Capitolo 48

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Fui sollevata nel vedere la luce del sole. Tre sere prima era successo di tutto e avevo paura che non sarei riuscita riprendere sonno.

A quanto pare Lui si divertiva a mandare altri dei suoi seguaci a spaventarmi, persone come Harry. In un attimo ero stata circondata da tutte questi demoni dal volto misterioso, con la notte nei loro occhi.

Sapevo però che non potevano farmi del male perché ero ancora al 6 mese e la bambina era ancora dentro di me ovviamente, ma voleva solo atterrirmi..e ci era riuscito.

Per fortuna Harry aveva risolto la situazione, ma da quel momento divenne molto più protettivo nei miei confronti. Infatti la notte non dormiva mai con me e questo mi dispiaceva molto. Mi mancava poterlo abbracciare e poter nascondermi tra le sue braccia. Ma continuava a dirmi che era meglio se rimaneva a sveglio a controllare che nessun tipo di essere malvagio cercasse di attaccarmi.

Mi tolsi le coperte e con un po' di fatica mi sedetti sul materasso. Mi mancava Harry, tanto. L'immagine di noi due felici che ci scambiamo segni di affetto mi sembrò così lontana e sfocata, soprattutto in quel momento che stava sempre via. E sapevo anche di non poter soddisfare più i suoi bisogni a causa della mia gravidanza, e vivevo costantemente nella paura che magari un giorno con la scusa di fare un controllo non ritornasse mai più. Mi facevo parecchie paranoie in quel periodo, ma con lui era tutto un enorme punto interrogativo, tutto poteva succedere.

Ma sapevo che se era rimasto ancora con me qualcosa voleva dire.

"Harry." Chiamai, ma nessuno rispose. Molto probabilmente non era ancora tornato.

Mi alzai e mi avvicinai alla finestra e un peso enorme mi si sollevò dal cuore quando lo vidi fare ritorno verso casa.

Non so cosa mi prese in quel momento, ma avevo bisogno di andarci a parlare.
Un scarica di adrenalina mi percorse tutto il corpo quando iniziai a camminare abbastanza velocemente verso la porta di casa mia. Anche se era stato via una sola notte ero così felice di vederlo.

Aprii la porta e mi precipitai sulla veranda, ma non lo vidi più. Mi allontanai di poco da casa, ma sembrò essere sparito nel nulla.

"Lo sai che non mi piace che tu esca fuori di casa, soprattutto senza il mio permesso." Sussurrò vicino al mio orecchio e migliaia di brividi percorsero la mia pelle.

Baciò ogni centimetro del mio collo e io chiusi gli occhi beandomi del suo tocco gentile.

"Ma mi sei mancata." Disse mordendomi il lobo dell'orecchio.

"Anche tu mi sei mancato." Dissi senza fiato. Mi girai cautamente e lo abbracciai. Inalai il suo odore nascondendomi tra le sue braccia.

Alzai la testa verso il suo viso per poter ammirare da vicino la sua bellezza. Era indescrivibile il sentimento che provavo per lui, il fatto che mi trovavo a pochi centimetri da lui faceva battere il mio cuore a mille. Non riuscivo a staccare il mio sguardo dalle sue labbra che mi sembravano così deliziose in quel preciso momento. Non desideravo altro che toccarle fino allo sfinimento.

E lo feci. Poggiai finalmente le mie labbra sulle sue in un bacio casto che mi sembrò durare un'infinità. Dire che mi era mancato era ben poco.

"Ti amo." Sussurrò tra un bacio e l'altro e il cuore mi si strinse come se l'avesse pronunciato per la prima volta. Sapevo quanto per lui era difficile pronunciare quelle parole di cui, fino a qualche mese prima, non conosceva nemmeno il significato.

Appoggiai la testa sul suo petto e chiusi gli occhi ascoltando i suoi profondi respiri. Sentii le sue braccia stringermi più forte e il suo mento essere appoggiato sulla mia testa.

"Vieni a casa?" Eravamo rimasti in quella posizione, in silenzio, per così tanto tempo che il suono della mia voce  suonava quasi strano.

"No, sono davvero preoccupato per te. Ho paura che Lui stia architettando qualcosa di grosso."

Io rimasi in silenzio. Come potevo dirgli di lasciare perdere?

"Stasera torno, promesso."

***

Si fecero le 9.00 p.m. ed io iniziavo ad avere sonno. Ero esausta.

Sentii Harry entrare a casa facendo un gesto di saluto a mia madre. Diciamo che provavano ad andare d'accordo, anche se tutti e due si lanciavano degli sguardi omicida ogni volta. Era abbastanza divertente.

Incominciai a salire le scale con fatica a causa della piccola creatura presente nel mio corpo che comunque aveva aumentato il mio peso. Mi appoggiai al mancorrente con forza spingendomi verso la fine delle scale quando le braccia di Harry mi presero e mi sollevarono da terra.

"Grazie." Gli dissi arrossendo.

"Prego." Sorrise mostrando le sue tenere fossette. Mi accompagnò fino alla mia stanza e mi poggiò sul letto.

Mi accarezzò il viso spostandomi qualche ciocca di capelli all'indietro, prima di stamparmi un piccolo bacio sulla fronte.

"Sei tornato." Dissi sorridendo. Mi diedi della stupida subito dopo aver detto quelle parole.

Certo che è tornato, è davanti a te, idiota.

Osservai i suoi due smeraldi risplendere nel buio della notte.

"Da te, sempre." E non sapevo come ma quelle tre semplici parole sembravano avessero un significato più profondo di quello che realmente mostravano.

Appena si girò per andarsene mi salì il panico e con un gesto veloce gli presi il polso con tutte e due le mani.

"Ti prego resta con me questa notte." Sembravo così disperata.

"Gemma, non mi fido.."

Avevo bisogno di dormire con lui ancora una volta.

"Ti prego. Mia madre ha detto che non mi faranno mai del male. Lei mi protegge." Dissi indicando la bambina.

Stranamente si arrese quasi subito e questo mi fece saltare dalla gioia.

"Solo per questa volta però."

Sorrisi soddisfatta. Mi spostai facendogli più spazio e mi avvolsi con le coperte.
Mi accarezzò la pancia con delicatezza, sussurrando parole dolci e dandogli dei baci. Una delle scene più adorabili di sempre. Ci abbracciammo e incrociammo le nostre gambe, come facevamo sempre.

"Buonanotte, piccola."

"Notte Harry."

Spazio autrice

Si ok, non succede un cazzo in questo capitolo, ma posso dire che questa è la tipica calma prima della tempesta. Quindi tenetevi pronte lol

Dark Eyes  ➳ h.s.Where stories live. Discover now