Capitolo 34

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Respirava ancora per fortuna.

- Louis! - urlai piangendo
Sì lamentò e disse
- vai a cercare aiuto, chiama un ambu... ambulanza... -
- ho le mani legate - piansi ancora di più
- ok, tranquilla, se ce la fai prendi il coltellino che ho in tasca e tienilo fermo con le gambe poi struscia la corda sulla lama fino a spezzarla - istruì con un filo di voce.
Feci come disse, presi il coltellino,mi misi in ginocchio e lo posizionai tra le gambe, sfregai la corda sulla lama e in poco tempo si spezzò
-fatto - dissi accennando un sorriso
- ok ora sbrigati a chiamare aiuto o morirò dissanguanto - a quelle parole il piccolo sorriso soddisfatto che avevo scomparì e andai fuori da quella specie di magazzino.
C'era una piccolo negozio, una panetteria credo, ed entrai correndo
-vi prego aiutatemi, chiamate un ambulanza... Gli hanno sparato, hanno sparato a Louis - dissi in lacrime.
Il giovane ragazzo dietro la cassa si catapultò fuori dal negozio con un telefono in mano e chiamò l' ambulanza dandogli l'indirizzo
- dove sta? - chiese
- di qua - risposi portandolo al magazzino
Entrammo e Louis era ancora lì disteso ma il sangue era aumentato.
- ecco, tranquillo Louis l' ambulanza sta arrivando - lo rassicurai
- devi premere sulla ferita, o non resisterò fino all'arrivo dell'ambulanza - disse rivolgendosi al ragazzo
Il giovane commesso annuì debolmente premette le mani sulla ferita per bloccare il sangue.
Louis fece una smorfia e mi prese la mano
-comunque vada ricordati che ti amo, ricordati il giorno che sei venuta da me a chiedere '' aiuto '' e abbiamo fatto quel giuramento - disse
- mi avevi avvisata- risi al pensiero
- ricordati quando ho baciato Stesy e tu eri gelosa ma lo negavi, ricordati al lago quando capimmo che ci amavamo... Ricordarti tutto questo, ricordalo - continuò
Scoppiai in lacrime, sentii la sirena dell'ambulanza ma continuavo a piangere e senza che me ne resi conto stavano portando Louis all'ospedale.

- Tutto ok? - chiese il ragazzo della panetteria dopo essermi tranquillizzata
-si, grazie tante per averci aiutato-
- vedrai che starà bene, oh, che maleducato io sono Callum - si presentò
- io sono Charlotte Payne, e il mio ragazzo è Louis Tomlinson -
-Payne?! Sei parente di Liam Payne? - domandò mostrando un sorriso
-sono la sorella, perché lo conosci? - chiesi
- sì, grazie a lui entrerò al campus di Londra - rispose entusiasta
Sforzai un sorriso ma in quel momento non avevo propio la forza
- Charlotte Payne? - domandò un agente della polizia.
Annuii
- Devo farle delle domande -

Andai dell'agente
-Lei è stata rapita rapita giusto? -
-sì -
-può dirci come è andata -

Raccontai tutto quello che successe non dicendo che però Louis svolgeva delle cose per i rapinatori o lo avrebbero arrestato sicuramente
-ora la porteremo all'ospedale - concluse
Annuii
Mi portarono dentro una macchina che mi lasciò all'ospedale.
Mi fecero alcuni controlli, e mi dissero che sarei dovuta rimanere un pò lì ma rifiutai volevo vedere Louis, lo avevano operato dovevo vedere come stava, ma i medici non mi fecero andare, così dissi loro che volevo restare da sola e appena se ne andarono scappai, anche se non ne avevo la forza.
Entrai in una stanza dove stava disteso addormentato...

Note dell'autrice
Questo è il capitolo, spero vi piaccia, credo sia un po più lungo e sono riuscita a postare per fortuna. Prossimo capitolo entro martedì.
Grazie

~beatrice

Saving Love || Louis TomlinsonOù les histoires vivent. Découvrez maintenant