21.

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Jimin's pov
Rincasai qualche ora più tardi, ancora non era arrivata l'ora di cena.

Dopo aver salutato Hoseok, con la promessa di vederci nei giorni successivi, avevo deciso di fermarmi qualche istante al supermercato per poter comprare della carne da cucinare proprio per cena. Avevo una voglia terribile di bistecca e ne volevo una bella grossa, così mi diressi senza indugi al bancone apposito.

-numero 15-urlò l'addetto alla macelleria,iniziando a guardarsi intorno tra le persone per capire a chi appartenesse il numero. Mi avvicinai riferendogli che fossi io la persona corrispondente.

-cosa le do?-mi chiese, in attesa della mia risposta. Osservai il bancone, ancora convinto della mia scelta.

-vorrei due bistecche grandi-dissi sorridendo, vedendolo subito compiere l'azione, pesandole ed incartandole.

-altro?-mi chiese nuovamente, finendo di imbustare la carne.

-no grazie-risposi io, afferrando la busta che subito mi porse l'uomo salutandomi.

Mi allontanai, dirigendomi verso le casse quando sentii una leggera vibrazione del mio cellulare nella tasca dei pantaloni.

Hoseok
Sabato sera usciamo ok? E non voglio sentire storie

Hoseok
Voglio presentarti un mio amico

Jimin
Va bene ci sarò

Hoseok
Se vuoi puoi portare anche il tuo uomo

Jimin
Smettila

Jimin
Lo sai che non è "il mio uomo"

Hoseok
Ceeeerto

Hoseok
Se lo dici tu

Hoseok
Allora a sabato poi ci sentiamo per i dettagli nei prossimi giorni

Jimin
Sicuro

Jimin
Ciao Hobi

Rimisi il cellulare nella testa, pagando ed uscendo avviandomi verso casa.

Ero stanco e non vedevo l'ora di arrivare a casa mangiare e dormire.

🍑

Appena arrivai davanti alla porta, dopo aver inserito la chiave aprii ed entrai. Poggiai la busta sul mobiletto, sedendomi sul pavimento per togliermi le scarpe e riporle ordinatamente vicino alla porta.

La casa era silenziosa ed avvolta dal buio, tanto da farmi pensare che Jungkook non ci fosse.

Entrai in cucina, posando la busta sul piano per poi andare verso la mia camera da letto per mettermi qualcosa di più comodo e morbido. Passai per il salotto e quasi mi venne un infarto. Accendendo la luce mi trovai davanti Jungkook seduto sul divano a gambe accavallate, con la sigaretta tra le labbra che mi fissava come se fosse arrivata la mia fine.

-jungkook...che...-cercai di dire quando però mi interruppe.

-dove sei stato?-chiese con un tono strano, cercando di mantenere la sua solita calma. Non so perché ma qualcosa mi diceva che fosse arrabbiato in qualche modo.

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