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Pov Tancredi

Quel mattino provavo uno strano benessere interiore, mi sentivo bene, una sensazione davvero anomala per me, ma così piacevole che sorridevo da solo.
Non è facile per me gioire, se mi capita qualcosa di bello ne godo per i primi istanti, poi subito dopo temo che possa capitare qualcosa di brutto e allora la mia felicità si attenua, è come se avessi un limitatore della gioia che appena viene superata la soglia di sicurezza si mette a suonare come un allarme e stop, tutto il benessere si tramuta nella paura che possa finire, ma nel momento che scatta "quell'allarme" la serenità è già terminata e lascia spazio all'ansia.
Posso chiamarla cherofobia o follia, ma sono così, un essere nato per non essere mai felice a pieno, come un cielo azzurro terso dove in lontananza si vede una nuvola grigia, come una soffice torta di panna dove qualcuno ha dato una ditata, come una pagina di un libro con un angolo strappato; sono tutto meno che perfetto, ma la mia imperfezione non è piacevole e particolare come in milioni di altre persone, la mia imperfezione mi fa soffrire, da sempre.
Ma oggi no, oggi è diverso e sono stranamente felice dell'essere felice.
Sono il più severo e incapace psichiatra di me stesso, sono quello che da più tempo cerca di analizzare i miei pensieri e paure, molte volte sono riuscito a capire tanto di me, altre ho fallito miseramente, ora sto provando ad autoanalizzarmi, vorrei proprio cercare di capire cosa mi ha reso così stamattina, perché non mi sono ancora detto: "Bello non essere così felice che tea poco finirà!"
L'ultima sensazione che ricordo è quella di stanotte, quando vedendo Luca così triste, mi sono sentito inutile, il non poterlo supportare mi ha fatto male, ma avere il coraggio di parlargli in un momento che capivo essere difficile per lui, m'ha fatto bene e soprattutto il suo "grazie" mi ha scaldato il cuore, anche se in effetti non avevo fatto nulla.
Vederlo sorridere anche solo per un'istante è stato gratificante, anche se so che avrà trascorso la notte assorto nei suoi pensieri, che credo siano bui come i miei.
Poi da stamattina non ho più avuto altre sensazioni o meglio sono stato proiettato in una realtà per me sconosciuta, un posto fluttuante dove la mia anima vola, serena, senza pensieri.
Sorridono le mie labbra, sorridono i miei occhi, lo fa anche il mio cuore, ma soprattutto il mio cervello è in standby, mi sta permettendo di vivere tranquillo senza tante paranoie.



spazio autrice:
Ciao a tutti! Come state?
Mi scuso di non aver pubblicato niente negli scorsi giorni, così ho deciso di mettervi due capitoli oggi per farmi perdonare!

𝑀𝑖𝑙𝑙𝑒 𝑝𝑎𝑟𝑜𝑙𝑒 𝑎𝑙𝑙'𝐴𝑙𝑏𝑎 Where stories live. Discover now