40.

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Tae's pov
Corsi come non mai. Non sapevo esattamente cosa fosse successo, ma dal tono di Jimin credevo niente di buono.

Mi aveva mandato l'indirizzo del locale in cui si trovava, aggiungendo che si fosse rinchiuso in un bagno per paura che quel tipo lo cercasse. Ma poi perché proprio lui cercava?

Parcheggiai velocemente e neanche tanto bene, fiondandomi all'interno di quel posto che poteva essere tranquillamente uno streepclub ma che si presentava come un semplice ed umile bar.

Corsi verso i bagni, vedendo un ragazzo alto e ben piazzato spiare al di sotto di ogni porta per cercare chissà cosa poi.

Tossii per attirare la sua attenzione che non appena mi guardò scappò imbarazzato per essere stato beccato.

-Jimin, dove sei?-chiesi, iniziando ad avvicinarmi alle cabine dei bagni cercando di capire dove si trovasse.

-jimin sono Taehyung, esci da li-continuai, ma non ottenni risposta.

-come faccio a sapere che sei veramente tu?-chiese con voce flebile cercando di non farmi capire dove si trovasse.

-non lo so chiedimi qualcosa-risposi io, cercando di capire da dove venisse la sua voce.

-che forma ha la voglia di Yoongi sotto la pianta di piede?-chiese ed io sorrisi ricordando perfettamente quella adorabile voglia a forma di pesce che trovai li la prima volta che dormimmo insieme. Non appena gli chiesi se era lì da sempre o se gli era venuta con il tempo mi disse che non dovevo farmi caso e che gli dispiaceva  che l'avessi vista. Se ne vergognava, ma io l'avevo sempre trovata super carina.

-a forma di pesce-risposi, ormai sapendo dove si trovasse sentendo subito dopo silenzio fino a che la serratura non si aprii rivelando un Jimin in lacrime e con gli occhi rossi.

-Taehyung-disse fiondandosi ad abbracciarmi e piangendo sulla mia spalla.

-tranquillo chim, andiamo a casa ora-gli dissi dolcemente, afferrando la sua mano trascinandolo verso l'uscita, ma a metà strada una voce attirò la mia attenzione facendomi arrabbiare.

-ah quindi era vero che avevi il ragazzo-disse un ragazzo seduto al bancone con sguardo da sbruffone fissando Jimin.

-si e se non giri a largo da lui conoscerai veramente chi sono-risposi, riprendendo a trascinare Jimin al di fuori di quel posto facendolo salire in macchina e partendo alla volta di casa.

🍑

Durante il tragitto, mi fermai in un supermercato aperto 24 ore prendendo un caffè e qualcosa di salato per Jimin per aiutarlo a fare smaltire un po' la sbronza. Non potevo portarlo così a casa o lo avrebbero ucciso in due.

-jimin, svegliati e prendi questi-gli dissi scuotendolo dolcemente vedendolo svegliarsi lentamente, guardandomi come se non sapesse dove si trovasse.

-tae che ore sono?oddio la mia testa sta per esplodermi-mi disse quando gli passai ogni cosa.

-sono le 2 quindi ora prendi questi mangia e bevi così torniamo a casa prima che Yoongi chiami i cani di salvataggio per venirci a cercare-gli dissi cercando di farlo sorridere, riuscendoci.

-scusami Tae per tutto-mi disse abbassando poi lo sguardo sentendosi colpevole.

-di niente chim, infondo siamo una famiglia no?-gli dissi sorridendo e ripartendo verso casa, sperando che quel dormiglione del mio ragazzo fosse ancora nel mondo dei sogni

My OxygenWhere stories live. Discover now