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Pov Tancredi

I ricordi e il passato stanno lasciando posto al presente e la notte sta lasciando posto ad un nuovo giorno, sono così stanco, ma non riesco a dormire, il telefono è ormai scarico, ho letto e guardato messaggi per ore, ho ripercorso tutta la mia storia con lui, come mi capita spesso in quest'ultimo periodo.
Sono circa due mesi che se ne è andato, quella lite non ha avuto seguito, alcune sue cose sono ancora qui, le avevo buttate tutte a terra il giorno che era andato via, poi le avevo messe in un sacco dell'immondizia per buttarle, ma non ne ho avuto il coraggio, poi un mese fa ho lavato le sue due felpe e messe in una scatola insieme ad altre cose sue, quando i giorni sono più difficili apro quella scatola, tocco le sue cose, rileggo i suoi appunti e indosso quella felpa gialla, come aveva detto lui avere indosso la sua maglia mi fa sentire che lui è qua con me.

Il primo mese l'ho passato a fare in modo di cancellare tutto ciò che lo riguardava, ho tolto le nostre foto attaccate con le calamite al frigo, ero tentato di strapparle, ma poi le ho messe in mezzo ad un libro che non ho mai letto, ora invece sono nella scatola dei ricordi.
Ecco ora andrò proprio a prendere quella scatola.
Apro l'armadio ed è lì, nel ripiano in fondo, la prendo e la posò sul letto, la apro e vengo inondato dai ricordi, frugo tra le cose fino ad arrivare a prendere dei fogli, dove avevamo scritto la nostra canzone, su alcuni c'erano frasi a caso che poi unite hanno dato vita al pezzo, passo sulle scritte con le dita, ricordo perfettamente ogni istante di quella bozza, ai lati ci sono disegnini stupidi che aveva fatto mentre io cercavo rime e parole un po' diverse dal solito, sul retro a caratteri cubitali mi aveva scritto:
"TI AMO!"
E me lo mostrava ogni volta che mi inervosivo per una strofa non riuscita.
Con un impeto rimetto tutto nella scatola e la ripongo con rabbia nell'armadio che chiudo con un calcio.
Basta piangersi addosso, devo riprendere in mano la mia vita con lui o senza di lui.

Con lui o senza di lui, si certo facile da dire, fa proprio figo pronunciarla, il problema sorge quando cuore e cervello non sono in linea.
La nostra storia è iniziata proprio così, con le mie insicurezze e incertezze, avevo come ora i miei due organi in contrapposizione, poi quando la mente ha ceduto al sentimento ho iniziato a vivere realmente, ho vissuto si una storia d'amore, ma soprattutto mi sono concesso una tregua dal mio solito pessimismo; ma ora ci risiamo, il cuore dice si cercarlo e il cervello di dimenticarlo.
Forse stavo meglio fino a poco tempo fa, quando i miei sentimenti erano annebbiati completamente dalla rabbia, in quei giorni la testa ha fatto un lavoro lusinghiero, m'ha ridato con gli interessi tutte le mie paranoie e fobie, il pessimismo è tornato a regnare, però forse quella rassegnazione era più piacevole di questo mio attuale stato di ricerca dei sentimenti.
Chissà forse dovrei proprio mettere a tacere il cuore, facendo finta di non ascoltarlo e tornare il vecchio Tancredi che ragiona sempre, 24 ore al giorno, senza sosta.
Tiro un pugno al cuscino che stavo sistemando e mi butto nel letto, poco importa se sono quasi le 5 del mattino, oggi sarà un'altro giorno senza di lui.

Maledetta sveglia!!
Perché stai suonando?!
Ma non è la sveglia e il campanello, ma chi sarà, Oddio e se fosse lui?!
Corro al citofono e rispondo, la voce sconosciuta mi fa tornare alla triste realtà, non è lui, la voce mi dice che c'è un pacco per me, gli comunico il piano e aspetto con curiosità.
Lo poso sul tavolo e guardo il mittente, è Luca.
Luca??
Apro la scatola e al suo interno c'è una mia maglia, un quaderno, un mio orecchino che pensavo di aver perso durante la mia vacanza a Napoli, una chiavetta USB che non credo sia mia e una lettera.
Con le mani che mi tramano apro la lettera e inizio a leggere.

Ciao Tancredi, involontariamente nella fretta ho preso alcune cose tue, mi sembra giusto ridartele, ho anche trovato l'orecchino che avevi perso quando sei venuto a casa mia, era rimasto agganciato ad un cuscino del divano. Se non fosse troppo disturbo mi potresti mandare le cose che ho lasciato da te, soprattutto la mia felpa gialla, grazie.
Luca.

Strappo quel maledetto foglio in minuscoli pezzetti. Ti odio Luca!

spazio autrice:
Ciaoo, come state?
Scusatemi se gli ultimi due capitoli sono molto corti però mi servono così per collegare i capitoli..e niente se avete voglia lasciate una stellina e ci vediamo domani col prossimo capitolo!

𝑀𝑖𝑙𝑙𝑒 𝑝𝑎𝑟𝑜𝑙𝑒 𝑎𝑙𝑙'𝐴𝑙𝑏𝑎 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora