4: [PROVA] nastro n.0.1, 25 Maggio 1997.

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L' A R T E
D I
U C C I D E R E

Prova? Uno, due, tre, prova?!
Dovrebbe funzionare, vedo la luce rossa lampeggiare. Oh, però, interessante.. se me ne sto zitto non lampeggia affatto. Che bella la tecnologia!

Sono ancora qui, nella sala interrogatori ad attendere l'esecutore di New Orleans senza manette. Non mi ci sto abituando. Cerco di sembrare rilassato, ma credo che lui l'abbia capito che la cosa non mi mette a mio agio. Ogni tanto s'allontana per rispettare una distanza di sicurezza che si è prefissato. La maggior parte del tempo cerca di tenere le mani sul tavolo più che riesce, tanto che ho notato che ha preso a gesticolare.

Mi appunto di fargli sapere che non deve adeguarsi alle mie preoccupazioni, per me è una cosa nuova, mi serve un po' di tempo per adattarmi, per sentirmi a mio agio.
Certo, se smettessero di ispezionarmi il culo ogni volta che vengo qui a fare il mio lavoro, mi sentirei più tranquillo. Non mi risulta che l'ispezione interna fosse obbligatoria per ogni visita.
Appunto: controllare il contratto. Ci deve essere qualcosa che possa farmi scappare il controllo infernale.

Ho sottomano gli appunti della scorsa volta e la mia lista delle domande, sperando di potergliene fare alcune, altrimenti si passa direttamente alla prossima settimana.

Sento i walkie-talkie che impazziscono: Mark sta arrivando.
Il cuore mi batte forte, sto impazzendo? Mi sembra di star aspettando impazientemente la donna che amo, seduto nella mia macchina che me la prendo con il volante.

Eccomi. L'unico visitatore dell'esecutore di New Orleans.

L'arte di uccidereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora