quattordici

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14. "«io sono incinta»"
19 novembre

È passata una settimana dall'inizio della convivenza e tutto sembra andare per il meglio.
Almeno quando Payton era insieme alle ragazze.

Isabelle, per fortuna di Jessica, non viveva in quella casa ma ci stava praticamente tutti i pomeriggi.
Per questo, la ragazza non aveva ancora trovato il momento giusto per dire a Payton della sua gravidanza. Non aveva proprio trovato un momento in cui quella bionda non girasse per casa.

Isabelle non ha smesso di fare l'arrogante con Jessica, poi magicamente quando tornava Payton era la persona più dolce del mondo, dovevano persino fingere di essere amiche quando in realtà non si sopportavano a vicenda.
Jessica avrebbe dovuto dire anche questo a Payton.

<buongiorno Jey> sorrise Payton, appena la ragazza entrò in cucina.
<giorno> mugolò, buttandosi su una sedia e appoggiando la testa sul tavolo.
Questa notte è stata difficile, Jessica ha vomitato un paio di volte e non le era ancora successo da quando era arrivata lì; probabilmente sarà anche tutto lo stress che Isabelle le porta ogni giorno.
<nottata difficile?> sorrise Payton, sedendosi di fronte alla ragazza.
Lei annuì semplicemente, senza tirare su la testa: si sentiva come se tutto intorno a lei stesse girando.

Poi, d'improvviso, un conato di vomito.
Non c'era il tempo per salire fino al piano di sopra.
Jessica si alzò di corsa, raggiunse il lavandino e vomitò.
<cazzo> sussurrò Payton.
Non sapeva cosa fare, non se lo aspettava, ma probabilmente guardarla vomitare e non fare nulla non era la scelta giusta.
Così la raggiunse, le prese i capelli e li legò in una coda con l'elastico che aveva sul polso; in quel momento si rese conto che quello era il suo elastico, di Jessica, non l'aveva mai tolto.
Tornò alla realtà e le accarezzò la schiena: era l'unica cosa che poteva fare in quel momento.

<merda> sussurrò Jessica, appoggiando i gomiti sul bordo del lavandino.
<hai bevuto ieri sera Jey?> rise Payton, ottenendo solo un brutto sguardo da parte della ragazza.
<scusami, non- non volevo vomitare nella tua cucina> sospirò Jessica, si sentiva davvero in imbarazzo.
<stai tranquilla, l'importante è che tu stia meglio> sorrise Payton.
Jessica avrebbe davvero voluto baciarlo se non avesse appena finito di vomitare. E se lui non fosse fidanzato.
<okay ora vai sul divano e riposati un po'> disse Payton.
Jessica annuì e si staccò dal lavandino; ancora una volta la stanza le stava girando attorno e Payton se ne accorse, così avvolse un braccio intorno alla sua vita e la accompagnò fino al salotto.
Sistemò i cuscini, fece sdraiare Jessica e poi stese sopra di lei una coperta calda, in modo da proteggerla un po' dal freddo che faceva fuori, mancava poco a dicembre.
<stai un po' meglio?> Payton spostò una ciocca di capelli dal viso di Jessica.
<sì grazie> sussurrò lei con un piccolo sorriso.

Il telefono di Payton squillò e, detto in tutta sincerità, ci rimase un po' male nel vedere il nome di Isabelle lì, non voleva interrompere quel momento con Jessica, gli mancava restare solo insieme a lei.
<arrivo> disse Payton, allontanandosi per rispondere.

<< hey >> rispose il ragazzo.
<< Pay usciamo? Voglio fare delle foto e tu sei il miglior fotografo che conosca amore >>
Payton ridacchiò; non c'è stata ancora una volta in cui la sua ragazza l'avesse chiamato dicendo "mi manchi", doveva avere sempre una scusa per voler uscire con lui e, da quando era arrivata Jessica, le chiamate e le scuse erano aumentate.

