Day 15.5 | parte due

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s a b a t o

"Ripetetemi il piano, prima che mi venga un aneurisma al solo pensiero."Esordì Clode sporgendosi tra il sedile del passeggero e quello del guidatore.

Dominic, senza distogliere lo sguardo dal portone dell'abitazione venti metri più in sù di dove stavano appostati in macchina, sbuffò prima di rispondere.

"Aspettiamo che il coglione esca, entriamo, recuperiamo la roba di Tyler e ce ne andiamo prima che si accorga anche solo che qualcuno è stato qui."

"E come fate ad essere sicuri che esca?" Domandò allora Ethan dal suo posto alle spalle del ragazzo al volante, che al momento era Dominic.

"Uscirà."

"Lo farà."

Risposero nello stesso istante Tyler e Dominic dai sedili anteriori. Poi il corvino sbuffò, prima di voltarsi verso il resto degli occupanti dell'auto.

L'enorme garza posta sulla sua fronte gli avrebbe dato un aspetto buffo, se non fosse che l'immagine della ferita che celava era ancora troppo vivida nelle menti dei presenti.

"Ve l'ho detto, non siete costretti a farlo. Anzi, penso che nessuno di noi dovrebbe. È stupido." Disse poi, lanciando un'occhiata a Dominic, ideatore del piano, prima di tornare ad osservare la porta di casa propria.

"Non passerai un'altra notte in quella casa." Aggiunse solo l'altro ragazzo senza degnare nessuno di uno sguardo.

"Come se avessi un altro posto dove andare." Ribatté immediatamente il corvino, schietto.

Ethan li osservò in silenzio. Da quando erano usciti dall'ospedale non avevano smesso nemmeno per un secondo di battibeccare, gli altri cinque ragazzi erano a malapena riusciti a capire dove stessero andando prima di ritrovarsi nella stessa via dove avevano recuperato Tyler qualche ora prima.

"Intanto pensiamo a tirarti fuori, poi troveremo una soluzione per il resto." Esordì Percy, seduto alle spalle del corvino.

Da quel che erano riusciti a capire tra i discorsi dei due, la ferita di Tyler era il risultato della violenza ubriaca del fratello maggiore, Thomas, che appena rimesso piede nella casa che condivideva col fratello quando non era via per servizio militare, non aveva perso tempo a far sentire la mancanza della sua assenza.

I due non avevano mai avuto un bel rapporto, ma da quando i genitori si erano trasferiti le cose erano solo andate a peggiorare.

"Puoi stare da me." Si ritrovò a dire Ethan senza pensarci.

In un attimo sei paia di occhi si ritrovarono puntati su di lui, la sorpresa palese in più di un paio, ma in particolare negli occhi azzurri di Tyler, che dopo un momento prese parola.

"Non c'è bisogn-"

"Sì invece, grazie Ethan." Lo interruppe subito Dominic, lanciando un'occhiata significativa ad Ethan tramite lo specchietto retrovisore. Il castano annuì, prima che Dominic si voltasse nuovamente verso il corvino al suo fianco.

"Non hai molta altra scelta al momento."

L'espressione che gli riservò Tyler bastò per far intendere a chiunque stesse guardando la scena che la conversazione si sarebbe ritramutata in una discussione molto presto, se non fosse che in quel momento l'attenzione di tutti venne attirata dal rumore del portone della casa che si apriva. Quando un uomo sulla trentina alto e castano emerse dalla porta tirandosela alle spalle, tutti e sette i ragazzi scivolarono di fretta sui propri sedili per nascondersi alla sua vista, come se girandosi per caso verso l'abitacolo scuro parcheggiato a quella distanza, l'uomo avrebbe potuto vederli.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 15, 2022 ⏰

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