Day 12.5 | parte due

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||TOUCH ME PT.3||
m e r c o l e d ì

"Okay, non ti piacciono i The Smiths e nemmeno i Radiohead. Si può sapere che diavolo di musica ascolti?" Domandò Dominic giocosamente stizzito, mentre guidava con una mano e con l'altra cercava una stazione radio che lo compiacesse.

"Non ho mai detto che i Radiohead non mi piacciono. Una delle loro canzoni mi piace, la trovo molto bella, ma non ascolto tutto il resto della loro discografia. Suona tutto troppo simile." Rispose Ethan, con il gomito del braccio che gli reggeva la testa poggiato sul finestrino completamente aperto e il volto rivolto al più grande.

Dominic emise un breve sbuffo d'aria, incredulo. "Se quell'unica canzone è Creep, non hai ascoltato abbastanza della loro musica per sapere di cosa stai parlando." Poi lanciò uno sguardo verso il castano e leggendo l'espressione sul suo volto ridacchiò appena. "Ci avrei scommesso." Dopodiché sembrò trovare la stazione giusta e lasciò che la musica fluisse nell'abitacolo mentre riportava anche l'altra mano al volante.

"Okay, forse ho ascoltato solo Creep ed un paio d'altre dettate dalla riproduzione casuale di Youtube, ma mi hanno dato quest'impressione. In più non puoi dire che Creep sia una brutta canzone." Affermò allora Ethan in sua difesa e cercando di difendere i propri gusti in fatto di musica.

Dominic gli lanciò un'altra occhiata, con ancora il sorriso stampato in faccia. "Non sto dicendo che sia brutta, sto dicendo che hanno fatto di meglio, ma purtroppo vengono riconosciuti solo per quella. Tra l'altro, non credere che non mi sia accorto della tua avversione per i The Smiths, stai evitando l'argomento alla grande."

Ethan alzò gli occhi al cielo. "Non esiste più la libertà d'opinione." Disse poi, alludendo al comportamento del più grande.

Dominic rise senza distogliere lo sguardo dalla strada. "Non hai diritto alla tua opinione. Hai diritto alla tua opinione informata. Nessuno ha il diritto di essere ignorante." Ethan stava quasi per alzare gli occhi al cielo una seconda volta, ma poi la realizzazione lo colpì in pieno petto.

"Non hai appena citato Harlan Ellison contro di me." Quando il sorriso sul volto del più grande si allargò, Ethan non poté far altro che portarsi una mano al petto per un maggior effetto drammatico.

"Ho amato Non ho bocca e devo urlare e Dangerous Visions, come almeno una buona metà delle sue sceneggiature." Affermò poi il più grande, mettendo la freccia e prendendo una svolta a destra.

Ethan spalancò la bocca, scioccato. "Mi sento ferito." Prima atletico e con interessanti gusti in fatto di musica, poi lettore ed appassionato di fantascienza. Quante qualità positive poteva mai possedere una sola persona? Ad Ethan sembrava quasi di vedere un'immagine speculare di se stesso, che enfatizzava però tutto ciò che lui non era.

"Dovrai avere un difetto prima o poi." Quando si rese conto di aver dato fiato ai propri pensieri, era già troppo tardi e percependo fin da subito la reazione spavalda che avrebbe mostrato il più grande, Ethan voltò nuovamente lo sguardo verso di lui.

Dominic però non rispose con una delle sue solite battutine ed il ghigno arrogante che Ethan era solito vedergli dipinto in volto almeno due o tre volte a giornata. Piuttosto, il sorriso che prima aveva disegnato in viso si era affievolito, mostrando la stessa nota amara che Ethan colse nella sua voce quando rispose con un semplice "Chissà". Vi fu una pausa.

"Hai mai letto un libro e ti sei detto: 'Questo libro potrei averlo scritto io. Mi sento esattamente così ed è incredibile che qualcun altro si senta esattamente allo stesso modo' e poi l'hai consigliato a un amico che l'ha trovato incredibilmente irrealistico?" Chiese subito dopo, concentrandosi sulla strada e le sue curve mentre l'auto saliva su una qualche tipo di collina e la musica scemava, soprassata in volume dalla voce di un presentatore radiofonico che Dominic si affrettò a zittire con un gesto della mano.

Kiss whoever you wantWhere stories live. Discover now