14.

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Jungkook's pov
Eravamo arrivati da ormai qualche ora. Jimin sembrava apprezzare la villa ed il clima che emanava così tanto da andare ad esplorare come un bambino in un posto nuovo. Era davvero troppo carino quando si emozionava per cose così semplici e forse futili.

Decisi che nell'attesa del suo ritorno avrei fatto un doccia ed avrei preparato la cena  o almeno ci avrei provato. Non ero affatto un asso in questo, ma potevo riuscirci no?

Feci una doccia velocemente per poi dirigermi verso i fornelli. Non ero affatto sicuro di riuscirci, ma ci avrei provato.

Presi i vari ingredienti dal frigo, aprendo YouTube per cercare un tutorial facile da seguire per non incendiare ogni cosa, soprattutto la casa.

Misi play ed iniziai a cucinare cercando di seguire scrupolosamente ogni passaggio.

🍑

Era tardi. Erano quasi le 9 e di Jimin neanche una traccia. Dire che stavo iniziando a preoccuparmi era di poco. Dove era finito? Perché non tornava?

Spensi tutto ciò che avevo sul fuoco, dirigendomi ad afferrare il mio cellulare per cercare di chiamarlo. Volevo sapere dove fosse e perché non fosse ancora tornato.

Chiamai più e più volte il suo numero sentendo soltanto "la persona da lei chiamata non è al momento raggiungibile, l'invitiamo a riprovare più tardi".

Preso dal panico più totale, iniziai a correre per la casa chiamandolo a squarcia gola, ma non ottenni risposta. Questo mi fece preoccupare ancora di più ed allarmare.

*Forse è fuori...devo trovarlo o tra qualche ora morirà congelato*

Tornai in salotto più veloce della luce, afferrando il cappotto, il cellulare ed una torcia. Era buio e senza non avrei visto niente.

Per prima cosa guardai sul retro, sperando con tutto me stesso che fosse lì a bordo piscina o che si fosse addormentato su qualche sdraio.

Aprii la porta finestra, trovando il nulla. Tutto era tranquillo e di Jimin nessuna traccia. Il mio cuore era in ansia, batteva all'impazzata come se stesse per uscirmi dal petto.

Perché ero così preoccupato per lui? Per un ragazzino entrato nella mia vita per caso? Un ragazzino che stavo aiutando perché me lo aveva chiesto il mio migliore amico che amavo anche se lui amava un altro? Cosa stava succedendo?

Senza perdere altro tempo prezioso mi intrufolai tra gli alberi, iniziando a chiamare il suo nome a gran voce. Perché cazzo era andato nel bosco da solo?

-JIMIN!-urlai nuovamente, sentendo un qualcosa di flebile in risposta o almeno così mi sembrò.

*Che fosse lui?*

-JIMIN. JIMIN, RISPONDIMI-urlai ancora sperando che questa volta si facesse sentire a gran voce. Avevo bisogno della sua voce per tranquillizzami o avrei avuto un infarto.

-J..UNG...UNG...KOOOK-sentii di rimando la sua voce provenire da non molto lontano, sorridendo per il sollievo.

-JIMIN DOVE SEI? URLA TI PREGO O NON RIUSCÒ A TROVARTI-urlai ancora, aspettando la sua risposta che non tardò ad arrivare iniziando ad urlare per farmi capire la sua posizione, che raggiunsi velocemente.

Quello che vidi al mio arrivo mi lasciò senza parole, come un colpo al cuore. Jimin era a terra, coperto di fango quasi sul punto di piangere.

-Minnie stai bene?-chiesi, avvicinandomi a lui, rannicchiato a terra.

-jun..g...g..k..oook-disse, quasi in lacrime alzando lo sguardo verso di me.

-che è successo? Perché sei in queste condizioni?-chiesi, accarezzando la sua guancia, intrecciando i nostri occhi.

-jung... Jungkook-rispose lui, fiondandosi ad abbracciarmi ed iniziando a piangere.

Non dissi altro, lo presi di peso tornando alla villa. Sapevo che fosse spaventato e non volevo rimproverarlo, non in quel momento. Lo avrei fatto quando sarebbe stato più calmo e tranquillo.

My OxygenWhere stories live. Discover now