Capitolo Ventidue

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<<Ed è successo tutto questo mentre io facevo la pazza?>> Chiede Serina salendo in auto.

Annuisco mettendo in moto. <<Ho controllato e sembra davvero che mi abbia detto la verità...>>

<<Kim magari ti stai facendo troppe paranoie... Beh alla fine devi tornare a fidarti di lui.>>

Sospiro. <<Non lo so Ser, certe volte mi chiedo se sto facendo la cosa giusta. Mi piace Lucas ma siamo troppo diversi... e lui è una testa di cazzo.>>

<<Gliel'hai detto che stiamo tornando a casa?>>

Scuoto la testa. <<Non serve.>>

Per il resto del viaggio io e la mia migliore amica cantiamo le canzoni che vanno in radio a squarciagola, e di tanto in tanto lei si lamenta del mal di testa che ha per aver bevuto troppo ieri sera.

Finalmente riesco a mettere piede in camera mia dopo aver lasciato Serina a casa sua.

Sono stanca morta, e domani ho pure lezione.

<<Sei tornata?>> Kayden apre leggermente la porta facendo sbucare la sua testa dalla fessura.

Alzo gli occhi al cielo. <<No guarda sono un'allucinazione.>>

<<Ha! Ha! Ha! Simpaticissima.>> Mi fa il verso lui chiudendo la porta e lasciandomi finalmente da sola.

A proposito... dovrei dirgli che sto con il suo migliore amico. Magari non ora, so già come reagirà mio fratello, e proprio non ho voglia di assistere a tutte quelle scenate.

***

<<Va bene ragazzi, per gli esami vi basterà studiare dai libri che vi ho messo nella lista.>> Annuncia il professore mentre inizia a sistemare dei fogli nella sua valigetta.

Raccolgo le mie cose e lascio l'aula. Non ho visto Serina tutto il giorno, probabilmente starà dormendo beata a casa sua.

<<Kimberly!>> Mi chiama qualcuno suonando il clacson. <<Sali.>> Lucas mi porge un casco sorridendomi.

Lo afferro titubante per poi mettermelo.

Non ho motivo di tenergli il muso, alla fine mi ha detto la verità, ho anche confermato il tutto...

Salgo aggrappandomi alla sua schiena. <<Dove andiamo?>>

<<Hai mangiato?>>

<<No!>> Grido per farmi sentire sovrastando il rumore della sua moto.

Vedo Lucas sorridere attraverso lo specchietto. <<Rimedieremo.>>

Dopo circa venti minuti arriviamo davanti ad un piccolo ristorante, fuori ha un giardino verde pieno di fiori e piante, entriamo, penso sia uno dei ristoranti dei suoi genitori.

<<Mi ci voleva.>> Dico sedendomi aprendo il menu.

Lucas mi guarda mordendosi il labbro. <<Sei bellissima.>>

Abbasso la testa presa alla sprovvista, provando a nascondere la mia faccia ormai rossa. <<Grazie.>> Mormoro cercando di farmi passare la vampata di caldo che mi ha preso a pieno.

<<Kimberly?>>

Alzo lo sguardo sul cameriere corrugando la fronte. <<Blake?>> Chiedo sorpresa. <<Lavori qui?>>

<<Si ho iniziato un annetto fa, appena ho lasciato l'università.>> Sorride lui. <<Allora come stai?>>

Mi giro sulla sedia per guardarlo meglio. I capelli neri sono cresciuti un po', li porta tirati all'indietro con un po' di gel. Gli occhi azzurri mi stanno scrutando attentamente, squadrandomi da testa a piedi. Ha il solito taglio al sopracciglio sinistro e il piercing su quello destro.

<<Tutto bene, sto continuando a studiare... tra un paio di settimane ho un piccolo esame...>>

<<Ti conosco, ti metti ansia addosso per nulla e alla fine andrai benissimo.>> Dice lui scuotendo la testa.

