Capitolo Tredici

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Io e Rosa ci siamo scambiate i numeri, ho scoperto che abita vicino alla mia università ma che non la frequenta.

Dopo quel ragazzo fastidioso sono arrivati altri due ragazzi, completamente diversi da quell'altro.

Sono davvero simpatici, due amici di Rosa. Uno si chiama Vincent e l'altro Andrea. Quest'ultimo è italiano.

Da quando abbiamo iniziato a parlare con loro, Lucas mi ha lanciato parecchie occhiatacce e ora si è messo a bere.

Lo vedo ridere con i suoi amici mentre stappa un'altra bottiglia.

La festa piano piano si inizia a spegnere, ragazzi che barcollano via per tornare a casa, altri che si portano via anche qualche bottiglia, e altri ancora che stanno dormendo sulla sabbia.

Raggiungo mio fratello che sta parlando con una ragazza. <<Kayden torniamo a casa anche noi?>>

<<Voi andate, io ho compagnia.>>Ammicca lui guardando la ragazza.

Alzo gli occhi al cielo e vado da Matt e Asher.

<<Ragazzi torniamo a casa?>>

Matt mi butta un braccio intorno alla spalla. <<Kim non puoi capire! Ho rimorchiato una ragazza!>>

<<Quindi non torni a casa nemmeno tu?>> Domando esasperata.

<<No! Sta sera si scopa!!>>

Spalanco gli occhi sorpresa. <<Matt!>>

Asher si toglie la maglietta. <<Okay KJ io vado a buttarmi!>> Grida correndo verso l'acqua per poi tuffarcisi.

Mi sbatto una mano sulla fronte.

Serina e il suo ragazzo hanno preso la macchina e sono chissà dove a chiarire. Invece Erick, Eleanor e Camille si sono spostati in una discoteca.

Quindi non mi resta che tornare a casa da sola.

<<Ehi Kim!>> Kayden mi afferra per la spalla. Mi giro felice, si sarà sentito in colpa di lasciarmi da sola e vorrà tornare a casa con me. <<Portati dietro Lucas. È troppo ubriaco. Allora io vado!>> E corre via dopo aver preso la mano di quella ragazza.

Sbatto le palpebre incredula. Che stronzo!

Raggiungo Lucas che sta stappando l'ennesima birra insieme a qualche altro ragazzo.

<<Luke! Andiamo.>> Lo afferro per il braccio rubandogli la birra e posandola sul tavolo.

Lucas butta un braccio attorno alla mia vita sorreggendosi. <<Adesso ti sei ricordata di me?>> Biascica.

Lo ignoro cercando di non inciampare sui miei stessi passi. <<Lucas sei pesantissimo!>> Sbotto mentre lui continua a strusciare i piedi per terra. Sto praticamente portando un corpo mezzo morto di almeno settanta kili!

Sento la sua mano spostarsi dalle mie spalle al mio fondoschiena, per poi strizzarmi il culo.

<<Ehi!>> Esclamo spostandogli la mano.

Non capisco davvero cosa gli passi per la testa, andava tutto bene, forse si è ingelosito per il ragazzo che voleva provarci che poi è stato cacciato via da Rosa, ma non mi sembra un motivo valido per bere così tanto e ubriacarsi in questo modo.

Finalmente arriviamo davanti a casa. Tiro fuori le chiavi e apro la porta per poi entrare e chiuderla con un calcio.

Porto a fatica Lucas su per le scale, e lo adagio sul suo letto. Mi tiro su tenendomi la schiena, che male, l'ho trascinato per tutto il tragitto. Guardo l'ora sono le quattro precise del mattino.

My brothers bestfriendDove le storie prendono vita. Scoprilo ora