My Oxygen

23.

Jungkook's pov
Non lo capivo. Non capivo Jimin. Non capivo il suo comportamento. Perché aveva agito così? Perché era scappato in quel modo? Perché non voleva baciarmi? Qual'era il problema?

Sospirai di frustrazione, fissando il vuoto davanti a me mentre ero ancora seduto sul divano a cercare una ragione del suo comportamento. Non capivo perché si comportasse così. Non era la prima volta che ci baciavamo, ma allora quale era il problema?

Passai una mano tra i capelli, decidendo di non voler andare a dormire così. Volevo parlare con lui e chiarire la situazione. Non potevo non farlo.

Mi alzai, dirigendomi verso la sua stanza. Bussai sperando che non mi cacciasse a calci, attendendo che mi diede il permesso di entrare, ma non sentii niente.

-minnie-dissi non aprendo ancora la porta volendo capire perché non rispondesse, ma ancora nessuna risposta.

-sto entrando ok?!-avvertii, aprendo lentamente la porta facendo entrare la luce nella stanza avvolta dall'oscurità.

Subito i miei occhi videro il corpicino di quel ragazzo con il quale avevo semi discusso poco prima. Mi avvicinai lentamente per poi sedermi accanto a lui.

-sei sveglio Minnie?-chiesi dolcemente, accarezzando la sua coscia per attirare la sua attenzione e rassicurarlo sulle mie intenzioni,ma ancora niente nessuna risposta.

Mi avvicinai ulteriormente, sentendo il pesante del suo respiro e vedere i suoi occhi chiusi. Dire che fosse la cosa più carina che io avessi mai visto era un eufemismo.

Mi sdraiai accanto a lui, annebbiato dalla sua bellezza, portando un braccio intorno ai suoi fianchi per abbracciarlo e tenerlo più vicino al mio corpo.

Nonostante mi respingesse per non so quale motivo, non mi sarei arreso di certo. Sapevo fin dall'inizio che con lui sarei dovuto essere paziente e non correre troppo, quindi avrei rispettato i suoi tempi senza mai forzarlo.

Lo portai più vicino, portando la sua testa sul mio petto tenendolo tra le braccia, chiudendo gli occhi dopo un dolce bacio sulle fronte.

🍑

Quando mi svegliai mi ritrovai solo. Era presto, davvero tanto. Il sole stava sorgendo in quel momento, ma di Jimin neanche traccia se non un piccolo foglietto con scritto che usciva con questo suo amico, Hoseok.

*Sicuramente lo ha scritto solo per non farmi preoccupare*

Frustrato mi alzai dirigendomi a farmi una doccia per poi scendere a fare colazione, mentre controllavo le mie email di lavoro, non che mi importassero così tanto.

Mentre ero immerso nel lavoro, mi venne in mente una cosa. Ero indeciso se farlo o no, ma alla fine l'istinto prevalse sulla ragione.

Mi ricordai di un sito per rintracciare i telefoni anche a chilometri di distanza.

Aprii il sito e digitaii il numero, ma prima di premere invio ebbi un ripensamento che però duro neanche un secondo.

*Allora vediamo dove sei piccolo*

-Bar Butter, via Park jaesang 23. Arrivo Jimin-dissi, alzandomi velocemente prendendo la giacca e le chiavi diretto in quel bar per sorprendere Jimin.