Payton sentì Jessica dal salotto tossire, e subito capì che si sarebbe sentito in colpa a lasciarla sola mentre stava male, lei non l'avrebbe mai fatto con lui.
<< scusami Belle, Jey- voglio dire Jessica sta male e non voglio lasciarla sola >>
<< gira tutto intorno a quella ragazza ormai, ti ricordi che sono io la tua fidanzata e non quella? >> disse con tono scocciato.
<< accettalo o no Isabelle, non mi interessa, non posso uscire con te, fattene una ragione >>
Payton chiuse la chiamata e lasciò un grande sospiro: questa volta Isabelle aveva davvero esagerato.

<tutto bene?> chiese Jessica appena Payton tornò in salotto, non sembrava avere una bella faccia.
<ho dato buca a Isabelle e ha cominciato ad avere le sue manie di protagonismo, nulla che non sapessi già> sbuffò Payton, sedendosi sul divano alla fine dei piedi di Jessica.
<quella ragazza è fuori di testa> sorrise Jessica, scuotendo la testa.
<devo darti ragione> disse Payton con un ghigno, guardando la ragazza poco lontana da lui.

<sai, non avrei ma pensato di parlare con la mia ex della mia nuova ragazza> rise Payton, contagiando anche Jessica.
<già, chi l'avrebbe mai detto> sorrise la ragazza, spostando lo sguardo fuori dalla finestra.
Poi le venne in mente che forse sarebbe stato l'unico momento in cui fossero stati soli, l'occasione perfetta per parlargli della gravidanza.

<Payton>
Il ragazzo si girò verso Jessica, annuendo per farla parlare.
<devo dirti una cosa importante> disse lei, sedendosi e tirando su la coperta fino al seno.
<certo> disse il ragazzo, sedendosi esattamente davanti a lei.
Jessica prese un bel respiro, poi abbassò lo sguardo.
<ho rivisto Sophie qualche settimana fa> disse.
<è fantastico> sorrise Payton, sapeva quanti problemi avesse Jessica con la sua famiglia.
<è stata l'unica persona che mi è potuta stare accanto appena sono tornata in Georgia dopo..> fece una breve pausa <dopo quello che è successo fra di noi>
Ci fu qualche secondo di silenzio, forse un po' di imbarazzo era ancora presente fra i due ragazzi.
<e Dylan?>
Payton non era riuscito a trattenersi.
<con Dylan ci ho litigato appena sono arrivata in realtà> Jessica fece una piccola risata <poi mi sono sentita male e ho chiamato Sophie>
Payton tornò immediatamente con l'attenzione sulla ragazza.

<prometti di non arrabbiarti?> Jessica tornò a guardarlo negli occhi per la prima volta dall'inizio del discorso.
<ma certo, non ti preoccupare> sorrise Payton, prendendole la mano.
<io..> Jessica prese un bel respiro e chiuse gli occhi <io sono incinta>
Payton sgranò gli occhi e improvvisamente capì che avrebbe preferito che i muri della casa gli cadessero addosso in quell'istante piuttosto che dover sentire quella cosa da Jessica o dover affrontare quel discorso con lei.
Avevano sempre pensato di avere un bambino insieme, lo dicevano dall'inizio della loro relazione..cos'è andato storto?
<Dylan non l'ha presa bene e mi ha cacciato di casa, non vuole sapere nulla del bambino>
Nonostante tutto, una lacrima sfuggì dagli occhi di Jessica e Payton si sciolse: si avvicinò a lei a la abbracciò, tenendole la testa sul petto.

<shh non piangere Jey, va tutto bene> le passò una mano sulla schiena e le diede un bacio sulla testa.
<mi dispiace per Dylan, è un coglione> aggiunse Payton.
Stettero abbracciati per qualche minuto finché Jessica smise di piangere, si sentiva al sicuro con Payton, non era più imbarazzata.

<mi prenderò io cura di voi> sussurrò Payton.
Avrebbe mantenuto la sua parola a qualsiasi costo, non poteva deluderla un'altra volta.

hope | payton moormeier Onde histórias criam vida. Descubra agora