22.

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Jimin's pov
-dove sei stato?-mi chiese Jungkook, fissandomi senza mai distogliere lo sguardo dal mio. Cosa voleva dire questo suo comportamento? Cosa dovevo aspettarmi da quel tono?

-ero...ero fuori con un amico-risposi un po' incerto, vedendolo non scomporsi neanche per un momento.

-certo un amico-rispose, sorridendo sarcastico per poi scuotere la sua sigaretta sul piattino apposito.

-e sentiamo chi è questo amico?-continuò acciaccando la sigaretta ed alzandosi, avviandosi verso la mia direzione.

Preso dal panico, iniziai ad allontanarmi cercando di tenerlo lontano dirigendomi in cucina iniziando a girare intorno all'isola di essa. Jungkook da canto suo iniziò a seguirmi continuando a restare ad un centimetro da me.

Dopo pochi minuti aumentati il passo, sentire lui fare lo stesso. Mi sentivo una preda che veniva rincorsa da un leone.

Non appena fui davanti alla porta sfrecciai verso il salotto cercando di allontanarmi ancora di più da lui ma sfortunatamente per la mia sbadataggine, inciampai candendo sul pavimento sbattendo il sedere a terra.

-ahia!-esclamai, portando una mano a strofinare quel punto, sentendolo dolorante.

-ma è mai possibile che non guardi dove vai?-mi chiese Jungkook, ormai accanto a me con un tono sarcastico portandosi una mano in faccia.

-beh sarebbe più semplice se qualcuno non mi inseguisse come uno stupido leone-risposi io leggermente irritato, guardandolo.

-farò finta di non aver sentito, vieni ti aiuto-rispose porgendomi la mano così da aiutarmi ma io non volevo afferrarla. Iniziai a muovere le gambe per cercare di indietreggiare ed alzarmi da solo, ma così facendo qualcosa non andò per il verso giusto.

In meno di due secondi mi sentii il corpo di Jungkook sopra il mio, cadutomi sopra per merito delle mie gambe. Ci ritrovammo uno sopra l'altro a fissarci intensamente davvero molto vicini.

-jungkook...forse dovresti...-dissi portando le mani sulle sue spalle cercando di fargli capire di alzarsi, ma anche stavolta non andò come avevo immaginato. Ciò che invece fece mi sorprese davvero tanto.

Con la sua enorme mano, afferrò una delle mie incrociando le dita con sue, guardandomi ed iniziando ad avvicinarsi al mio volto.

*Che vuole fare? Non può baciarmi se pensa ancora a Yoongi*

Quando arrivò alle mie labbra, deviai il viso sentendo le sue labbra posarsi sulla mia guancia.

Quando si staccò iniziò a guardarmi con un'espressione mista tra confusa e perplessa, mentre cercava di ripetere l'azione ma io fui più veloce posando una mano sulla sua bocca.

-che ti prende?-mi chiese confuso, baciando il mio palmo. Lo guardai senza riuscire a parlare. Averlo così vicino mi mandava in pappa il cervello, ma non potevo cedere anche se mi sentivo in super imbarazzo. Forse dato dalla posizione o dalla vicinanza ma sentii le mie guance andare a fuoco arrossendo visibilmente.

Sentii i suoi muscoli muoversi sotto la mia mano, capendo che aveva iniziato a sorridere vedendomi in quel modo.

Quando mi sentii vulnerabile sotto il suo tocco, attaccò. In un secondo afferrò la mia mano togliendola e baciandomi di slancio non dandomi tempo di realizzare ciò che effettivamente stava succedendo, almeno non subito.

Qualche minuto piú tardi, decisi di porre fine a tutto staccando malamente il viso dal suo ed eliminando il contatto tra le nostre mani.

-minnie che ti prende stasera? Sei strano-mi disse cercando di avvicinare la sua mano alla mia guancia ma senza successo. Infatti quando lo vidi iniziare a compiere il gesto, spostai malamente la sua mano guardandolo male.

Non sapevo perché esattamente ma avevo un tempesta dentro di me che pendeva versa i pensieri negativi come "ti sta solo usando" o "non ti ama" oppure "è ancora innamorato di Yoongi".

Non riuscii a trattenermi dal versare una lacrima che però cercai in fretta di eliminare senza che Jungkook potesse vederla, ma anche questa volta senza successo.

-minnie perché piangi?-mi chiese visibilmente preoccupato, ma non gli risposi. Lo spinsi via, alzandomi e correndo nella mia stanza dando sfogo ai miei pensieri.

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