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Erano le 8 quando arrivai sul bus, decisi di sedermi davanti, vicino ai primi posti; lasciai il posto accanto a me vuoto.
Aspettai qualche minuto ma di Nico e Fede non ce ne era traccia, così, accanto a me si mise Marco Verratti; con lui ci avevo parlato qualche volta di sfuggita, ero contenta che si fosse messo vicino a me almeno avrei fatto altre amicizie.
"Ei t/n posso sedermi?"
"Certo Marco, fai pure. Questo posto è libero" appena si sedette entrò sul bus Fede seguito da Nico; mi guardarono, istintivamente gli sorrisi ma loro non ricambiarono. Ci rimasi male ma feci finta di nulla e mi misi a chiacchierare con Marco.
"Allora sei agitato per la partita?
"Si abbastanza, se perdiamo siamo fuori quindi dobbiamo per forza spaccare il culo a quei turchesi di merda!" mi misi a ridere "Marco si dice Turchi hahaha"
"Dai prof. il concetto è sempre quello" continuammo a ridere per qualche minuto finché mio babbo non si alzò in piedi e fece il solito discorso ai ragazzi.
"Comunque andrà sono orgoglioso di voi, credo in voi ora e ci crederò sempre. Per vincere una partita bisogna divertirsi ricordatevelo sempre! E spaccate il culo a tutti!" i ragazzi iniziarono ad urlare e a fare bordello.
Quando arrivammo allo stadio un sacco di tifosi ci vennero incontro chiedendo foto e autografi e stranamente li chiesero pure a me; fui molto contenta della cosa.
Quando fummo dentro cercai di individuare Fede per andare a parlargli, era da quasi due giorni che non gli rivolgevo la parola; lo vidi in lontananza.
"Ei Fede, fermati per favore" urlai siccome era abbastanza distante da me "cosa vuoi t/n?"
"Scusa se in questi ultimi giorni non ti sono stata vicino, ho avuto un pò di confusione in testa e volevo prendermi del tempo per pensare"
"Prenderti del tempo da me?"
"Da tutti, solo che era impossibile farlo quindi ho provato ad avvicinarmi ad altre persone ma mi sei mancato" avevo la voce rotta dal pianto, non tolleravo il fatto di litigare per queste cose così sciocche e specialmente non sopportavo discutere con lui.
"Io e Nico ci siamo rimasti male, ti sei allontanata solo da noi!"
"Ti ho spiegato il perché! Ti prego Fede capiscimi, dopo mi vado a scusare pure con Nico"
"No t/n io non ti capisco, ora vado ad allenarmi a dopo" me ne andai a cercare Spina, era l'unico che sapeva tutto di questa storia ed era l'unico che mi capiva.
Girai lungo tutto lo stadio finché non trovai Spina negli spogliatoi a farsi la doccia "Ei sono t/n, ascolta è successo un casino e te mi devi aiutare"
"Sono in doccia"
"Fa lo stesso, non ti guardo però ascoltami e scusami"
"Ok ma scusa per cosa?" mi chiese lui abbastanza preoccupato "non ti lascio vivere"
"Ma va, non ti preoccupare piccolina; ora racconta"
Raccontai tutto per filo e per segno e aspettai la sua risposta.
"T/n secondo me dovresti solo chiedere scusa e aspettare che a loro passi; loro ti vogliono bene ne sono sicuro. In camera non facevano altro che parlare di te e del perché fossi sparita così"
"Sono stata una merda"
"No, hai solo avuto bisogno di una pausa. Può capitare anche ai migliori!"
"Grazie Spina, imbocca al lupo per dopo"
"Crepi"
La conversazione con lui mi rassenerò molto così decisi di andare ad assistere all'allenamento, quello sarebbe stato l'ultimo prima della partita.
Durante l'allenamento non riuscivo a togliere gli occhi da Fede e Nico; mi dispiaceva così tanto aver litigato con loro...tutto d'un tratto però *boom* la palla mi arriva dritto in faccia.
Mi alzo e cerco di capire chi fosse stato, Fede mi corre incontro scusandosi con me "Scusa t/n, non volevo; potresti passarmi la palla?"
"Solo se mi perdoni e calcola che mi hai appena rotto la faccia!"
"Dai non fare la bambina e ridamella"
"Ok, tieni la palla" mi alzai come per passargliela ma lo presi in giro, infatti, quando si avvicinò per prenderla la tirai via e lo abbracciai più forte che potevo.
"Scusa scemo"
"Niente cretina" e mi diede un bacio sulla guancia; ero felice di aver risolto con lui, gli sorrisi e l'allenamento ripartì.
Nico continuava a lanciarmi occhiataccie, non ne potevo più così me ne andai verso gli spogliatoi.
Mancavano poche ore alla partita, volevo andare da lui ma avevo paura; paura di non poter rimediare ad un mio errore ma come mi ha detto un vecchio saggio, cioè Spinazzola, lui mi vuole bene e accetterà le mie scuse; forse non ora e non subito ma lo farà.
Cercai Nico ovunque, si era come volatilizzato, così decisi di andare da mio padre e chiedergli dove fosse.
"Ei babbo, sai dov'è Barella?"
"Ciao tesoro, è andato in infermeria; non si è sentito bene"
"Cos'ha fatto?"
"Niente di grave, ha solo avuto un calo di zuccheri. Come mai sei tanto preoccupata?"
"Emh no nulla, è solo un mio amico"
"Sicura sia solo un amico?" mi chiese mio babbo. In quel momento sembrava un investigatore, stile Sherlock Holmes "Certo babbo, comunque grazie" me ne andai di corsa verso l'infermiera.

