13.

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Pov Tancredi

Avrei voluto che quel momento durasse in eterno, ma quei pochi secondi sono stati ossigeno per me, mi sono sentito rinascere, il contatto col suo corpo mi eccita sempre più, fatico a trattenermi, ho pensieri ben diversi che limitarmi a quell'abbraccio, ma non posso e non devo far altro che porgergli una spalla su cui piangere.
Lui si allontana da me, si asciuga le lacrime con la manica della maglia, mi guarda e mi dice:
"Non sai quanto mi sei mancato!
Ho sentito tante volte il bisogno di parlare con te, ma ti vedevo così distaccato,  promettimi che non capiterà mai più!" Sono io ora che mi avvicino a lui e lo abbraccio, forse perché voglio ancora nutrire il mio spirito di quel corpo che è ninfa vitale, o semplicemente perché sento che in certi momenti dice più un gesto di tante parole.
Un breve abbraccio e poi gli ribadisco che voglio aiutarlo, lo sprono a confidarsi con me.
Mentre parlo entra in camera Samuele, appena ci vede così intimi, intuisce di essere di troppo e ci dice che è entrato solo per prendere un paio di cose e che avrebbe dormito da Giulia, penso che Samu è davvero un grande amico.
Nuovamente soli, Luca si siede sul suo letto e mi invita a fare lo stesso, appena mi siedo mi dice:
"Ho talmente tante cose da dirti, vedi io credevo di essere contento di questa storia, ma ogni giorno diventa più complicata, lei mi sembra assente, capisco che abbiamo tanto da studiare, ma mi sembra che molte volte lei voglia allontanarmi.
Forse è solo la mia impressione, anche perché poi quando riusciamo ad essere in sintonia stiamo bene; lei è così bella, baciarla è la cosa più bella che potesse capitarmi, aspetto di vederla, di parlare con lei per sentirmi felice, ma tante volte litighiamo, forse è colpa mia che viaggio con la fantasia, che faccio progetti, che penso a come saremo noi due fuori da qua, o forse più semplicemente lei non prova quello che provo io.
Bho non so, non lo so davvero."
Sono talmente combattuto, è tutto così difficile, come sarebbe più facile farlo tacere baciandolo!
Non potendo farlo non mi resta che usare le labbra per parlare quindi a bruciapelo gli chiedo:
"Sei innamorato di lei?"
Lui non aspettandosi una domanda così secca rimane inizialmente in silenzio e poi mi risponde:
"Cazzo Tancredi tu sai come colpirmi!
Che razza di domanda è?!
Oh cazzo non so cosa risponderti, non lo so davvero!"
Io sorrido, la sua risposta avrebbe potuto distruggermi, invece questa sua indecisione mi lascia uno spiraglio, alchè continuo con la mia opinione:
"Vedi che anche tu hai dei dubbio, forse lei è ancora più insicura di te.
Io ti consiglierei di capire i tuoi sentimenti e poi di affrontare la cosa con lei, ma se neanche sai cosa provi è difficile chiarire con lei."
Lui annuisce e mi chiede come potrebbe fare; io, che non so neanche cosa consigliargli per questa introspezione, vengo folgorato da un'idea geniale e gli dico:
"Qual è la cosa che ti riesce meglio?
A parte la pasta al sugo?"
Lui scoppia a ridere e mi dice che non sa rispondermi, allora continuo io dicendo: "Tu sei bravo a scrivere testi, soprattutto sai mettere il tuo cuore in quelle parole, prova a farlo pensando a lei.
E visto che sono tuo amico e scrivo meglio di te, io ti aiuterò!"
Alla mia affermazione spavalda mi spinge via dicendo che sono proprio uno scemo poi mi riavvicina a se e mi sussurra un grazie.



spazio autrice:
Ecco un nuovo capitolo, spero vi piaccia e niente ci vediamo al prossimo!!

𝑀𝑖𝑙𝑙𝑒 𝑝𝑎𝑟𝑜𝑙𝑒 𝑎𝑙𝑙'𝐴𝑙𝑏𝑎 Donde viven las historias. Descúbrelo ahora