare a guardare il più piccolo, liberando un sospiro dalle sue labbra
Lo prese fra le mani e lo poggiò delicatamente su un tavolo munito di piccole rotelle e lo avvicinò a Jungkook, il quale però rimase nella stessa posizione di prima.

<Kookie, il pranzo è qui. Devi mangiare un pochino>disse dolcemente lui andando ad accarezzare i suoi capelli
<non ho fame>continuò a ripetere la stessa frase ogni qualvolta si trattasse di cibo
<fallo per me, solo un pi->si bloccò nel momento in cui sentì un piccolo singhiozzo maltrattenuto provenire dal più piccolo
<jungkook..>
<l-lasciami solo Taehyung>singhiozzò lui, dando le spalle all'altro, sapendo che non sarebbe riuscito a reggere lo sguardo dell'altro
Ma Taehyung non ascoltò le sue parole, spostando con delicatezza il tavolino per poi stendersi sul letto

Lo strinse per la vita e fece in modo che la sua schiena si attaccasse al suo petto
<jungkook->
<No, non dirlo. Non dire quelle fottute parole>disse, sapendo già a che cosa volesse puntare il suo hyung
<non dire che non è colpa mia, non dire che non sono un assassino, non dire nulla>continuò
A quel punto, stanco e ferito nel sentire quelle parole così dispregiative, lo fece stendere in posizione supina* e sali a cavalcioni su di lui
<Jungkook adesso ascoltami. Sei stato per caso tu ad appiccare quell'incendio? Sei stato tu ad aver fatto si che quella trave cascasse a terra? Sei stato tu a nascondermi e torturarmi per tutti quei giorni? Sei stato tu ad aver fatto si che tutto questo fosse accaduto?>li chiese aggressivo, col solo intento di fargli capire che tutti quegli avvenimenti non fossero capitati per colpa del suo essere ma per forze esterne

<è colpa mia perché l'ho->
<Cazzo jungkook, lo vuoi capire che tu non centri assolutamente nulla in questa fottutissima storia e che è colpa di una stronza che ora è morta inghiottita dalle fiamme?>continuò dando un pugno al materasso, vicino alla sua testa
<jungkook.. Jimin ti ha solo salvato la vita, tutto il resto è accaduto per colpa di quella puttana, che ora ha fatto la fine che meritava di compiere. Smettila di darti colpe che non hai. Tu hai fatto tutto il possibile per salvarlo. Ti sei ridotto in questo stato solo per salvarlo e devi andarne fiero>disse portando le mani abbracciate da quelle bende bianche davanti ai suoi occhi da cerbiatto

<tu hai fatto tutto il possibile e anche di più, perciò... vanne fiero>disse con voce più calma, posando un bacio sul palmo bendato
Jungkook portò l'altro braccio sul suo volto, andando a coprire i suoi occhi, iniziando a singhiozzare più forte di prima. A quelle gesta Taehyung lo strinse forte a se, accarezzandogli i capelli mentre lasciava qualche bacetto sulla guancia bagnata
<mi sento così in colpa>sussurrò, non riuscendo a parlare bene a casa di quel pianto

Oramai Taehyung aveva capito che non avrebbe potuto far nulla per lui, ogni parola detta per scagionarlo da ogni colpa era inutile e l'unica cosa che avrebbe fatto era camminare al suo fianco in quel sentiero così rovinato e disastrato a causa di tutto quel dolore

Qualche ora dopo..

Un bussare delicato interruppe il silenzio creatosi nella stanza accompagnato poi dal suono roco della voce di Taehyung permettendo alla sconosciuta figura al di fuori della stanza di poter entrare all'interno della piccola stanza

<Hey>lo salutò piano la ragazza, la stessa che lo aveva aiutato a trovare i due
<oh ciao..>
<Mina>
<Taehyung>le sorrise leggermente il ragazzo
<come sta?>chiese rivolgendo il suo sguardo a Jungkook, addormentato su quel letto bianco mentre stringeva forte la mano dell'altro
<devastato, stanco, dolorante>disse mantenendo gli occhi sulla figura angelica del ragazzo

<mi dispiace per il vostro amico. Purtroppo la vita a volte è proprio una merda>disse lei
<già.. Purtroppo colpisce duramente gli innocenti e grazia i pezzenti>disse Taehyung passando il pollice sul dorso di Jungkook
<e tu?>chiese la ragazza
<io? Io non so nemmeno cosa sono adesso, figurati se so come sto>ridacchiò stanco lui
<mmh...io ora devo proprio scappare, sai come sono i medici. Ci vediamo Taehyung>dette queste parole uscì dalla stanza, senza lasciare il tempo al ragazzo di poter rispondere o dire qualcosa e in quello stesso momento entrò in stanza Jin

<ciao Taehyung, disturbo per caso?>chiese piano
<no.. No, entra pure hyung>lo accolse
<ti prego di non chiederci come stiamo o come va.. Non è una domanda a cui potremmo rispondere>disse il più piccolo fra i due
<tranquillo, non sono venuto per dirvi ciò>disse lui e continuò a parlare, intimato dall'espressione confusa che prese vita sul volto di Taehyung

<hanno approvato la legge. Aboliranno per sempre i manicomi. E verrà organizzato un grande commemoriale per i pazienti che non sono sopravvissuti all'incendio>

Finalmente erano liberi? Avevano finalmente raggiunto il loro obiettivo? Potevano vivere come persone normali d'ora in poi?

<che cosa?! Davvero?>

Angolo autrice

Salve meraviglie,
Spero stiate bene e questo capitolo vi sia piaciuto

Posizione supina*: la piancia è rivolta verso l'alto, mentre la schiena è a contatto con una superficie

Detto ciò noi ci vediamo in un prossimo capitolo

Love you all💜

Madhouse Where stories live. Discover now