Capitolo 43

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Charlotte's pov

-ne parliamo dopo - sussurrai al suo orecchio durante il nostro abbraccio
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- svegliati, dormiglione, sono le 11:00- gridai nell'orecchio di Louis, mi svegliai alle 8:00 quel giorno, feci una doccia mi vestii presi un libro e cominciai a leggere. Ma dopo tre ore decisi di svegliare Louis. Ieri sera alla fine non mi ha spiegato niente.
Mugugnò qualcosa di incompresibile e si mise a pancia in sotto
- Louis forza! - esclamai dandogli una piccola botta sul braccio per scuoterlo.
- nooo - disse con la faccia spiaccicata sul cuscino e si mise le mani sulle orecchie per non sentire.
- ok, va bene, non mi lasci altra scelta - sospirai togliendomi le scarpe.
Andai sul letto con un balzo agile e cominciai a saltare e saltare e poi urlai
-é ora di alzarsi, è ora di alzarsi, è ora di alzarsi! -
- ok, ok ho capito, ora mi alzo - si aresse Louis buttando un cuscino a terra. Risi per la sua faccia assonnata, forse non era il migliore dei risvegli ma mi ero divertita anche se scommetto che lui no
-non c'è niente da ridere - commentò freddamente Louis
-e invece sì - risi ancora più forte e a quel punto una piccola risata smorzata uscì anche dalle sue labbra
- ora vado a farmi una doccia - concluse
-ok sbrigati - risi ancora leggermente
Mi sdraiai sul letto aspettando il ritorno di Louis, e ad un tratto, senza neanche accorgermene, mi ritrovai a frugare nelle tasche dei pantaloni di Louis che aveva lasciato per terra ieri sera prima di addormentarsi. Misi la mano nella tasca, cercai un po e alla fine trovai una piccola bustina di plastica... Dentro c'era della polvere ibianca... Perfetto ora Louis si drogava !

Presa dallo spavento rimisi subito la bustina nelle tasca e lanciai i pantaloni a terra più velocemente possibile.
Dopo pochi minuti Louis era fuori dal bagno
-tutto ok? - chiese, forse notando la mia espressione ancora troppo stupita
-si tutto ok grazie, devo solo andare un attimo in bagno - mi inventaii, bè forse non del tutto perché credo mi stia venendo in ciclo... Propio il momento adatto.
Mi afrettai ad andare in bagno e mi cambiai. Rimasi lì per un po a pensare, e pensare a ciò che avevo visto poco prima. Già ero abbastanza arrabbiata per ieri, forse non si vedeva ma lo ero, e con questa cosa della droga tutto si faceva più complicato, anche guardare Louis senza pensare a quello che aveva fatto era difficile ma potevo superarlo, dovevo superarlo ma dovevo anche chiarire il tutto con Louis e lo avrei fatto oggi, subito.
Uscii dal bagno ancora persa nei miei pensieri fino a che Louis non mi riportò coi piedi per terra e nella realtà che dovevo affrontare.
- credo sia arrivato il momento. Il momento di parlare intendo - spiegò come se fossi una bambina che non capiva il mondo degli adulti e ora che ci penso vorrei non capirlo e tornare bambina
-forza, chiedimi tutto - mi incoraggiò dando una piccola botta al letto come per dire di sedermi.
Mi sedetti e prima di essermi fatta coraggio mentalmente domandai
-ti droghi? -
Mi guardò con aria accigliata non capendo così ripetei
- ti droghi Louis? - ora più convinta
- ma cosa dici? Ho avuto un momento di pazzia, un momento che vorrei cancellare, mi pento di quello che ho fatto ma non puoi dire che mi drogo, pensavo ti fidassi di me - cercò di chiarire le mie idee ma ci riuscì solamente di poco.
-ho trovato delle droga nelle tasca dei tuoi pantaloni, se sostieni di non consumarla, la vendi? - chiesi ancora con più insistenza volevo far luce su questa cosa.
-no, cavolo no, non spaccio, come ti vieni in mente - fece una smorfia per l'idea che mi era passata in testa.
- ma... La bustina - continuai
- non è mia, me l'avranno messa quei coglioni nella tasca per farmi avere una litigata come questa, cavolo no, non mi drogo e non spaccio - assume un tono più dolce sempre avendo quell'espressione seria sul volto.
È vero, come mi è venuto in mente, ora dovrei sapere che non mi nasconde più niente. Mi sono fatta prendere troppo della confusione nella mia testa.
-dai su, non preoccuparti, vieni qui - mi rassicurò aprendo le sue lunghe braccia facendo spazio al mio piccolo corpo.
Delle piccole lacrime uscirono involontariamente dai miei occhi ma, grazie al suo tocco, tutto si aggiustò facendomi sentire al sicuro...
Si girò prendendo qualcosa da dietro il letto.
Posizionò la chitarra sulle gambe la accordò un po e poi suono qualche nota prima di iniziare a cantare
-é ora di alzarsi, è ora di alzarsi, è ora di alzarsi - la sua voce era più dolce ma più buffa di quella che avevo usato io per svegliarlo.
Buttai la testa indietro per le risate, perché nel tutto, lui rimaneva serio come se stesse cantando una canzone, una vera intendo.
Mentre continuava a pizzicare le corde mi stesi sul letto a pensare...

N/A
ecco qua! Comunque ho pensato che se i due capitoli che metto settimana arriveranno a 3 voti metteremo il capitolo extra e se arriveranno a 9, due capitoli in più.
Grazie veramente a tutti

R__Styles

Saving Love || Louis TomlinsonKde žijí příběhy. Začni objevovat