Capitolo Settantuno

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Lucas Point Of View

Io e Kimberly torniamo giu mano nella mano.

<<Quindi cosa facciamo con quello?>> Domanda Brian alzandosi dal divano, sfregandosi le mani sui pantaloni.

Anche se fa questo genere di "lavoro" il moro è un ragazzo veramente sensibile. Ha gli occhi arrossati, e Serina non lo sta nemmeno guardando. Segno che i due hanno litigato.

Kimberly mi lascia la mano e si mette in una posizione tale da fronteggiare sia me che Brian. <<Vorrei che lo lasciaste in pace.>>

Mi mordo la lingua non potendo ribattere.

Kimberly ha ragione devo cercare di reprimere i miei istinti di gelosia e di rabbia quando sono con lei. E penso di dover iniziare a dimostrarle già da adesso che ho capito il discorso che ha fatto quando eravamo in camera. <<Ok->>

<<Cos->>

Brian e io ci guardiamo, il mio amico è confuso e chiede spiegazioni a braccia aperte e la fronte corrugata.

Prendo un lungo respiro. <<Si lasciamolo stare, ce l'ha detto anche Kayden.>> Mormoro massaggiandomi il ponte del naso con due dita.

Kimberly fa per dire qualcosa ma il suo telefono inizia a squillare.

Lo tira fuori dalla tasca del suo pigiama e inizia a gironzolare per il salotto parlando :

<<Ciao! Ah si...si... ok va bene... no no nessun disturbo.>> I suoi capelli sono spettinati, e il pigiama è tutto stropicciato. La guardo mentre cammina avanti e indietro davanti a noi. I suoi occhi azzurri si fermano un'attimo su un punto qualunque del salotto. Sta pensando. <<Perfetto. Arrivo subito allora.>> Dice infine sorridendo, dopodiché riattacca la chiamata e scrive un messaggio. Poi alza lo sguardo su di noi. <<Ragazzi scusate devo scappare, mi hanno chiamato per uno shooting. Il mio manager ha confuso le date e non me ne aveva parlato prima.>>

<<Vengo con te!>> Serina si alza dal divano saltellando, e raggiunge la mia ragazza per poi appiccicarsi al suo braccio.

La mora ride. <<Va bene.>>

<<Vi accompagno. Non ho nulla da fare.>> Dico tirando fuori le chiavi della macchina. <<Avete intenzione di andare in pigiama?>>

Le due si guardano e scoppiano a ridere. <<Cazzo me ne ero dimenticata.>> Dice Kimberly andando ad afferrare il borsone di Serina contenente i loro vestiti.

Le due corrono di sopra per cambiarsi.

<<Avete fatto pace?>> Domanda Jace lanciandomi un'occhiata diffidente.

<<Si abbiamo parlato un po'.>>

Il ragazzo dai capelli biondo cenere si alza con le mani in tasca e mi fronteggia, è alto quanto me. <<Lucas vedi di comportarti bene. Kimberly merita di avere affianco una persona d'oro. Non una testa di cazzo come te.>>

Alzo un sopracciglio. <<Una persona d'oro come te dici?>>

Jace scuote la testa sorridendo. <<Kimberly la vedo solo come un amica, niente di più niente di meno. Ci vivo insieme da un po' e ho imparato a conoscerla. Le voglio bene.>> Dice. <<Per questo ti sto dicendo di cambiare, se vuoi starle affianco diventa quel ragazzo d'oro.>> E dopo avermi tirato una pacca sulla spalla se ne va.

Brian dopo aver visto tutta la scena esprime il suo parere : <<Ha ragione Luke, Kimberly non ti perdonerà sempre. Arriverà il giorno in cui si spezzerà la corda che stai tirando.>>

Mi mordo l'interno guancia. I ragazzi hanno ragione ma come cazzo faccio? Come faccio a non essere geloso di Harvey? O di qualsiasi altro ragazzo che le si avvicina?

Fin da piccolo sono sempre stato geloso dei miei giocattoli, all'asilo chiamavano sempre mamma e papà perché non volevo condividere le mie cose.
Ma Kimberly non è una cosa, è una persona.
Non posso continuare a fare queste scenate. Ma non so come fare per reprimerle.

Kimberly invece? Certe volte mi chiedo se mi ami quanto la amo io. Perché lei non è gelosa?
Non è normale essere gelosi delle persone che si amano?

I miei pensieri vengono interrotti quando le due ragazze scendono le scale ridendo e scherzando.

<<Andiamo amore?>> Chiede la ragazza dagli occhi azzurri aggrappandosi al mio braccio.

Il mio cuore quasi non perde un battito a sentirla chiamarmi così. Mi spunta un sorriso senza nemmeno rendermene conto. <<Certo piccola.>>

<<Io vado da Kayden.>> Brian si passa una mano tra i capelli e lancia uno sguardo triste a Serina. <<Divertitevi.>>

<<Sicura che non vuoi stare con lui?>> Kimberly guarda la sua migliore amica preoccupata.

Quest'ultima scuote la testa. <<Deve capire che non può sempre immischiarsi nelle faccende degli altri.>>

<<È stata colpa mia, sono stato io a chiamarlo li.>> Dico provando a giustificarlo.

La rossa mi guarda freddamente. <<Lo so ma sta a lui dicidere se ascoltarti o meno. Non è il tuo cagnolino. Non ti deve sempre scodinzolare dietro.>>

Faccio per aprire bocca ma Kimberly mi stringe il braccio. <<Ser, tu cosa faresti per me?>> Domanda.

<<Di tutto perché?>>

<<Non pensi che anche Brian forse faccia di tutto per il suo amico?>>

La rossa rimane zitta. Dopo un po' sbuffa e tira una spallata alla mora. <<Che palle! Come fai ad avere sempre ragione tu?>>

Kimberly scoppia a ridere.

Starei a sentire la sua risata per ore. Non me ne stancherei mai.

<<Però vabbè! Vorrei essere informata quando decide di seguire il coglione del tuo ragazzo.>>

La mia ragazza scuote la testa sorridendo.

Corrugo la fronte. <<Non mi difendi?>>

Quest'ultima scuote la testa. <<Ha ragione lei, sei un coglione. Ma ti amo lo stesso.>> Dice prima di darmi un bacio sulla guancia.

Serina la tira via, le butta un braccio attorno alle spalle e inizia a camminare verso la porta. Dopodiché si guarda indietro e mi fa la linguaccia.

Alzo gli occhi al cielo.

Un giorno la rapirò e la spedirò in Messico.

<<Andiamo muoviti Lucas!>> Grida la rossa.

Infilo le chiavi della macchina in tasca e chiudo la porta di casa dopo che sono uscito.

<<Dove dobbiamo andare?>> Domando salendo in macchina.

Kimberly è seduta dietro con la sua migliore amica, e mi passa il telefono con scritto un indirizzo. Lo digito sul navigatore e metto in moto la macchina.

My brothers bestfriendDove le storie prendono vita. Scoprilo ora