Capitolo 30

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Harry veniva sempre a trovarmi, ogni giorno. Tutte le volte veniva a controllarmi e ad assicurarsi che stessi bene. Ero praticamente bloccata in casa, di nuovo. Non potevo biasimarlo. C'era qualcuno o qualcosa che voleva uccidermi e non potevo fare molto.
Mia madre era sempre più sospettosa. Molto probabilmente mi sentiva parlare col nulla tutto il giorno, ormai per lei ero un caso perso. A proposito della gravidanza, non le avevo ancora detto nulla. Non sapevo come fare. Se glielo avessi detto si sarebbe chiesta chi fosse stato il padre, ma non potevo dirle la verità.

Decisi di prendere il telefono e di invitare qualcuno a casa. Non potevo uscire ma invitare qualcuno non poteva di certo essere così pericoloso. Giusto?

Non feci in tempo ad accendere il cellulare che Harry spuntò nella mia camera.
"Cosa stai facendo?" Il suo tono era minaccioso.

"Sto solo cercando di invitare qualche amico." Scrollai le spalle.
Si vedeva che era completamente contrariato.

"No è meglio di no."

"Cosa? Perché? Non posso stare in casa così tutto il giorno!" Sbuffai mettendo il broncio. Invitare qualche amico di sicuro non mi avrebbe messa in pericolo. Oppure si. Non lo sapevo. Ma lui sarebbe stato nei paraggi e avrebbe comunque controllato la situazione. Non capivo perché non mi lasciava fare niente.

"È troppo pericoloso. Non possiamo rischiare."

"Ma Harry, sono sempre da sola. Non so cosa fare." Mi sentivo un po' in colpa a dire quelle parole. Lui si stava impegnando per cercare di proteggermi e io mi lamentavo dicendo che mi annoiavo.

Sembrò pensarci per un minuto.

"Ma tu non sei sola, ci sono io." Quasi mi venne da ridere.

Si era vero. Ma non era proprio un'ottima compagnia. Veniva a controllarmi poi spariva. Poi ritornava di nuovo e poi spariva di nuovo.

"Si ma tu sei..." Non riuscivo mai a trovare una scusa con lui. Avevo un po' paura per le conseguenze. Magari si sarebbe arrabbiato e tutto il legame che ci eravamo costruiti sarebbe andato in frantumi.

"Su dai, fammi fare qualcosa che voi persone normali fate di solito." Alzò gli occhi al cielo. Ma io non potevo che essere felice di questo.

"Come scusa?" Chiesi volendo farglielo ripetere, giusto per torturarlo un po'.

"Facciamo una di quelle merdate che a voi ragazze piacciono così magari la smetti di rompere." Sbuffò e si avvicinò al letto sedendosi accanto a me.

Ignorai la frase dura alla fine perché ero troppo felice nello scoprire che Harry era disposto a fare qualsiasi cosa volessi per una volta. Non potevo sprecare quella occasione.

"Dici sul serio?" Mi si allargò il sorriso.

"Si certo." Sbuffò alzando gli occhi al cielo, di nuovo. Forse dovevo smetterla, l'avrei irritato ancora di più.

"Beh, potremmo leggere un libro, è da tanto che non lo faccio."
L'idea mi affascinava molto. In tutto questo tempo non avevo avuto modo di leggere altri libri. E condividere la mia passione con qualcuno poteva essere una bella cosa. Sorrisi ancora quando vidi lo sguardo annoiato di Harry, ma si avvicinò ancora di più a me per poter leggere meglio il libro che avevo scelto, ovviamente Romeo e Giulietta.

Harry's pov

Appena iniziò a leggere seguii anche io il testo. Non si capiva un cazzo, le parole erano strane e non riuscivo a capire niente. Si vedeva che era un libro antico e noioso. Così iniziai ad osservarla. I suoi capelli le scendevano lungo il viso e i suoi occhi verdi erano puntati sulla serie di parole nere e si muovevano da sinistra a destra continuamente. Le sue labbra rosee si muovevano insieme ai suoi occhi, seguendo attentamente le parole del testo e rispettando le varie pause.
Era così bella mentre leggeva. Era rilassata, sembrava felice e spensierata. La sua mente era libera e vagava tra quel miscuglio di lettere stampate. Era come se in quel piccolo momento si fosse dimenticata di quello che la circondava, forse in quel momento non stava pensando più ai suoi problemi e quindi era felice. Volevo tanto essere io la causa di quella felicità. Non volevo più farla soffrire, soprattutto ora che portava in grembo la nostra bambina.

Dopo svariati minuti decisi di prestare un po' più di attenzione al testo.

Forse sperava che un giorno arrivasse il suo Romeo. Io non ero di certo quella persona. E se fosse stato veramente così, voleva dire che io le avevo rovinato tutto. Non poteva più avere nessun altro.

Smettila Harry. Ha detto che ti ama.

Pensai. Lei diceva così, me lo aveva detto svariate volte e mai io le avevo detto la stessa cosa. Forse non glielo avrei detto mai. Io non potevo provare Amore, proprio non potevo, era impossibile. Avevamo sviluppato un legame, ma quello che sentivo non sarebbe potuto essere Amore.

Molto probabilmente i suoi sentimenti sarebbero svaniti col tempo. Di certo io non ero la persona più dolce del mondo, ma stavo cercando di cambiare. Cambiare sul serio. Lei era comunque importante per me.

Mi venne quasi da ridere. Prima dicevo che non provavo niente per lei e poi dicevo che era importante per me. Mi stava fottutamente confondendo le idee.

Io pensavo di sapere. Pensavo di sapere che cosa realmente mi stava accadendo, ma a dir la verità ero spaventato da quello che poteva nascere tra di noi. Non avevo mai avuto un rapporto così intenso con un umano. La verità era che io pensavo di sapere, ma quello che provavo ogni volta che eravamo così vicini era così sconosciuto e lontano dalle sensazioni che sentivo prima verso di lei.

"É interessante vero?" Gridò entusiasta e io ritornai alla realtà. La guardai sorridere e il mio cuore iniziò a battere veloce. E li iniziai a sentire quelle emozioni di nuovo, quelle scosse elettriche attraversarmi tutto il corpo. Semplicemente io le ignoravo, perché ero convinto che non fossero nulla di speciale.

"Umh, si certo."
I suoi occhi brillavano di emozione. A quanto pare le piaceva parecchio quel libro.

Discutemmo ancora per qualche minuto su quel libro prima che lei si alzasse da letto tenendosi le mani sopra la sua pancia.

"Scusami." Farfugliò correndo fuori dalla stanza. Si diresse verso il bagno e sparì dietro la porta.

La seguii velocemente e la ritrovai inginocchiata davanti al water che vomitava.

"Ehi tutto bene?"

Si pulì un po' la bocca e provò a rialzarsi.

"Si." Aprì il lavandino e si sciacquò velocemente. "Dovrò imparare a conviverci per un po'." sorrise mostrando la sua felicità.

Senza nemmeno pensarci erano già le otto di sera. Avevamo appena finito di magiare, o almeno, lei aveva appena finito di mangiare. La accompagnai soltanto nella sua camera prima di aprire la finestra, pronto ad andarmene.

"Dove vai?" La sua domanda mi sorprese. Me ne ero sempre andato la sera e non mi aveva mai detto niente.

"Non...puoi rimanere solo per questa notte?" Abbassò lo sguardo e io mi addolcii. Non le avrei detto di no, volevo in qualche modo stare con lei.

"Uhm ok." Pensai che non ci fosse nulla di male in quello che stavo facendo. Infondo avevamo passato tutto il giorno insieme.

Ci sdraiammo nel letto e istintivamente avvolsi le mie braccia intorno al suo corpo. Sentivo un'energia provenire dalla sua pancia. Era lei, la bambina.
Incastrai la mia testa nell'incavo del suo collo e le diedi un leggero bacio. Non sapevo che cosa stavo facendo, ma era come se avessi fatto le stesse cose un milione di volte. Era come se avessi passato un'intera vita insieme a lei. Quegli attimi di tranquillità passati a chiacchierare avevano sviluppato quelle scosse, le stesse che sentivo anche in quel momento mentre affondavo le mie braccia attorno al suo esile corpo e respiravo il suo dolce profumo.

"Buonanotte piccola." Sussurrai vicino al suo orecchio lasciando un altro bacio sul suo collo.
Quelle parole avevano uno strano effetto, erano come se avessero un significato più grande di quello che dimostravano realmente. Era come se con quelle parole mi ero finalmente liberato da quell'ultimo strato di cattiveria che mi teneva lontano da lei. Mi ero avvicinato così tanto a lei e infondo sapevo che qualcosa era cambiato, anche se facevodifficoltà ad ammetterlo.

Spazio autrice

Sinceramente non so cosa scrivere oggi ahah.
Grazie ancora di leggere questa fan fiction e grazie anche a tutte le persone che votano ogni volta. Non mi importa se sono poche, io non ho iniziato questa fan fiction per avere tanti voti e lettori. L'ho fatto semplicemente perché mi andava e anche se ci sono poche persone che la leggono sono felicissima lo stesso. Al prossimo capitolo xx

Dark Eyes  ➳ h.s.Where stories live. Discover now