*Toc Toc*
"Avanti" la voce dell'infermerie suonava molto seria; entrai in una stanza abbastanza grande, sembrava quasi uno studio ma di Nico non ce ne era traccia.
"Mi scusi se la disturbo, sono la figlia di Mancini. Per caso Nicolò Barella è qua? Interessa a mio padre" inventai una bugia, sennò non mi avrebbe mai permesso di entrare da lui "Cosa serve  al mister signorina?"
"Emh, mi ha chiesto di comunicare delle informazioni private a Nico" la mio voce era tesa ed io ero abbastanza agitata "Ok, Barella si trova da quella parte"
Il medico indicò una porta esattamente dietro di me, mi girai e bussai "Avanti" riconobbi subito la sua voce, anche perché, con l'accento sardo si fa fatica a non riconoscerlo.
Entrai velocemente e chiusi subito la porta alle mie spalle, lui sembrava sorpreso.
"Ciao Nico, ti devo parlare"
"Non mi interessa" disse in modo freddo, come se io e lui non fossimo mai stati amici "Nico per favore, ascoltami solo un attimo"
"Ok, sentiamo"
"Mi dispiace tanto, ho sbagliato ad ingorarti e ad allontarmi da te; ero piena di casino in testa così ho pensato che stare senza te e Fede potesse essermi utile ma mi sbagliavo di grosso. Mi sei mancato e mi manchi tutt'ora" rimasi a fissarlo dritto negli occhi, lui fece lo stesso.
"OK t/n, ora ho bisogno anche io di pensare" il suo tono era cambiato "si, ciao Nico e imbocca al lupo per dopo"
Non mi rispose, me ne andai dall'infermeria e decisi di mettermi in campo, tra qualche ora sarebbe cominciata la partita e i tifosi stavano entrando in stadio.

*Fine della partita*
I ragazzi avevano vinto 3-0 ed io ero letteralmente al settimo cielo! La partita era stata bellissima e tutti i giocatori avevano dato il loro meglio! Nonostante la mia gioia, però, mi salì addosso una stanchezza atroce e l'unico luogo in cui andare era il pullman; così me ne andai di nascosto e, dopo aver superato una folla di tifosi, riuscì a mettermi negli ultimi posti, stesa per il lungo, in modo da occuparli tutti.
I giocatori rientrano dopo circa un oretta; il primo a salire fu, stranamente, Barella.
Mi venne incontro e mi svegliò piano piano "Ei t/n svegliati, è mezzanotte e stiamo salendo tutti sul bus" con calma riuscì ad alzarmi; mi sedetti vicino al finestrino e continuai a dormire per altri 5 minuti perché poi fui interrotta dai festeggiamenti dei ragazzi.
Nonostante il sonno mi unì a loro, mi stavo divertendo e per un momento riuscì a non pensare a nessuno, anzi, pensavo solo alla vittoria.
Festeggiamo durante tutto il viaggio di ritorno, arrivati in hotel io me ne andai direttamente in camera; non ne potevo più, ero decisamente sfinita.
Prima di addormentarmi pensai a Nico e a come eravamo rimasti -in realtà lui non vuole pensare a niente, è solo arrabbiato con me!- pensai.
Il mattino seguente mi alzai tardissimo, erano precisamente le 11.45; decisi di mettermi le prime cose che mi capitavano sotto mano e scesi per il pranzo.
Mi sedetti al tavolo con Fede, Nico e Spina e iniziai a mangiare come se nulla fosse; ero abbastanza giù di morale quindi non aprì bocca per tutto il tempo.
Decisi di andare a prendere una seconda portata di cibo, così mi alzai e fece lo stesso Spina -evidentemente ha notato il mio mal'umore-
"Ei piccola tutto ok?" mi chiese appoggiando una mano sulla mia spalla "No, Nico non mi parla ma almeno con Fede ho chiarito"
"Ora ti dico un segreto" disse lui ha voce abbastanza bassa "Sentiamo questo segreto"
"Stanotte, dopo i festeggiamenti, Nico mi ha detto che non sopporta il fatto di averti così lontana da lui"
"Cosa?"
"Sono serio ma non è ancora terminato il segreto"
"Scusa continua"
"Ma ha detto anche che non puoi comportarti così; secondo lui dovevi aprirti e parlarne e non scappare da un problema"
"Ma io non stavo scappan-" Spina mi interruppe "Si lo stai facendo, ora torna al tavolo con un bel sorriso"
"Ok" me ne tornai al tavolo e iniziai ad interessarmi alle conversazioni; stavano parlando della partita di ieri e di quanto fosse stato bravo Lorenzo con quel tiro a giro ed effettivamente avevano ragione, quello era stato un goal perfetto!
Finito di mangiare decisi di fare le scale al posto di prendere il solito e banale ascensore; là incontrai Marco "Ei ciao Marco"
"Ciao t/n come stai?"
"Bene te?"
"Bene bene"
"Hai visto avevo ragione! Avete vinto"
"Ahahaha si, è proprio vero! Hai voglia di fare un giro nella mia stanza? Così conosci gli altri"
"Si ok, però non resto tanto, devo fare una cosa dopo"
"Si ok come vuoi"
Andammo insieme alla sua stanza e lì conobbi Manuel Locatelli e Matteo Pessina, erano entrambi molto simpatici; passamo insieme qualche oretta poi me ne andai.
"Ciao fantastici, è stato un piacere conoscervi ma ora devo andare"
"Come? Di già?" mi chiese Manuel abbastanza dispiaciuto "Si purtroppo si, però state sicuri che tornerò qua da voi a rompervi le scatole!"
"Sarà meglio hahah" aggiunse Matteo.
Appena uscita da quella stanza mi diressi verso la stanza di Nico.

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