capitolo 18.

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Io: -grazie- dico avvicinandomi a lui che, nel frattempo, si sta togliendo le scarpe

Edoardo: -di cosa?- inarca un sopracciglio

Io: -per tutto- affermo timidamente

Edoardo: -ma si scem? non mi devi ringraziare, anzi, sono io che devo dire grazie a te per essere venuta- mi accarezza i fianchi e appoggia la sua fronte alla mia

Edoardo: -vasm- sussurra ad un centimetro dalle mie labbra guardandomi intensamente negli occhi

Io: -perchè?- dico con un filo di voce mentre gli butto le braccia al collo. Adoro provocarlo

Edoardo: -ne ho bisogno, anzi, ne abbiamo bisogno- risponde dopo aver fatto scontrare i nostri nasi.

Io: -sei così convinto- ridacchio

Edoardo: -lo sono sempre stato- fa le spallucce.

Edoardo: -me lo dai sto bacio o me lo prendo io?- mi guarda le labbra, poi passa agli occhi scrutando attentamente ogni singola parte del mio viso ed io faccio la sua stessa cosa.

È bellissimo, cazzo se lo è!

Senza farmelo ripetere due volte unisco le nostre labbra dando vita ad un bacio pieno di passione. Lui si stacca, mi prende per mano e mi fa stendere sul letto. Si mette a cavalcioni su di me ed inizia a baciarmi il collo, a morderlo e a succhiarlo

Io: -Edo- sussurro con un filo di voce chiudendo gli occhi dal piacere provocato

Edoardo: -ti voglio- dice mentre gli accarezzo la nuca con le mani

Edoardo: -ho bisogno di fare l'amore con te- afferma di nuovo senza mai staccarsi dal mio collo. Al suono di quelle parole il mio cuore perde un battito. Anche io voglio farlo, lo voglio più di qualunque altra cosa.

Io: -E-edo è la mia prima volta- sono un pò imbarazzata ma sapendo che c'è lui con me, mi sento un pò più sicura

Edoardo: -tu lo vuoi?- mi chiede staccandosi dal mio collo per incastrare i suoi occhi coni miei.

Io annuisco e lui comincia a sorridere metre inizia a baciarmi il sorriso che mi si è creato.

Ho bisogno di sentirlo più vicino a me. È incredibile il fatto che io stia per fare l'amore con un ragazzo che conosco da solo tre mesi, mi sto donando a lui e non è una cosa da niente, però con lui ci sto così fottutamente bene che, i mesi che ci conosciamo, sono soltanto un numero che non ha assolutamente importanza. Non so se sia sbagliato o se sia giusto, ma so che sono innamorata di lui.

Edoardo: -sei bellissima- continua a togliermi i vestiti ed io faccio la stessa cosa con lui.

Rimaniamo nudi e per nascondere le mie guance colorate di rosso dell'imbarazzo, comincio a baciarlo.

Tira il mio labbro verso di lui con i suoi denti, segno che vorrebbe tenermi ancora più vicino nonostante la distanza presente tra noi sia invisibile.

Edoardo: -se ti rilassi fa meno male- mi accarezza delicatamente la guancia

Io: -vai piano- gli porto una ciocca di capelli all'indietro.

"𝑠𝑡𝑢 𝑐𝑜𝑟𝑒 𝑡'𝑎𝑝𝑝𝑎𝑟𝑡𝑒𝑛" || Edoardo Conte.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora