Capitolo 47

2K 107 4
                                    

In qualche modo sentivo che non l'avrei più rivisto. Quando ero stata da Sam non avevo molto sentito la sua mancanza, visto che in testa avevo solo il fatto che uno dei miei amici era morto.

Le scene di quel giorno mi si ripetevano continuamente nella mente.

"Possiamo essere una famiglia." Diceva. "Io ti amo."

Quelle parole mi mandavano completamente in confusione. Non capivo perché prima era in un modo e l'attimo dopo era un'altro. Era come se avesse avuto due personalità.

Sapevo che se non avessi avuto la sua protezione sarebbe successa qualcosa a me dopo la nascita della bambina, ma sapevo anche se se l'avrei riaccolto avrebbe potuto essere una minaccia per noi. Non sapevo che cosa decidere. Avevo provato anche a chiedere a mia madre, ma lei era disperata quanto me.

Harry non si faceva vivo da settimane, il tempo scorreva velocemente, mi mancava. Prima della morte di Louis le cose tra noi stavano andando bene, a parte qualche suo attacco d'ira, ma sembravamo quasi una coppia normale ed io ero felice. Adesso mi sentivo vuota, il mio vuoto però era pieno di Harry. Il fatto che dentro di me stava crescendo anche la sua bambina mi rese nostalgica di lui, del suo modo di fare, dei suoi occhi, del suo lato così misterioso.

A dir la verità sapevo che in qualche modo lui era con me, si perché mi seguiva sempre. A volte lo vedevo, forse anche lui lo aveva notato, ma facevo finta di niente. Era sempre lì che mi seguiva. Quando ero nella mia stanza lui a volte stava vicino a quell'albero, dove lo vidi la prima volta. In qualche modo non riusciva a staccarsi da me. Sapevo che mi sarebbe bastato chiamare il suo nome per farlo ritornare da me e sapevo che volevo farlo con tutto il cuore, ma ero bloccata dalla figura di Louis che continuava a ripetermi che cosa gli aveva fatto. Lo aveva ucciso, aveva ucciso una persona, non potevo tradire Louis, mi sarei sentita ancora più orribile di prima se avrei sistemato le cose con Harry. Non potevo fare questo al mio amico.

Ero intrappolata, ogni volta che pensavo di perdonare Harry un'altra volta per tutti gli errori che aveva commesso, mi appariva il viso di Louis davanti a me e mi faceva ricordare che cosa veramente era capace di fare. E quando magari decidevo di lasciare perdere quel demone che mi aveva fatto perder la testa mi apparivano tutti i momenti passati insieme a baciarci e a fingere di amarci, perché ancora non avevo capito se i suoi sentimenti per me erano veri o se solo facevano parte della sua mente perversa. Oppure mi dicevo queste cose solo per giustificarmi. Ero confusa. Se non l'avrei più rivisto, avrei cresciuto una bambina da sola e lei avrebbe vissuto senza padre, non potevo permettere l'una cosa del genere.

Mi sentivo un peso sulle spalle enorme. Sapevo che questa scelta era di vitale importanza e che avrebbe scritto il mio destino.

Mi sentivo soffocata da tutta questa responsabilità e le lacrime mi offuscavano sempre di più i pensieri. Piangevo spesso negli ultimi giorni.

Non mi accorsi nemmeno di star percorrendo tutta la mia stanza e di essere salita sul grande davanzale. Aprii in fretta e furia la finestra e finalmente riuscii a respirare. Quella stanza sembrava stesse diventando sempre più piccola e quel piccolo gesto mi aveva fatto respirare di nuovo.

Mi sedetti e feci penzolare le gambe, non sapevo che cosa stavo facendo, ma ero molto confusa. Sentivo come un'adrenalina passarmi su tutto il corpo e darmi energia. Tutti i miei pensieri sparirono di colpo e adesso ero solo io e i miei piedi penzolanti. Un salto. Solo un salto e magari mi sarei liberata di tutti i miei problemi, oppure avrei soltanto perso il bambino e avrei vissuto nel rimorso per sempre. O mi sarei semplicemente spezzata le gambe, magari non avrei più camminato. Un salto. Un solo salto. L'aria era fredda e i miei piedi si sentivano liberi. Era quasi come volare. Avevo quella grande tentazione di spingermi e di provare a spiccare il volo.

"Non lo fare." Mi sussurrò Harry all'orecchio. Ormai i suoi spostamenti non mi sembravano più così strani.

Io chiusi gli occhi cercando di fare sparire il fatto che lui era dietro di me. Potevo spingermi. Volevo spingermi? Non lo sapevo. Ma il mio cuore batteva a mille e in qualche modo malato mi sentivo felice.

Quando sentii la mano di Harry sul mio polso aprii di nuovo gli occhi. Ora quella eccitazione che sentivo nell'essere ad un passo da un salto che avrebbe potuto uccidermi sparì all'istante e fu sostituita da quell'elettricità che solo lui poteva darmi. Non ci toccavano da secoli.

Non feci in tempo a dire niente che la mia immagine venne offuscata.

"Ti amo." Mi sussurrò all'orecchio. Mi bastò quel ti amo per farmi sciogliere. Era forse la seconda volta che me lo diceva veramente. Anche io lo amavo con tutta l'anima.

"Anche io." Alzai il viso e incontrai i suoi occhi verdi. Lui si avvicinò e mi baciò. Mi era mancato così tanto. Le sue braccia mi strinsero ancora di più al suo petto, come se avesse paura che in quel momento sparissi. Sembrava che volesse vedere se ero reale. I pochi momenti di passione che c'erano tra di noi erano le uniche cose che ci tenevano uniti...insieme alla bambina.

"Come fai?" Non lo sapevo neanche io. Mi aveva fatto così tante cose che avevo perso il conto, ma non riuscivo a vivere senza di lui.

"Non ne ho idea."

Ci baciammo un altra volta. Volevo rimanere con lui in quella vasca per sempre. Sembrava così tranquillo e diverso.

Sbattei le palpebre un paio di volte prima di rendermi conto che lui mi stava baciando veramente. Le mie labbra erano incollate alle sue e si muovevano insieme come se avessero fatto quel gesto un milione di volte. Sempre il viso di Louis mi riappariva davanti e mi diceva che stavo sbagliando tutto, ma l'amore che provavo per lui era più forte e non avevo la forza per staccarmi. Chiusi di nuovo gli occhi e assaporai quel momento che sapevo non sarebbe durato ancora per molto. La mia lingua a contatto con la sua mandavano scariche elettriche a tutto il mio corpo. Ormai non ero più rivolta verso la finestra, ma verso la mia stanza,con lui tra le mie gambe. Le sue mani iniziarono a toccare la mia pancia, molto gonfia rispetto a qualche settimana prima e accarezzò ogni centimetro di essa. Il mio cervello era andato in tilt e l'immagine di Louis era ormai scomparsa. Ora eravamo solo io e lui e non riuscii a trattenermi nel mettere le dita tra i suoi ricci morbidi.

Sia io che lui avevamo capito che quello sarebbe stato un nuovo inizio. Era come se con quel bacio avessimo avuto veramente un vero discorso nel quale io dicevo che lo perdonavo da tutto quello che aveva fatto. Forse Louis non me lo avrebbe mai perdonato, ma l'idea di passare una vita intera senza di Harry mi spaventava a morte. Era quasi un sollievo avere le sue labbra così dolci sulle mie. Avevo preso la mia decisione, sarei rimasta assieme a lui, sotto la sua protezione.

Dark Eyes  ➳ h.s.Where stories live. Discover now