Trappola

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Acrux aveva convocato Mintaka, Muliphein, Zadok - tornato da Yuldin - e Gienah nelle sue stanze. Se i primi tre erano comprensibili, l'invito della quarta era una chiara mossa politica, volta a sottolineare l'importanza data a Bellatrix e ai Megrez.

Lo sguardo dell'Imperatore non era foriero di buone notizie. «Lord Gianfar è tornato». Era il messo imperiale. «L'Alleanza è stata sconfitta».

Mintaka e Muliphein sussultarono, Zadok fece un rispettoso inchino e Gienah strinse i pugni.

«La situazione è più grave di quanto temessi: un'empusa di nome Agrotera ha assorbito il potere dell'Occhio del Drago».

La giovane lady non si trattenne. «Maledizione!» Avevano perso la possibilità di recuperare il tesoro della madre e impedire la nascita di un nuovo male.

«Erano a un passo dalla vittoria, ma d'improvviso la barriera si è dissolta. L'esercito dell'Alleanza è stato...», Acrux tamburellò le dita «spazzato via. Non è stato neanche uno scontro».

Zadok attese il permesso prima di parlare. «I miei cannoni non hanno funzionato?»

«Gran parte delle munizioni sono state sprecate per abbattere le empuse minori. E Agrotera non era sola. Con lei c'era un cocito».

Mintaka strinse i denti.

«Mio signore, non è possibile, sono nemici delle empuse» obiettò Zadok.

«Deve trattarsi d un caso particolare. Il cocito era senza corno».

Zadok trasalì. «Senza... corno...?» Fece un passo indietro a Muliphein gli mise una mano sulla schiena. Zadok si premette una mano sulla labbra, deglutì e ansimò. Nessuno, neanche Acrux, osò interromperlo. «Come?»

Acrux incrociò le mani sul tavolo. «Quando Regulus è crollata su sé stessa, le empuse dovevano essere in agguato e lo hanno catturato».

Il viso di Zadok stava schiarendosi. «Perché non lo hanno usato prima? Avrebbero potuto...» Si fermò di colpo.

«Sconfiggermi? Sì, avrebbero potuto» ammise Acrux. «Chiaramente non erano in grado di controllarlo».

«Possiamo vincere, la Rossa è codarda!» esclamò Muliphein nel tentativo di abbandonare quel discorso.

Acrux assentì. «Ma anche è scaltra e manipolatrice. Se mi avesse affrontato con la Bianca sarei stato sicuramente sconfitto. Tra le due dovevano esserci forti contrasti, altrimenti non aveva senso perdere l'occasione».

Il disgusto di Mintaka aumentò. Quella codarda aveva mandato a morire le proprie figlie per fuggire. «Ho sempre pensato che fosse scappata perché troppo debole per combattere. Magari nostro padre o i nostri fratelli erano riusciti a ferirla».

«Ipotesi che ho vagliato a mia volta. Tuttavia...» Acrux velò gli occhi e li riaprì. «Non ti ho mai detto che ho aperto il duello con una lancia di necrotanio. Quella bestia ne ha inibito il potere e si è rigenerata».

Dettaglio insignificante. «Ma l'Empusa Rossa potrebbe non essere una guaritrice».

«Rimangono delle creature a metà strada tra il mondo mortale e il divino. Che avrebbero potuto fare i nostri famigliari, colti di sorpresa?» L'Imperatore si lisciò il pizzetto. «L'Empusa Rossa non ama esporsi, questo è il messaggio che ci sta dando. Lo sovvertirà nel momento del bisogno».

Attese e scambiò uno sguardo con Zadok. «Il nemico sa come ragioniamo noi Mizar: non abbandoniamo mai la posizione e ci ritiriamo solo a missione ultimata. Il loro scopo è spingermi a dividere le forze: io non posso abbandonare Alcyone ma devo continuare a difendere le colonie, altrimenti una sconfitta sarà un segno di debolezza». Fissò la sorella. «Qual è la tua opinione?»

L'avvento dell'ImperatriceWhere stories live. Discover now