Scoppio a ridere. <<Non è colpa mia ehi!>> Mi sposto una ciocca di capelli dietro l'orecchio. <<Come sta tua mamma?>>

<<Molto meglio, è nel bel mezzo delle sue sedute di chemioterapia.>> Dice continuando a giocherellare con la penna che ha in mano. <<I medici sono fiduciosi, dicono che ce la farà.>>

<<Meno male!>>

<<Le dirò che ti ho visto.>> Sorride lui tirando fuori il suo taccuino.

Annuisco. <<Si salutamela!>>

<<Allora ragazzi cosa vi porto?>> Domanda in fine pronto per segnarsi tutto.

<<Per me una pizza alla diavola e da bere... CocaCola.>> Dico dando un'occhiata veloce al menu.

<<Non cambi mai>>

Gli faccio la linguaccia per poi guardare Lucas.

Ha il gomito appoggiato sul tavolo, e la sua guancia è sorretta dalla sua mano. Mi sta lanciando uno sguardo cupo, sembra quasi arrabbiato.

Alzo il sopracciglio. <<Che succede?>>

<<Portami quello che prendo di solito, e una birra.>> Dice il biondo prendendo i due menu e sbattendoli sul petto di Blake, che li afferra sorpreso.

Dopo avermi guardato il ragazzo con gli occhi azzurri se ne va.

<<Perché l'hai trattato così?>> Chiedo inclinando la testa di lato.

Lucas si mette seduto per bene incrociando le braccia al petto. <<Come vi conoscete?>>

<<Siamo stati insieme per qualche mesetto. Avevamo alcuni corsi insieme all'università.>> Dico spostando il mio zaino in un angolo vicino al muro.

Io e Blake ci siamo conosciuti all'università, mi aveva chiesto gli appunti e da lì eravamo entrati in confidenza. Dopodiché ci siamo messi insieme e lasciati un paio di mesi dopo per un suo cambio di cuore. Ci siamo lasciati in amicizia, ci vogliamo bene.

<<Ah e ci flirti davanti a me così apertamente?>> Sogghigna lui.

Alzo gli occhi al cielo. <<Lucas, dove ti è sembrato un flirt? Abbiamo semplicemente conversato.>>

<<Kimberly ti stava mangiando con gli occhi.>> Dice il riccio a denti serrati.

Un'altro cameriere ci porta le nostre ordinazioni.

<<Smettila.>> Dico iniziando ad addentare la mia pizza. <<Mhh! È buonissima.>> Esclamo a bocca piena.

Lucas non mi degna nemmeno di uno sguardo e inizia a mangiare silenziosamente.

Sbuffo concentrandomi anche io sul mio piatto, e dopo che abbiamo finito ci alziamo.

<<Già ve ne andate?>> Domanda Blake raggiungendoci.

<<Si, ho anche da studiare.>> Dico rivolgendogli un sorriso forzato.

Era iniziato tutto così bene e Lucas ovviamente ha deciso di rovinare il momento con la sua assurda gelosia senza senso.

La cosa che non sa è che Blake è gay al 101%, proprio per questo ci eravamo lasciati.
Non ho intenzione di dirglielo, voglio che capisca dove sta sbagliando. Non può giudicare il mio rapporto con gli altri ragazzi solo da una semplice conversazione.

<<Andiamo.>> Sbotta il biondo uscendo dal ristorante.

Saluto Blake con la mano, gli ho segnato anche il mio nuovo numero di telefono sul tovagliolo, così potremo rimanere in contatto.

Saliamo sulla moto, e Lucas parte continuando a tenermi il muso. Appena arriviamo all'isolato prima di casa mia scendo.

Mi sistemo lo zaino in spalla e inizio a camminare verso casa.

<<Non hai niente da dirmi?!>> Lo sento gridare.

Mi fermo sospirando. <<Cosa vuoi che ti dica Lucas?!>>

My brothers bestfriendDove le storie prendono vita. Scoprilo ora