⚠️Attenzione! Questo capitolo contiene atti di omofobia verbale (non so se dovrei mettere il warning e nel dubbio lo metto lol)⚠️
-Rientrerò entro il crepuscolo!-
Dopo la prima mattinata di studio dopo l'arrivo di Jolyne mi preparo per poter uscire, finché non sento una tensione alla manica della mia giacca, mi volto e trovo davanti a me una Jolyne graziosamente agghindata con gioielli e un vestito sfarzoso. Le sorrido e mi abbasso accarezzandole i capelli.
-Tranquilla Jolyne non me ne sto andando, sto soltanto andando a fare una bella passeggiata.-
Da dietro la bambina noto mia madre, che facendosi venire un'idea, mi dice di portare con me la piccola. Cerco di dissuaderla dal farmelo fare dato che oggi sarebbe stato il giorno in cui avrei parlato con Guido, ma lei è irremovibile, per cui mi arrendo alla sua autorità e cocciutaggine e porto Jolyne in camera sua per farla vestire con abiti più comodi e più adatti per essere sporcati, un vestitino verde scuro di lino che le arriva alle ginocchia e degli stivaletti adatti al fango, di cui non so nemmeno la provenienza.
Una volta pronta io e Jolyne varchiamo la soglia della porta della dimora, le prendo la mano per assicurarmi che non si perda e ci incamminiamo.
-Jolyne, adesso dobbiamo andare in un posto ad incontrare un amico, va bene?-
La bambina, sorridente, lascia la mia mano e si incammina davanti me saltellando, non prima di annuire in risposta alla mia precedente domanda.
~
Una volta arrivati sul posto noto immediatamente un Guido piuttosto cupo intento, con un coltellino, a tagliare un povero ramo alla mercé della sua lama. Mi avvicino sorridente esclamando il suo nome e il suo volto una volta avermi notato si illumina di nuovo, come se fossi un unico raggio di sole che illumina una stanza buia e che permette di vedere all'interno di essa.
-Giorno! Sai che pensavo ti fosse successo qualcosa? Mi stavo preoccupando!-
-Scusami Guido, volevo avvertirti, ma ci sono stati degli inconvenienti che hanno preventito la mia venuta.-
Da dietro le mie gambe spunta una chioma corvina, intenta a scrutare con i suoi grandi occhi il ragazzo davanti a me.
-È lui il tuo amico? Com'è vestito male!-
-Jolyne, il linguaggio! Scusati subito davanti a Guido!-
Guido ride a quella scena, intenerito e divertito allo stesso tempo.
-Tranquillo Giorno, non pensavo avessi una sorellina, non me ne hai mai parlato.-
-È proprio lei che mi ha fatto stare lontano da qui per tre giorni, teoricamente è mia cugina, ma per delle circostanze che ti spiegherò successivamente abbiamo dovuto prenderla con noi da Roma, per cui ora è diventata una mia sorellina acquisita.-
Durante la mia spiegazione il ragazzo si china per guardare la piccola negli occhi, per poi sorriderle.
-Ti chiami Jolyne, giusto? Piacere di conoscerti, mi chiamo Guido, e sono quello senza un senso dello stile!-
La bambina ride alla sua battuta autoironica e finalmente si allontana dalle mie gambe.
-Jolyne, ora devi promettermi una cosa di vitale importanza, i nostri genitori non devono venire a conoscenza della mia, anzi nostra, amicizia con Guido, perché non vogliono che noi abbiamo contatti con persone di basso ceto sociale, ci siamo capiti?-
La bambina annuisce energicamente e corre a giocare con le spighe di grano, divertendosi a legarle tra di loro come se fossero fili.
Io e Guido, a differenza sua, ci sediamo all'ombra dell'imponente albero appoggiandoci al tronco ed entrambi iniziamo ad osservare distratti il cielo.
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Dreams - Giomis (IN REVISIONE)
ФанфикÈ un peccatore... È orribile... È disgustoso... È... È... ... Il mio unico amico.
