34.

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Jimin's pov
-HYUNG!-urlai vedendolo scendere dal treno, insieme ad un ragazzo che riconobbi con Taehyung.

Rivederlo dopo tanto tempo mi faceva un certo effetto. Eravamo solo noi due da tanto tempo ed averlo lontano non era stato di certo facile.

Corsi verso di loro, fiondandomi subito ad abbracciare forte mio fratello.

-ciao fratellino-mi sussurrò all'orecchio dolcemente, stringendomi maggiormente. Io da canto mio lo strinsi qualche secondo per poi allentare la presa fino a spostarmi.

-mi sei mancato tanto-continuò lui sorridendomi, ricevendo un "anche tu" da parte mia.

Il mio sguardo cadde poco dopo sul ragazzo di fianco a lui che subito mi sorrise iniziando a parlarmi.

-ciao Jimin, sono felice di incontrarti di persona-mi disse aprendo le braccia iniziando ad abbracciarmi. Aggrottai le sopracciglia qualche attimo, cedendo anche io qualche attimo dopo a quell'abbraccio.
Nonostante non ci conoscessimo lui voleva da subito instaurare un rapporto fraterno con me e io pensai che fosse una cosa positiva, dato che saremmo presto diventati una famiglia.

-allora chim dov'è quello scrittore da strapazzo del mio migliore amico?-interruppe il momento Yoongi chiedendomi di Jungkook. Sorrisi, ripensando a ciò che gli era successo poco prima, mentre bevevamo un caffè nell'attesa dell'arrivo dei futuri sposini. Un ragazzo un po' distratto gli era andato addosso facendogli rovesciare tutto il caffè sulla sua camicia.

-diciamo che ha avuto un piccolo incidente con un caffè-dissi ridendo, invitandoli a muoverci verso il bagno della stazione così da recuperarlo.

Una volta li davanti, li invitai a prendere qualcosa al bar nell'attesa mentre cercavo di capire come fosse messo il mio scrittore.

Entrai in bagno lentamente, guardandomi intorno senza vederlo.

-kook...-dissi titubante guardandomi intorno, cercando di capire in che cabina fosse senza però riuscire a trovarlo.

-kook...dove s....-cercai di parlare ancora ma venni preso di sorpresa da una mano all'improvviso che mi trascinò in una cabina facendo incontrare la mia schiena contro la parete di essa.

-kook...-pronunciai ancora trovandomelo davanti in tutto il suo splendore.

-finalmente sei arrivato...non ci speravo più-mi disse avvicinandosi a me, prendendomi per i fianchi.

-che cosa vuoi dire?-chiesi io non capendo il perché mi stesse aspettando invece di tornare indietro.

-beh sai...visto che Yoongi e Tae staranno da noi per qualche giorno, non potrò toccarti o baciarti in questi giorni, quindi pensavo di approffitare ora di qualche momento da solo con te...che ne dici?-mi chiese oramai a pochi millimetri dalle mie labbra, non smettendo di avvicinarsi. Deglutii a vuoto, annuendo con le guance in fiamme e l'eccitazione a mille.

Senza aggiungere altro, si fiondò sulle mie labbra famelico inziando a baciarle ed a morderle possentemente, costringendomi a schiuderle così da far incontrare le nostre lingue, rendendo il bacio ancora più intenso e passionale.

Preso dal bacio allacciai le braccia dietro la sua testa, lasciando libertà alle sue mani di toccare il mio corpo, le quali non se lo fecero ripetere più volte andando subito a posizionarsi sulla mia schiena, scendendo maggiormente verso il mio sedere.

Le sentii farsi strada al di sotto dei miei pantaloni e boxer, accarezzando la mia pelle e palpando le mie morbide ma sode natiche.

-il tuo culo è morbido come pensavo-mi disse con un ghigno sul viso-potrei palparlo per ore come antistress-continuò facendomi imbarazzare e andare a fuoco nel giro di pochi attimi, tanto da procurarsi uno schiaffo sulla spalla da parte mia.

-jungkook è imbarazzante-sussurrai nascondendo il viso nel suo petto per il troppo imbarazzo.

Lui sorrise, portando le sue mani ad accarezzarmi la schiena e i capelli, sussurrandomi dolcemente che fossi bellissimo, prima di trascinarmi fuori da quel bagno tornando da mio fratello e il suo fidanzato.

My OxygenWhere stories live. Discover now