Capitolo Quarantuno

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La mia mano va a toccare qualcosa di caldo e duro. Apro lentamente gli occhi, trovandomi davanti la faccia dormiente di Harvey.

Guardo dov'è posata la mia mano : sopra al suo petto.

Mi sposto subito guardandomi attorno.

<<Potevi continuare a toccare, non mi lamento mica.>> Dice lui con una voce rauca.

Alzo gli occhi al cielo. <<Dove sono?>>

<<In camera mia.>>

Do subito un occhiata sotto le lenzuola, e sospiro di sollievo a vedere che sono ancora vestita.

<<In bagno trovi uno spazzolino, e dei vestiti puliti. Ti aspetto qui.>>

Mi alzo senza proferire parola e vado in bagno.

Mi levo i vestiti che ormai odorano di sudore.

Lavo a mano le mie mutandine e le lascio ad asciugare li sul ripiano del lavandino.

Mi lavo i denti, entro in doccia e dopo essermi lavata per bene esco, mi asciugo velocemente il corpo, uso l'asciugamano come turbante per i capelli, mi infilo l'intimo che con questo caldo si è già asciutto e la maglia che il moro mi ha lasciato. Penso sia sua.

Per quanto ci provi non mi viene da odiarlo totalmente, ma devo capire perché mi ha rapito, e cosa c'entra mio fratello. Però mi fa paura. Come ha sparato a Connor, potrebbe sparare anche a me, che sono solo un ostaggio per lui.

Esco dal bagno, Harvey è ancora steso a letto. Alza lo sguardo su di me e sorride. <<Finalmente si può respirare.>>

Prendo un cuscino e glielo tiro in faccia. <<Stronzo.>>

In risposta scoppia a ridere.

Mi vado a sedere sul bordo del letto dal lato opposto al suo. <<Ieri hai detto che potevo farti un'altra domanda...>>

<<Si, e...?>>

<<Cosa fa precisamente mio fratello? Perché ce l'hai con lui?>>

Il moro si gira verso di me. <<Queste sono due domande.>>

Sto per ribattere quando vengo fermata dalla sua voce : <<Però te lo concedo, ti ho fatta spaventare ieri, diciamo che te lo devo.>>

Annuisco aspettando che mi risponda.

<<Asciugati i capelli, prenderai un raffreddore.>> Dice lui guardando il turbante improvvisato che ho in testa.

<<Lo farò dopo.>> Sbotto impazientita continuando a fissarlo insistentemente aspettando delle risposte.

Harvey gattona verso di me, mi fa girare di spalle e scioglie i miei capelli, iniziando a tamponarli gentilmente con l'asciugamano.

<<Tuo fratello fa tante cose Kimberly, e mi stupisce che in tutti questi anni tu non l'abbia sorpreso a fare nulla. Si vede che Kayden ci tiene a non farti scoprire nulla.>>

Mi giro corrugando le sopracciglia. <<Non->>

<<Non hai ancora capito eh?>> Mi interrompe lui.

Annuisco girandomi di nuovo, lasciandolo asciugare i miei capelli.

<<Come ti ho detto Kayden fa un po' di tutto, vende droga, organizza gare e incontri clandestini.>>

Il mio cuore quasi non smette di battere.

<<C-cosa?>>

Harvey mi abbraccia da dietro appoggiando il mento sulla mia spalla. <<Mispiace Kimberly, ma dovevi sapere chi è realmente Kayden. Un mostro che non ha paura di abbandonare i suoi amici solo per un po' di adrenalina.>>

Scoppio a piangere.

Ecco perché era finito in prigione quella volta, e perché c'erte volte sparisce per settimane e torna tutto sanguinante e pieno di ferite.

Mi chiedo se anche Lucas faccia parte di tutto questo. E Jace?

No...non penso... però se fosse così?

Tiro su col naso. <<E-e tu?>> Singhiozzo.

<<Io cosa?>>

<<Perché fai finta di conoscermi? Odi tanto mio fratello ma fai le stesse cose che fa lui!>>

Harvey si alza dal letto e si inginocchia davanti a me. <<Io non faccio finta di conoscerti, io ti conosco. Sei tu che ti sei dimenticata di me. E no io non faccio le stesse cose che fa tuo fratello, cioè le facevo, ma non più. Ora io e il mio gruppo diamo solo la caccia a Kayden.>>

<<Ti ho dimenticato?>> Mi mordo il labbro provando a ricordare. Io ho già incontrato Harvey in passato?

Il moro fa finta di cucirsi la bocca. <<Ti ho detto tutto, ma a questo arrivaci da sola.>> Mi fa l'occhiolino per poi alzarsi ed uscire dalla camera, chiudendosi la porta a chiave dietro di se.

Lucas Point Of View

<<Cazzo Luke fermati!>> Grida Asher tirandomi indietro.

Il ragazzo che stavo prendendo a pugni crolla a terra privo di sensi.

<<Che minchia ti dice il cervello eh?! Lo potevi ammazzare!>> Continua il mio amico mentre mi trascina via.

Mi fa salire in macchina e abbassa i finestrini. <<Cazzo quanto puzzi di alcol.>>

Continuo a non proferire parola mentre guardo fuori dal finestrino.

Sono passati tre giorni da quando Kayden è piombato in casa mia dicendo che Kimberly era stata portata via da un suo vecchio nemico.

Da lì basta, non ci ho visto più, è da quando è sparita che non chiudo occhio, solo a pensare che qualche cazzone possa farle qualcosa...

Appena la macchina si ferma davanti casa mia, mi fiondo fuori sbattendo la portiera.

<<Lucas!>> Asher prova ad attirare la mia attenzione. <<Non puoi continuare a fare così! Il giorno bevi come un dannato, e la sera rimani sveglio cercando di capire dove l'hanno portata. Non puoi continuare così! Devi essere lucido. E soprattutto devi riposarti.>>

Mi giro e afferro il mio amico per il colletto della maglia. <<Come cazzo faccio a riposarmi sapendo che lei è fuori da qualche parte da sola, senza nessuno che conosce?! E se la stessero torturando per sapere qualcosa da lei? Lei non sa un cazzo Asher! Lei non c'entra nulla in tutto questo!>> Grido con tutta la voce che ho. <<E se la toccassero?>> Chiedo con un nodo in gola, abbassando la voce.

Asher mi abbraccia.

I suoi pantaloni iniziano a vibrare. Tira fuori il telefono dalla tasca e risponde. È Kayden.

Lo sguardo di Ash si illumina. <<L'hanno trovata amico. Andiamo. Riprendiamocela.>>

Ciao amiciii!
ecco un'altro capitolo!
Commentate con cosa secondo voi succederà nel prossimo capitolo! E lasciate tante stelline!

My brothers bestfriendDove le storie prendono vita. Scoprilo ora