Capitolo 29

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Il giorno dopo ero impegnata nel fare delle pulizie: la casa era comunque vecchia e ne aveva bisogno.
Potevo benissimo cercare di risolvere molti dei miei problemi non insignificanti, come il bambino, o cercare di togliere mia madre dal quel lavoro. Lei però non voleva. Avevo provato a farle cambiare idea, ma mi aveva detto chiaramente di no. Non riuscivo a vederla così stanca ogni volta che tornava da quell'inferno. Avevo pensato anche di cercare lavoro, ne avevo preso in considerazione qualcuno, ma visto che ero incinta non potevo trovarmene uno. Sarei andata lì solo per qualche mese.

Mi passò per la mente di abortire. Ma lo scacciai subito dai miei pensieri. Non lo volevo davvero, non sarei riuscita a sopportarlo.

Mi presi un attimo di pausa sedendomi sul divano e iniziai a pensare ad Harry.
Forse il bambino l'avrebbe fatto diventare più buono avendo questa grande responsabilità tra le mani. Magari non mi avrebbe più fatto del male e sarebbe cambiato per prendersi cura di lui o di lei.

Negli ultimi giorni avevo cercato di ignorare i sentimenti che provavo per Harry. La notizia di un figlio non aveva fatto nient'altro che aumentarli.

All'inizio pensavo che fosse solo una cotta, ma più andavo avanti e più sentivo quel calore espandersi dentro di me, quell'amore infinito scaldare ogni volta il mio cuore. Non sapevo il perché lo amavo, aveva fatto un sacco di cose brutte, anzi mi aveva proprio rovinato la vita, ma non potevo ignorare quell'emozione che nasceva ogni volta che lo incontravo. Emozione mischiata con la paura. Si, a volte mi faceva paura. Ma in quel momento potevo immaginarlo felice con un piccolo bambino tra le braccia mentre lo cullava. Pensai che si sarebbe comportato come una persona normale grazie a nostro figlio. O forse era semplicemente quello che volevo io.
Mi vennero le lacrime agli occhi.
Ero così confusa, i miei sentimenti erano confusi.

Sobbalzai quando un fresco venticello mi colpì il collo. Sentii come un sibilo e poi più niente. Guardai prima dietro di me, poi di lato e appoggiato sul divano c'era un bigliettino. Subito pensai ad Harry, solo lui poteva fare queste cose. Aggrottai le sopracciglia e mi chiesi il perché di un bigliettino.

Lo presi e lo aprii.

Dobbiamo parlare. Da soli. Fatti trovare nel bosco tra cinque minuti.
Harry

Capii che aveva preso una decisione, aveva finito di pensare.
Sospirai.
Avrei dovuto affrontarlo. Sapevo che prima o poi sarebbe dovuto accadere.

Mi misi il mio cappotto, visto che fuori faceva molto freddo e mi avvicinai alla porta. Ma subito mi bloccai.
Magari voleva parlarmi perché voleva abbandonarmi. Magari non voleva avere questo enorme peso sulle spalle. Mi diedi uno schiaffo mentalmente: ero troppo impegnata a sognare il futuro perfetto insieme a lui, quando non avevo pensato al fatto che avrebbe potuto lasciarmi da sola. Che idiota.

Uscii di casa, dovevo andare all'incontro comunque, non era detta l'ultima parola.

Quando raggiunsi il bosco molti ricordi mi inondarono la mente, soprattutto il nostro viaggio. A quando avevamo incontrato Niall, a quando mi aveva salvato da lui, a quando mi aveva detto "ti amo". Peccato che era solo una stupida bugia che faceva parte di uno stupido gioco.

Ritornai sui miei passi, questa volta più decisa. Forse sarebbe rimasto. Avevo notato comunque un cambiamento in Harry. L'aveva detto lui stesso. E il verde dei suoi occhi ne era la conferma.

Mi fermai quando lo vidi. Era di schiena, seduto sull'erba. Molto probabilmente si stava torturando le mani.

Rimasi ferma li, ad ammirare la sua schiena, un po' ricurva. Ero insicura, non sapevo se chiamarlo o avvicinarmi.

"Eccoti." Disse distraendomi dal mio dubbio. Non si era neanche girato, ma sapeva che io ero li.

Si alzò e venne verso di me. Cercai di vedere il suo sguardo per capire meglio se aveva intenzione di abbandonarmi o no, ma i suoi ricci ricadevano proprio davanti agli occhi e mi era impossibile distinguere il colore.
Poggiò la sua mano sulla mia pancia, chiuse gli occhi e sospirò.
"La sento." Disse solo. E mi ci volle un sacco di tempo per accorgermi che aveva detto 'la'.

Dark Eyes  ➳ h.s.Where stories live. Discover now