Capitolo 15

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                       Ufficio di Silente

Amelia urlò. Si guardò intorno spaesata e capì di essere nel suo dormitorio di Grifondoro a Hogwarts.
Tutte le sue compagne di stanza si erano svegliate di soprassalto a causa di Amelia che aveva urlato.

"Cosa c'è, Amelia?" le chiese Angelina, preoccupata alzandosi dal letto e andando verso Amelia, che si stava ancora guardando intorno e alcune lacrime le scendevano dalle guance.  " Perché piangi?"

Amelia si alzò prese la vestaglia, come se fosse in uno stato di trance e senza guardare nessuno o rispondere stava per scendere le scale, quando Angelina la prese per un braccio, la fece sedere sul suo letto e le disse: " Sta qui seduta!" lo aveva detto in tono un po' minaccioso però i suoi occhi erano preoccupati.
" Emily, Mary andate dalla professoressa McGonagall e ditele di venire qui!" ordinò rivolgendosi a due ragazze che dormivano con loro una con i capelli neri a caschetto e l'altra con i capelli biondi legati in due trecce.

" No!" cercò di opporsi Amelia " Non c'è bisogno! Sto bene!" vide lo sguardo delle sue compagne di stanza e disse: " Sul serio!"

" È la seconda volta che succede!" la rimproverò Angelina " Ora però mi devi lasciarti aiutare"
Fece un cenno ad Emily e Mary e le due ragazze uscirono dalla stanza.

Amelia prese un bicchiere d'acqua e lo bevve per ammazzare il tempo, intanto Angelina continuava a lanciarle occhiate preoccupate in tralice, sperando che Amelia non la vedesse ma lei la vedeva eccome e sta cosa stava iniziando ad irritarla!

Dopo pochissimo tempo, Emily e Mary arrivarono con la professoressa McGonagall al seguito con su una vestaglia verde scuro e una retina per i capelli, stava ansimando leggermente come se avesse corso.

" Cos'è successo?" chiese la McGonagall " Cos'è sta' storia?!"
" Amelia si è svegliata urlando" rispose Mary, guardando preoccupata Amelia.

" Ed è la seconda volta che succede!" aggiunse Angelina.

" Avrà fatto semplicemente un incubo la signorina Green" disse la professoressa McGonagall cercando di sembrare tranquilla

" Non era un semplice incubo!" esclamò Amelia, frustrata.
Possibile che nessuno riesce a capirlo, si chiese, C'è se una persona si sveglia urlando, piangendo e sudando per due volte e c'è sempre la stessa persona come diamine può essere un " semplice incubo"!!!!!

"Ne è sicura, signorina Green?" le chiese la professoressa. Amelia annuì " Bene, allora, venga con me dal preside."

Detto questo si girò, aprì la porta, uscì e la tenne aperta per Amelia, che la seguì.

Attraversarono molti corridoi di cui Amelia non conosceva l'esistenza, tutti pieni di quadri addormentati.
Dopo un decina di svolte a destra e a manca la professoressa si fermò davanti a un grifone e disse: " Cioccorane!"
Il grifone si mosse: si scollò da dove si trovava e si spostò lasciando scoperta una scala a chiocciola che saliva verso l'alto.

" Prego, signorina Green." disse la prof.
Amelia prese a salire le scale e si mise a contare i gradini per non addormentarsi lì in piedi: cinquanta... cento... perse il conto e si fermarono davanti a una porta la professoressa la aprì ed Amelia si ritrovò in una stanza le cui pareti erano piene zeppe di quadri con persone addormentate. Vicino alla scrivania c'era un grosso uccello rosso fuoco: una fenice.
Amelia si avvicinò alla fenice e prese ad accarezzarla sussurrò: " Che bella che sei!"'

" Ah, signorina Green!" esclamò una voce dietro di lei. Era il Preside: Albus Silente "Vedo che ha conosciuto la mia fenice: Fanny!"

" È bellissima!" mormorò Amelia con gli occhi scintillanti e un piccolo sorrisino sulle labbra.

" Si ma dubito che siete qui solo per vedere Fanny, giusto Minerva?!" chiese il preside rivolto alla McGonagall

" Si, Albus,  ecco vede la signorina Green, qui presente, dice che di aver fatto un incubo. Per la seconda volta. Ma dice che non è un incubo" rispose la prof. un po' a disagio. 

" Capisco..." mormorò Silente sedendosi sulla sedia dietro la scrivania.
Amelia si girò di scatto verso Silente: " Capisce?"
Silente annuì e disse, tranquillamente: " Raccontami del tuo sogno"

Amelia si sedette su una sedia davanti al Preside e prese a raccontare del suo sogno:

Della città deserta. Del ombra di cui aveva visto il volto. Delle grida si due persone, Lily e James. Dell'ombra che uccideva senza pietà.
Di come il bambino, Harry, si è salvato, "uccidendo" l'ombra, procurandosi solo una cicatrice sulla fronte. Di come Amelia prese il bambino uscì dalla casa e aspettò poi arrivò Hagrid che si era messo a cercare Harry e Amelia lo aveva posto un po' lontano da lui di modo che non la vedesse. Di come tutto si fece nero all'improvviso e poi era comparso il volto di Albus Silente che diceva che il bambino sarà mandato a vivere con gli zii e che l'anno prossimo verrà a Hogwarts.
Amelia prese un bel respiro e si fermò: " Ecco questo è tutto quello che ho visto. Del secondo sogno"' disse abbastanza a disagio.

Amelia non aveva osato alzare lo sguardo mentre parlava e continuava a guardarsi le mani, alzò gli occhi e vide che il professor Silente aveva sul volto un espressione di mista paura e dispiacere. Amelia si chiese il perché.

Guardò la professoressa McGonagall e vide che aveva più o meno la stessa espressione del preside solo che lei aveva gli occhi spalancati e guardava la ragazza seduta sulla sedia con il suo pigiama azzurro e la vestaglia nera con un misto di paura. Amelia provò compassione.

" Albus, cosa significa tutto questo?" chiese la professoressa McGonagall preoccupata.

" Ho fatto anche un altro sogno prima delle vacanze di natale." mormorò Amelia al Preside, che le fece segno di raccontare.

Si mise a raccontare del cimitero. Delle tombe. Dell'ombra con il cappuccio. Dei fantasmi dei suoi genitori che l'avevano salvata.

" Questi sogni che faccio hanno un senso?" chiese Amelia preoccupata.

" Credo di si." mormorò Silente.

" Cosa significano?" chiese la McGonagall.

" Ho una teoria. Una meno probabile dell' altra" rispose Silente.

Amelia guardò verso la finestra e vide che il sole era già sorto e dava al cielo una sfumatura rosa-arancio. Bellissima.

Silente guardò l'orologio e disse: " Minerva sono quasi le otto deve scendere per fare lezione" La prof. annuì e Amelia si era alzata e la stava per seguire quando il preside le disse: " No, signorina Green, lei rimane qui con me."
Amelia si sedette a disagio, mentre la professoressa usciva di fretta.

Primo anno a Hogwarts \\ Fred & George WeasleyWhere stories live. Discover now