Capitolo Tre

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Scendo le scale in silenzio e appena arrivo in salotto vado da mia madre.

<<Dove vai?>> Chiede lei infilandosi in bocca qualche popcorn mentre guarda un film in televisione.

Gliene rubo qualcuno. <<Ad una festa in piscina a casa di Asher.>>

<<Tuo fratello lo sa?>> Domanda stoppando il film.

Alzo gli occhi al cielo. <<No, e non lo deve sapere finché non torno a casa.>>

<<Va bene tesoro, quale scusa questa volta? Casa di Serina o in biblioteca a studiare?>>

<<Serina.>> Dico prima di salutarla ed uscire di casa chiudendo lentamente la porta alle mie spalle.

Per fortuna casa di Asher non dista molto da casa nostra. Quindici minuti a piedi e dovrei esserci.

Avrei preso la macchina di mamma ma Kayden si sarebbe accorto che qualcosa non andava dato che da Serina ci vado sempre a piedi.

Finalmente arrivo davanti a casa dell'amico di mio fratello, c'è gente anche fuori in giardino che si divertono a spruzzarsi acqua addosso con una semplice pompa per annacquare le piante. Appena entro in casa noto il moro che è intento a distribuire drink agli ospiti.

Lo saluto avvicinandomi.

<<Ehi KJ! Come mai ancora vestita? Mettiti il costume!>> Dice lui allegro mentre mi passa un drink.  (N/A si legge KayJay)

Declino l'offerta, domani ho scuola e mi sono bastate le bevute di ieri. <<Sono appena arrivata, dove vado a cambiarmi?>>

<<Lascia tutto in camera mia, e cambiati li. La chiave sta nel primo cassetto del mio comodino.>>

Annuisco e mi separo da lui.

Arrivo in camera, e come aveva detto lui trovo la chiave nel comodino. Chiudo la porta e inizio a cambiarmi. Mi sono portata un semplice costume rosso. Niente di esagerato.

Mi guardo allo specchio dandomi una sistemata ai capelli. Chiudo la mia borsa e riapro la porta lasciando la chiave dove l'avevo trovata.

Una ragazza mi afferra per mano iniziando a cantare il ritornello di una canzone che il DJ ha messo, e mi conduce in piscina.

<<Che ci fai tu qui.>> Sento una presenza dietro di me. Alzo la testa per vedere chi sia.

<<Ciao Lucas.>> Lo saluto girandomi.

Lui distoglie lo sguardo infilandosi le mani nelle tasche dei pantaloncini. Ha il petto scoperto, e il sole risalta i suoi addominali scolpiti. <<Non chiamarmi per nome, è irritante.>>

Serro le labbra dondolandomi sui talloni. <<Come ti dovrei chiamare allora?>>

<<Non chiamarmi proprio.>>

Roteo gli occhi.

<<Non hai risposto alla mia domanda.>>

<<Non rispondo alle persone arroganti.>> Dico prima di afferrare al volo un drink dalle mani di un ragazzo e berlo tutto d'un sorso. <<E ora se mi vuoi scusare.>> Sorrido dandogli le spalle, raggiungendo una mia amica.

<<Ehi Kim! Pensavo non venissi!>> Esclama sorseggiando un liquido rossastro. <<È punch, ne vuoi un po'?>>

Scuoto la testa. <<No grazie.>>

La mia amica si butta in piscina, e mi invita a fare lo stesso, offerta che non rifiuto. Dopo due secondi mi ritrovo nell'acqua fredda insieme a lei e ad altri ragazzi.

My brothers bestfriendDove le storie prendono vita. Scoprilo ora